L’Ocse ha pubblicato lo scorso 18 novembre le statistiche del 2019 relative alle Map (mutual agreement procedure), i meccanismi di risoluzione amichevole delle controversie internazionali in materia di doppia imposizione previsti dall’Azione 14 del progetto Beps (base erosion and profit shifting) di Ocse/G20.
Nel 2019 si sono aperte 2.700 nuove controversie, l’equivalente - osserva l’Ocse - di circa 7 casi al giorno. Tre di questi casi riguardano il solo transfer pricing, che in effetti rispetto all’anno precedente ha visto una crescita delle dispute del 20% a fronte di un aumento complessivo del 10%. In generale si ha di fronte praticamente un raddoppio delle attività se si guarda al 2016. Questo trend positivo, spiega l’Ocse, è da attribuire a diversi fattori, compresa un’accresciuta fiducia e conoscenza da parte degli operatori di questo processo di risoluzione delle controversie.
Il panorama delle Map nel mondo
I dati rivelano un aumento dal 2018 al 2019 anche per la chiusura delle controversie, anche se la crescita dei casi chiusi non tiene il passo col ritmo delle nuove pratiche aperte, cosicché mediamente si riscontra un aumento delle pratiche in corso. L’Ocse osserva però che le giurisdizioni fiscali coinvolte hanno aumentato la capacità di risolvere le dispute, almeno considerando che rispetto al 2016 sono stati chiusi il 50% in più di casi riguardanti i prezzi di trasferimento e il 70% in più per quanto riguarda altre questioni. Sul fronte degli esiti delle controversie, il 70% delle pratiche si chiude con una risoluzione piena della controversia, indice che sale all’85% in materia di transfer pricing, mentre in generale solo nel 2% dei casi non si arriva ad alcun accordo.
Quanto dura una controversia?
Nel 2019 una controversia si è chiusa mediamente in due anni, circa due anni e mezzo se riguardante il transfer pricing. Durante questo lasso di tempo, le Amministrazioni fiscali dei Paesi coinvolti portano avanti una consultazione volta a dirimere una controversia sollevata in merito a casi di doppia imposizione fiscale, l’esatta interpretazione di una Convenzione contro le doppie imposizioni o della sua applicazione. Rispetto al 2018, i tempi delle controversie si sono complessivamente allungati da 14 a 25 mesi, ma per quanto riguarda le dispute sui prezzi di trasferimento si sono ridotti da 33 a 31 mesi, con il minimo di 21 mesi, per questa tipologia di controversie, raggiunto da Giappone e Regno Unito.
Sempre il Regno Unito è stato il Paese che ha chiuso la controversia più veloce, appena 6 mesi, tra quelli che ne hanno concluse almeno 20 durante l’anno, seguito da Norvegia (11 mesi) e Lussemburgo (12 mesi).
Una consultazione per migliorare l’Azione 14 Beps
In occasione del rilascio dei dati sulle Map del 2019, l’Ocse ha aperto una consultazione pubblica per raccogliere idee e suggerimenti sulla revisione 2020 dell’Azione 14 del progetto Beps. Fino al prossimo 18 dicembre sarà possibile inviare contributi riguardanti tutti gli aspetti dei meccanismi di risoluzione delle controversie, dalla fase di prevenzione fino all’accesso alle Map e alla loro conclusione, oltre che sul Map Statistics Reporting Framework, la cornice che fornisce agli Stati partecipanti all'Inclusive Framework le regole comuni per l’invio delle statistiche sulle procedure amichevoli trattate. Tutte le informazioni e il documento in consultazione sono disponibili sul sito dell’Ocse.
Ocse, Map in crescita.
Transfer pricing in tre casi su sette
Nel 2019 si sono aperte 2.700 pratiche di risoluzione amichevole di doppie imposizioni
