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Ocse: cinque nuovi passi verso
la trasparenza fiscale

Si tratta dei nuovi Stati che hanno aderito al Multilateral Competent Authority Agreement

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Brasile, Guernsey, Jersey, Isola di Man e Lettonia hanno firmato lo scorso 21 ottobre l’MCAA, Multilateral Competent Authority Agreement, l’accordo nato con l’obiettivo di incrementare la trasparenza da parte delle imprese multinazionali attraverso la condivisione automatica delle informazioni.
 
Il numero totale dei firmatari sale così a 49 Stati, facendo segnare un ulteriore passo verso la realizzazione del progetto Base erosion and profit shifting (BEPS), varato dall’OCSE e dai governatori delle Banche Centrali del G20, e un significativo incremento della cooperazione transfrontaliera in materia fiscale.

In occasione della firma a Parigi, il segretario generale dell’OCSE Angel Gurría ha discusso l’agenda internazionale con il deputato Lyndon Trott, di Guernsey, Howard Quayle MHK, dell’isola di Man, e il senatore Ian Gorst, di Jersey: “Mi congratulo con Brasile, Guernsey, Jersey Isola di Man e Lettonia per i loro sforzi verso l’attuazione del pacchetto BEPS e per il loro ruolo fondamentale nel promuovere una maggiore cooperazione fiscale internazionale” ha dichiarato Gurria.
 
L’MCAA - grazie alla sigla dell’accordo, le Amministrazioni fiscali coinvolte potranno avere una visione completa delle operazioni compiute dalle multinazionali avvalendosi dello scambio automatico di rapporti annuali tra i vari Paesi, ma allo stesso tempo dovranno garantire la riservatezza di tali informazioni.
Per l’elaborazione di questi rapporti, sarà richiesto alle multinazionali di fornire ogni anno alcune informazioni aggregate, per ogni giurisdizione in cui operano, relative alla quota globale di entrate e di imposte pagate, insieme ad altri indicatori delle loro attività economiche. Dovranno anche dichiarare il loro volume d’affari affari generale e le attività commerciali di ogni entità in cui sono coinvolte.
 
Il  BEPS  - il nome indica letteralmente l’erosione di base imponibile e lo spostamento di profitto, e si riferisce alle strategie di elusione che sfruttano le lacune e le discordanze presenti a livello fiscale per spostare artificialmente i profitti da Paesi ad alta imposizione a Paesi a tassazione nulla o ridotta.
Il pacchetto BEPS, approvato nel novembre 2015 dai leader del G20, rappresenta una storica opportunità per migliorare l’efficacia del sistema fiscale internazionale. Il progetto è il risultato di oltre due anni di discussione che hanno coinvolto l’OCSE e i Paesi del G20, così come più di una dozzina di realtà in via di sviluppo. Dopo l’approvazione delle misure BEPS, l’attenzione si è spostata sulla necessità di mettere in atto un quadro inclusivo per il loro monitoraggio e la loro attuazione, a cui al momento partecipano 85 giurisdizioni. Sono quindi state individuate 15 azioni chiave per riformare il quadro fiscale internazionale e per garantire che i profitti siano dichiarati laddove le attività economiche sono effettivamente svolte e viene generato valore.
 
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