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Consiglio dell'Ue, sì all'accordo
sulla minimum tax per le grandi aziende

La novità avrà un impatto diretto sui grandi gruppi societari

consiglio dell'unione europea

Il 12 dicembre 2022, gli Stati membri dell'Ue hanno raggiunto un accordo politico per attuare la direttiva su un livello di imposizione fiscale minimo per le imprese di maggiori dimensioni. La presidenza ceca è quindi riuscita a ottenere il necessario sostegno unanime di tutti gli Stati membri dell'Ue. In sostanza, con tale intesa è recepita in ambito europeo la componente relativa all'imposizione minima (secondo pilastro) della riforma in materia di tassazione internazionale dell'Ocse.

La portata della novità avrà un impatto diretto sui grandi gruppi societari. Infatti, l'effettiva attuazione della direttiva limiterà la corsa al ribasso delle aliquote dell'imposta sulle società. In pratica, l'utile dei grandi gruppi multinazionali e nazionali o delle grandi imprese con un fatturato annuo complessivo pari ad almeno 750 milioni di EUR sarà assoggettato a un'aliquota d'imposta che non potrà essere inferiore al 15%. L’obiettivo delle nuove norme sarà quindi di ridurre il rischio di erosione della base imponibile e di trasferimento degli utili e di garantire il pagamento dell'aliquota minima globale per l'imposta sulle società, come predefinita, da parte dei maggiori gruppi multinazionali.

Come passo successivo, una volta adottata la direttiva finale, gli Stati membri saranno tenuti a recepirne le norme nel diritto nazionale entro il 31 dicembre 2023 e a iniziare ad applicare la norma sull'inclusione dei redditi (income inclusion rule IIR), cioè quelli di aziende controllate e/o sussidiarie da ricondurre in capo alla società madre, per gli esercizi fiscali che iniziano il 31 dicembre 2023 o successivamente. La regola sui profitti a bassa imposizione (UTPR undertaxed profit rule) sarà invece applicata per gli anni fiscali che iniziano il 31 dicembre 2024 o inseguito. Inoltre, il testo di compromesso concordato prevede a certe condizioni la possibilità per gli Stati membri di attuare un'imposta integrativa nazionale qualificata e di rinviare l'applicazione della minimum tax come concordata al 31 dicembre 2029.

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