Svizzera: il 59,2% degli elettori
promuove i privilegi di milionari
I cittadini elvetici hanno raccolto le indicazioni del Consiglio federale e del Parlamento

L’indicazione di voto delle istituzioni elvetiche – Gli elettori svizzeri hanno così raccolto le indicazioni giunte dalle istituzioni del proprio Paese. Il Consiglio federale e il Parlamento hanno infatti dato indicazione agli elettori di votare no. Allo stesso modo hanno respinto l’iniziativa il Consiglio nazionale (135 voti contro 62 e 1 astensione) e il Consiglio degli Stati (30 voti contro 13 e 2 astensioni).
Che cos’è l’imposizione secondo il dispendio – Il regime forfetario – detto anche “imposizione secondo il dispendio” – funziona secondo questo meccanismo: le imposte non sono calcolate in base al reddito e alla “sostanza”, ma in funzione delle spese sostenute in Svizzera e all’estero per mantenere il proprio tenore di vita. Fra le voci che vanno a formare le imposte da pagare troviamo l’affitto (o il valore locativo dell’immobile) , le spese per l’acquisto di generi alimentari e vestiti, per la formazione, per le automobili e per i viaggi.
La storia di un “privilegio” – Per trovare le origini del regime secondo il dispendio occorre fare un passo indietro di quasi due secoli. Questo tipo di regime agevolato è stato infatti applicato per la prima volta a metà dell’Ottocento nel Cantone di Vaud nei confronti di cittadini stranieri che volevano trascorrere gli ultimi anni della loro vita in Svizzera. Nel 2012, in Svizzera, le persone tassate a forfait sono state 5.634, con un gettito totale di 695 milioni di franchi svizzeri. Grazie al risultato del referendum del 30 novembre potranno continuare a fruire del regime agevolato i contribuenti di nazionalità non elvetica, che stabiliscono il proprio domicilio in Svizzera per la prima volta (o dopo un’assenza di almeno dieci anni) e non esercitano alcuna attività lucrativa nel Paese elvetico.