Le imposte che hanno contribuito maggiormente all’andamento positivo della riscossione nello Stato fondato da Simon Bolìvar sono le imposte sui redditi delle imprese (Iue), l’imposta diretta sugli idrocarburi (Idh), e l’Iva. Nel complesso queste tre imposte rappresentano il 78% dell’importo complessivamente riscosso dal Sin in questi nove mesi. In dettaglio, in base ai dati di settembre 2014, l’Idh rappresenta il 29,9% del totale delle entrate tributarie, l’Iue il 29,3% e l’Iva circa il 19%.

Illustrando questo scenario estremamente positivo, il direttore del Sin, Erik Arinez Bazán, ha dichiarato che questo risultato è la dimostrazione che l'impegno dell'amministrazione fiscale nazionale sta dando i suoi frutti: l’Agenzia delle Entrate del paese, infatti, opera quotidianamente per consolidare la coscienza fiscale dei cittadini, aumentare l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari e fornire le risorse necessarie per il funzionamento e lo sviluppo dello Stato e dei suoi dipartimenti.
Per quanto riguarda il settore dei servizi ai contribuenti, il direttore del Sin ha posto l’accento sull’incremento dei contribuenti che hanno deciso di avvalersi dell’opportunità di pagare a rate i propri debiti con il Fisco (il 61% in più rispetto al 2013) e sulla larga diffusione dei canali per dichiarare via internet e smartphone (Oficina virtual), utilizzati da circa il 90% dei contribuenti boliviani.
Un’ultima considerazione riguarda l’andamento della riscossione su base regionale, che mostra un evidente squilibrio. E’ ormai un dato di fatto, confermato dalle analisi periodiche del Fisco boliviano, che ben il 92% delle entrate proviene dai dipartimenti di Santa Cruz, La Paz e Cochabamba (i cosiddetti dipartimenti dell’asse centrale). Gli altri sei dipartimenti invece portano nelle casse dello Stato solo l’8% degli importi complessivamente riscossi.