Per multinazionali e Amministrazioni:
linee guida sul CbC reporting
L'Ocse detta nuove indicazioni sul Country by Country reporting, nell’ambito dell’Azione 13 Beps
Beps: l’Azione 13 mira alla trasparenza delle multinazionali
Nell’ambito del Progetto Beps, che vede collaborare oltre 100 Paesi e giurisdizioni, sotto il cappello dell’Ocse/G20, al fine di arginare le pratiche di erosione della base imponibile e di trasferimento degli utili, sono state definite 15 azioni che forniscono ai governi strumenti nazionali e internazionali per contrastare l’elusione fiscale. Si va dalle sfide dell’economia digitale, al transfer pricing, passando per le regole cfc, la pianificazione fiscale aggressiva fino allo status delle stabili organizzazioni e alle procedure amichevoli. L’obiettivo è, quindi, assicurare che i profitti siano tassati nel luogo in cui effettivamente si svolgono le attività economiche che generano quei profitti e dove il valore viene realmente creato.
Tra le misure per chiudere i “gap” presenti nelle regole di tassazione a livello internazionale c’è l’azione Beps numero 13 che riguarda il transfer pricing e il Country by Country Reporting. L’Ocse fornisce le indicazioni necessarie alle multinazionali per comunicare annualmente, sulla base di uno standard condiviso, le informazioni relative alle attività economiche condotte nelle diverse giurisdizioni. Per facilitare l’implementazione del CbC Reporting standard, l’Azione 13, fornisce, inoltre, ai Paesi un “pacchetto di implementazione” che consiste in un modello di normativa, che può essere usato dagli Stati per richiedere a una società controllante capogruppo di una multinazionale di compilare il CbC Report nella giurisdizione di residenza e tre modelli di accordo tra autorità competenti, che possono essere usati per facilitare l’effettiva realizzazione dello scambio dei report CbC.