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Agenzie di viaggio, anche l’Italia nel mirino di Bruxelles

La modifica Iva era stata già richiesta a Francia, Finlandia, Grecia, Repubblica Ceca, Portogallo, Paesi Bassi e Polonia

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Lo speciale regime Iva che si applica alle agenzie di viaggio non è gradito a Bruxelles. Dopo Francia, Finlandia, Grecia, Repubblica Ceca, Portogallo, Paesi Bassi e Polonia anche all’Italia è pervenuta una nuova richiesta nella forma di parere motivato, di modificare entro due mesi la legislazione in materia. Come sostiene il commissario per la fiscalità e l’unione doganale Laszlo Kovács, "l’applicazione non uniforme della normativa Ue in tutta l’Unione può comportare vantaggi competitivi per gli operatori stabiliti in determinati Stati membri, uno stato di cose che il mercato interno non può tollerare". La procedura d’infrazione, che coinvolge anche Francia, Finlandia, Grecia, Repubblica Ceca, Portogallo, Paesi Bassi e Polonia, è partita nel 2006 e riguarda in particolare la corretta applicazione della direttiva Iva che prevede un "regime speciale del margine" che semplifica l’applicazione dell’Iva sulle vendite di pacchetti vacanze e servizi da parte degli agenti di viaggio ai viaggiatori, regime dal quale sono escluse le agenzie, come i tour operator, che vendono pacchetti non al consumatore finale ma ad altri operatori che lo commercializzano a loro volta. In Italia, come negli altri Paesi soggetti alla procedura d’infrazione, questa regola che vieta l’applicazione del regime Iva agevolato per le agenzie di viaggio al business to business è disattesa, e gli otto Stati rischiano di essere deferiti alla Corte di Giustizia delle Comunità europee se non procedono alle opportune modifiche entro due mesi.

La proposta della Commissione Ue
Dal 2002, la Commissione europea ha proposto di ampliare il campo d’applicazione dell’attuale regime speciale del margine per farci rientrare le vendite agli agenti di viaggio e non più solo quelle al viaggiatore, ma il Consiglio non ha mai trovato un accordo. Lo stesso Kovács ha dichiarato che "il lungo elenco dei Paesi coinvolti in procedimenti di infrazione dimostra ancora una volta l’esigenza di semplificare le norme Iva applicabili alle agenzie di viaggio e mette in evidenza l’importanza di riprendere il dibattito sulla proposta volta a semplificare le norme per tale categoria, presentata dalla Commissione nel 2002".
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