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Notizie flash

Paesi non cooperativi per il fisco.
La lista europea si accorcia

Sono attualmente nove le giurisdizioni extra-Ue non conformi agli standard europei

immagine di bandiera dell'Unione europea

Si è accorciata la lista Ue delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali. A inizio ottobre il Consiglio dell’Ecofin, che riunisce i ministri dell’Economia e delle Finanze dei Paesi dell’Unione europea, ha approvato la fuoriuscita dall’elenco di Anguilla, Dominica e Seychelles, portando la contabilità della “black list” europea a nove giurisdizioni non conformi agli standard previsti in materia di buona governance fiscale. Attualmente permangono infatti Samoa americane, Figi, Guam, Palau, Panama, Samoa, Trinidad e Tobago, Isole Vergini degli Stati Uniti e Vanuatu, ma si tratta comunque di un elenco provvisorio, che dal 2017, quando fu adottato, viene revisionato almeno due volte all’anno.
Tutte e tre le giurisdizioni ora fuoriuscite dall’elenco - l’ultima, Dominica, entrata lo scorso febbraio (vedi articolo Lista Ue dei Paesi non cooperativi. Fuori Barbados, dentro Dominica) -  vi erano state precedentemente inserite perché non soddisfacevano il criterio Ue in materia di trasparenza fiscale, che prevede che sullo scambio di informazioni su richiesta (Eoir, Exchange of information on request) la giurisdizione fiscale sia valutata con un giudizio di almeno "largamente conforme" da parte del Global forum Ocse. La recente cancellazione dalla lista deriva invece dal fatto che lo stesso Global forum ha accordato in tutti e tre i casi un riesame supplementare della situazione. Le tre giurisdizioni sono quindi passate dall’elenco dei Paesi non cooperativi (Allegato I delle Conclusioni del Consiglio) a quello dello stato di avanzamento (Allegato II), che comprende invece le giurisdizioni che, pur non conformi ai criteri europei, hanno preso impegni concreti e a tempo per adeguarsi. 
Nella nota del Consiglio si dà notizia anche degli ulteriori aggiornamenti sulla stessa lista dei Paesi sotto monitoraggio per l’effettuazione dei cambiamenti richiesti: in particolare, all’elenco sono stati aggiunti Costa Rica, Hong Kong, Malaysia, Macedonia del Nord, Qatar e Uruguay, mentre Australia, Eswatini e Maldive hanno attuato tutte le riforme fiscali necessarie e pertanto non figurano più nel documento. Viene infine specificato che la Turchia continua a permanere nell'Allegato II a causa dei progressi tuttora richiesti sul fronte dello scambio automatico di informazioni con tutti gli Stati membri. 
 

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