Fisco e ambiente: in rete
due nuovi rapporti Ocse

La tassazione delle fonti di energia, con riferimento a quelle che danno luogo a emissioni di gas a effetto serra, svolge un ruolo chiave nelle strategie messe a punto dai governi dei Paesi Ocse per mitigare l'entità del riscaldamento globale del Pianeta. Riformare o eliminare il rapporto inefficiente tra consumo e produzione di combustibili fossili può essere una delle strade per affrontare e mitigare gli effetti connessi al cambiamento climatico. Sono alcune delle indicazioni di rilievo contenute nei due ultimi Rapporti dell'Ocse pubblicati.
 
Il primo Rapporto evidenzia, in generale, le grandi differenze in termini di aliquote effettive all’interno dei singoli Paesi, e, nel dettaglio, tra i vari tipi di combustibile (gasolio, gas naturale, carbone, ecc), anche quando sono utilizzati per scopi simili. Il secondo Rapporto contiene invece, informazioni dettagliate sulle oltre 550 misure di sostegno introdotte nei 34 paesi membri dell'OCSE e sottolinea i progressi compiuti e i benefici ottenuti dalle politiche di riforma fiscale connesse all’ambiente.
 
Allo stato attuale, ricorda l'Ocse, le aliquote effettive variano ampiamente tra le varie fonti di consumo di energia all'interno dei singoli Paesi.  In questo contesto le prime statistiche sistematiche sulle aliquote fiscali effettive, allegate al Rapporto su base comparabile per ogni Paese Ocse, unitamente alle mappe che illustrano graficamente le ampie variazioni per unità di energia o per tonnellata di emissioni di CO2, sono uno strumento prezioso di supporto alle decisioni di politica economica e ambientale.  In particolare per rispondere alle sfide del futuro e per raggiungere gli obiettivi programmati di riduzione delle emissioni di gas inquinanti.