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Liechtenstein: ok ad accordo CRS
con l’Unione europea

Sottoscritta l’intesa per l’implementazione dello standard Ocse in materia finanziaria

accordi internazionali
Il 28 ottobre l’Unione europea e il Principato del Liechtenstein hanno sottoscritto il protocollo di modifica dell’accordo che stabilisce misure equivalenti a quelle definite nella direttiva 2003/48/CE (cd. direttiva risparmio), finalizzato all’implementazione dello scambio automatico d’informazioni in materia finanziaria.
 
Tale conclusione è coerente con il percorso già intrapreso dal Principato che, il 22 novembre 2013, ha firmato la Convenzione multilaterale sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale tra gli Stati membri del Consiglio d’Europa ed i Paesi membri dell’Ocse e modificata dal protocollo emendativo del 2010. In particolare, il fondamento giuridico dello scambio automatico d’informazioni sta proprio nell’articolo 6 della Convenzione.
Il Liechtenstein fa parte, inoltre, del cd. Early Adopters Group, composto da quegli Stati che si sono impegnati a implementare la prima trasmissione dei dati secondo lo scambio CRS entro settembre 2017.
 
Il protocollo sostituisce integralmente il precedente, relativo all’applicazione di misure equivalenti a quelle definite nella direttiva n. 2003/48/CE, siglato il 30 luglio 2004 e definitivamente sottoscritto il 7 dicembre 2004, ratificato con la decisione del Consiglio dell’Unione Europea n. 2004/897/CE del 29 novembre 2004.
Questo accordo prevedeva una forma limitata di scambio automatico di informazioni (articolo 10) relative ai redditi derivanti da rapporti finanziari detenuti da soggetti nell’Unione europea nel Principato del Liechtenstein (in quanto cd. Paese Terzo Chiave). In alternativa, a fronte del mancato assoggettamento a questa forma di scambio informativo, i redditi prodotti erano assoggettati alla cd. euroritenuta (Circolare n. 55/E del 30 dicembre 2005).
 
A seguito delle rilevanti modifiche introdotte alla direttiva risparmio, con la direttiva n. 2014/48/UE del 24 marzo 2014, nonché della direttiva n. 2014/107/UE del Consiglio del 9 dicembre 2014, il nuovo standard di scambio automatico Ocse è stato recepito all’interno dell’Unione.
Nella Relazione di accompagnamento alla proposta di Decisione del Consiglio che deve recepire l’accordo si afferma che i nuovi articoli riprendono gli articoli del modello di accordo Ocse tra autorità competenti per l'applicazione dello standard globale (cd. Competent Authority Agreement), leggermente adattati per rispecchiare il contesto giuridico particolare di un accordo dell'Ue.
 
Il recepimento dello standard è orientato anche al futuro, in quanto l’articolo 8 del trattato prevede la consultazione tra le parti pontraenti per adeguarlo a eventuali modifiche che l’OCSE dovesse successivamente adottare.
Inoltre, nei considerando del Protocollo si stabilisce che “i commenti sul modello di accordo tra autorità competenti e sullo standard comune di comunicazione di informazioni elaborati dall'Ocse dovrebbero essere una fonte illustrativa o interpretativa allo scopo di assicurare un'applicazione coerente dell'accordo e degli allegati”.
 
Nella dichiarazione congiunta le parti contraenti si sono impegnate a garantire l’entrata in vigore dell’accordo dal primo gennaio 2016, con il primo scambio di dati previsto per il 2017. 
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