Ocse e Ataf, l’intesa continua:
rinnovato l’accordo fino al 2023

Ocse e Ataf (African Tax Administration Forum) rinnovano fino al 2023 il protocollo d’intesa siglato nel 2012. Continua così positivamente la collaborazione nata quasi sei anni fa tra l’Organizzazione con sede a Parigi e quella africana. Un successo sottolineato anche dalle parole di Logan Wort, Segretario esecutivo dell’Ataf, che, in occasione del rinnovo dell’accordo, ha evidenziato come la cooperazione tra le due Organizzazioni abbia giocato un ruolo di fondamentale importanza per migliorare le competenze e l’attività delle Amministrazioni fiscali degli Stati Africani. In particolare, il numero uno dell’Ataf ha messo in risalto i risultati ottenuti dall’attività di individuazione e contrasto dei flussi finanziari illeciti che erodono la base imponibile in alcuni settori chiave delle economie nazionali.
 
Parola d’ordine: collaborazione
Il Memorandum di intesa è stato siglato da Ocse e Ataf durante il Global Forum sulla trasparenza e lo scambio di informazioni svoltosi a Cape Town nel novembre del 2012. Le attività oggetto di collaborazione riguardano la condivisione delle conoscenze e lo sviluppo delle best practice, con particolare attenzione al transfer pricing, allo scambio di informazioni, ai progetti di educazione alla legalità fiscale e alla riscossione delle imposte. Nell’ambito dell’accordo, inoltre, le due Organizzazioni forniscono supporto al progetto “Tax Inspectors Without Borders” lanciato nel 2015 dall’Ocse in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, con lo scopo di incentivare la modernizzazione delle Amministrazioni fiscali africane grazie all’affiancamento ai funzionari locali di esperti tributari provenienti dai Paesi membri dell’Organizzazione parigina.
 
Ataf, una spinta allo sviluppo
L’African Tax Administration Forum nasce nel 2008 su impulso di 28 Stati africani con l’obiettivo di migliorare la capacità di riscossione, rafforzare la presenza all’interno delle Organizzazioni internazionali, sensibilizzare l’opinione pubblica e la classe politica sulle questioni fiscali, sviluppare la collaborazione tra i Paesi aderenti attraverso un’attività di assistenza reciproca e lo scambio di pratiche e di informazioni. Nel 2016 è stata avviata anche un’attività di ricerca, raccolta e interpretazione dei dati riguardanti gli Stati aderenti attraverso la pubblicazione delle statistiche relative a quattro macro aree: la base imponibile, le entrate tributarie, la struttura del sistema fiscale e il ruolo delle Amministrazioni di settore.
L’obiettivo delle pubblicazioni è quello di fornire informazioni comparative agli Stati in modo tale che proprio dal confronto con gli altri membri dell’Ataf possano trovare uno stimolo per riformare le politiche fiscali e migliorare l’efficienza delle Amministrazioni tributarie.