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Notizie flash

Giappone pronto alla nuova Iva.
Riforma fiscale e aliquota ridotta

In dirittura d’arrivo anche una riforma della tassazione locale a favore delle zone rurali

tempio giappone
L’aumento dell’imposta sui consumi dall’8 al 10% è confermato per ottobre 2019, ma questa nuova aliquota sarà affiancata da un’Iva ridotta all’8% sulla vendita di una  ampia gamma di prodotti alimentari. È quanto ha precisato, secondo una serie di fonti giornalistiche, il Ministro delle Finanze nipponico, Taro Aso. A questa misura di cautela si affianca la manovra fiscale messa in cantiere dalla coalizione di governo del Giappone nel dicembre scorso, col molteplice obiettivo di dare slancio all’innovazione delle grandi imprese, promuovere gli investimenti nelle aziende di piccole e medie dimensioni e riequilibrare una fiscalità locale giudicata troppo sbilanciata a favore delle grandi aree metropolitane. Come da tradizione, tutto il pacchetto fiscale sarà presentato all’esame del Parlamento in primavera.

Che cosa cambia?
Senza andare a esaminare passo passo una riforma fiscale comunque ancora allo stato di bozza, si può dare per certa la continuità dell’impegno del Governo giapponese sul fronte dei crediti di imposta per la ricerca e lo sviluppo e nell’applicazione degli standard internazionali per il transfer pricing con l’applicazione delle indicazioni del Beps e delle linee guida dell’Ocse. Cambiamenti sono, inoltre, previsti sul terreno della fiscalità territoriale, con l’introduzione di una speciale imposta locale sulle società (sostituirà l’attuale Local Corporate Special Tax), che sarà versata ai governi regionali.  Nel complesso, la riforma della fiscalità locale dovrebbe porre un limite al gap fra le grandi aree metropolitane (densamente popolate di aziende) e le aree rurali. Secondo quanto riportato dalla testata online Japan Times fra il 2013 e il 2017 le entrate locali pro capite versate dalle società nell’area di Tokyo sarebbero state sei volte superiori a quelle di Nara, una delle antiche capitali del Giappone e sede del famoso tempio buddista Todaiji.

Iva, aumento confermato ma con aliquota agevolata sugli alimenti
Dopo una serie di rinvii, e salvo sorprese dell’ultimo momento, l’aumento dell’Iva dall’8 al 10% entrerà in vigore nell’ottobre del 2019. Per evitare la contrazione dell’economia seguita all’ultimo aumento dell’Iva dal 5% al 8% nel 2014 e per alleggerire la pressione fiscale sul consumatore giapponese, il governo Abe ha confermato l’introduzione di un’aliquota agevolata su una serie di cibi e bevande. Come sempre, in Giappone l’aumento dell’Iva – chiesto, fra l’altro, a gran voce dal Fondo monetario internazionale – rimane fortemente impopolare e al centro del dibattito politico.
 
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