Accise: pubblicato l’elenco 2014
delle aliquote vigenti nella Ue
Il documento, suddiviso per categorie di prodotti, è aggiornato all’1 gennaio
Modalità con cui viene calcolata l'imposta, portata di eventuali esenzioni, aliquote minime di dazio che gli Stati membri devono rispettare per ogni tipo di prodotto. Sono soltanto alcune delle novità dell’aggiornamento corredato, come da consuetudine consolidata, da studi e rapporti che tengono conto delle diverse tipologie di prodotto. Oltre alla definizione delle categorie di prodotti e alle disposizioni generali che trovano applicazione nei diversi Stati membri dell’Unione europea.
Tra i rapporti in evidenza, uno riguarda la tassazione dell’energia elaborato sulla base di uno studio condotto dalla Commissione europea sull’impatto della fiscalità energetica nell'Unione europea allargata. L'obiettivo dello studio è duplice: in primo luogo analizzare in quale modo l'attuazione delle politiche fiscali ed energetiche dell'Ue incida sul comportamento dei suoi Stati membri e, dall'altro, evidenziare in quale modo le politiche fiscali adottate in ambito energetico possano contribuire agli obiettivi di politica climatica dell'Unione europea nella sua versione allargata. Lo studio valuta l'impatto economico e ambientale delle politiche fiscali per le fonti energitiche alternative nel contesto di un modello di equilibrio generale. I risultati sono indicati per l'Unione europea nel suo insieme e separatamente per ogni Stato membro comunitario (il modello economico utilizzato non comprende i tre Stati membri più piccoli).
Un’ultima notazione riguarda la sezione riguardante la tassazione dei carburanti per aeromobili che contiene la normativa sui prodotti energetici forniti per essere utilizzati come carburante per la navigazione aerea, ad esclusione dell'aviazione privata da diporto. Dalle disposizioni della Convenzione internazionale per l’Aviazione Civile, firmata a Chicago nel 1944 e sostitutiva di quella di Parigi del 1919 e di quella panamericana per l’aviazione commerciale dell’Avana, che nella prima parte (articolo 15) dedica un capitolo alle tasse aeroportuali e altre analoghe, alla direttiva del Consiglio dell'Unione, la 2003/96/CE, passando per gli accordi bilaterali sui servizi aerei conclusi tra gli Stati membri e i Paesi terzi.