Fatca: da oggi ok del Vaticano.
Firmato l’accordo internazionale

Al via lo scambio automatico di informazioni in materia fiscale tra Vaticano e Stati Uniti. Dopo l’accordo con l’Italia, firmato nelle scorse settimane, è stata siglata questa mattina l’adesione della Santa Sede al Fatca (Foreign Tax Compliance Act), lo strumento introdotto dal governo Usa nel 2010 allo scopo di contrastare l’evasione fiscale da parte di soggetti statunitensi che operano fuori dal territorio nazionale attraverso una maggiore collaborazione e trasparenza con gli intermediari finanziari esteri.
A siglare l’accordo (il primo intergovernativo formale tra la Santa Sede e gli Stati Uniti) sono stati il Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, mons. Paul Richard Gallagher, e l’Ambasciatore statunitense, Kenneth F. Hackett.
 
Cosa prevede l’intesa
Il testo rispecchia i più recenti parametri internazionali in materia di scambio di informazioni finanziarie, come il Common Reporting standard for Automatic Exchange of Financial Account Information, elaborato dall’Ocse, e il Fatca degli Stati Uniti d’America. In particolare, l’accordo servirà a prevenire l’evasione fiscale e a facilitare l’adempienza dei doveri fiscali da parte dei cittadini statunitensi che svolgono attività finanziarie nello Stato della Città del Vaticano.
“Assicurare il pagamento delle tasse e prevenire l’evasione fiscale” si legge in una Nota congiunta “hanno un’importanza economica fondamentale per ogni comunità, poiché un gettito fiscale e una spesa pubblica adeguati sono indispensabili perché i governi diventino strumenti di sviluppo e solidarietà, incoraggino la crescita dell’occupazione, sostengano le attività commerciali e caritative e forniscano sistemi di assicurazione sociale e assistenza volti a proteggere i membri più deboli della società”.
Il testo dell’accordo si compone di un preambolo, 12 articoli e 2 allegati, ed entra in vigore già a partire da oggi, giorno della firma.
 
Santa Sede verso una maggiore trasparenza
La collaborazione si inserisce nell’ambito di un nuovo percorso intrapreso dalla Santa Sede già da qualche anno che prevede riforme legislative ed istituzionali e una ricezione progressiva degli standard internazionali volti a favorire la trasparenza e la stabilità delle istituzioni che svolgono attività di natura finanziaria nel territorio dello Stato Vaticano.
Nelle scorse settimane anche l’Italia ha sottoscritto un’intesa in materia fiscale con la Santa Sede inerente lo scambio di informazioni ai fini fiscali, sia pure con caratteristiche e modalità differenti rispetto all’accordo con gli Usa.