G7: al via il vertice di Taormina.
A confronto i leader del mondo

Terrorismo, cambiamento climatico, commercio internazionale, mercati e crescita economica, flussi migratori sono alcuni dei temi "caldi" al centro del summit dei Capi di Stato e di Governo che ha preso oggi il via a Taormina. L’incontro, che segue il G7 Finanze di Bari, è suddiviso in due giornate di lavoro e la sessione si svolge sotto l’egida dell’Italia, presidente di turno da gennaio a dicembre e Paese ospitante del foro di dialogo tra i leader del mondo.
 
Capacità di discutere e trovare in tempi rapidi e di comune accordo soluzioni alle principali questioni globali, carattere intergovernativo del processo preparatorio, informalità, sono alcune delle caratteristiche di rilievo di un summit che vede anche la partecipazione di selezionate organizzazioni internazionali.
 
All’Italia, che sta esercitando per il 2017 la presidenza di turno del G7 e che ospita per la sesta volta l’incontro al vertice, la responsabilità di proporre e identificare le azioni prioritarie, ospitare e organizzare gli incontri tecnici ed informali preparatori al vertice dei Capi di Stato e di Governo e le riunioni ministeriali, predisporre le bozze dei documenti di supporto e i testi finali, tra cui il comunicato finale adottato dai leader, che riassume le principali questioni globali discusse durante l’anno.
 
Oltre ai temi "caldi" della sessione, nel corso della due giorni di incontri saranno affrontati temi specifici da parte degli esperti. Tra questi salute, sicurezza alimentare,  sviluppo, energia, tutela dell'ambiente, non proliferazione e supporto alle attività di mantenimento e consolidamento della operazioni di pace delle Nazioni Unite.
 
Il summit di Taormina è stato preceduto dalla riunione del ramo Finanze del G7 che si è svolta tra l'11 e il 13 maggio a Bari e a cui hanno preso parte i ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali di sette Paesi (Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Canada, Stati Uniti e Giappone), il Commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, il presidente della BCE, Mario Draghi, e i vertici di FMI, OCSE e Banca mondiale.