Svizzera: su fiscalità imprese,
ok ad accordo comune con la Ue
La firma a margine dell’incontro tra i Paesi dell'Unione europea e quelli dell’AELS
Dopo il via libera del Consiglio federale alla parafatura di un’intesa comune tra la Svizzera e l’Unione europea, avvenuto il 20 giugno scorso, oggi la Confederazione elvetica e i rappresentanti dei 28 Stati membri dell’Unione europea hanno firmato a Lussemburgo la dichiarazione comune.
Abrogare determinati regimi fiscali, in particolare quelli che fanno riferimento al trattamento differenziato tra redditi nazionali ed esteri (cosiddetto ring fencing). È quanto si è impegnato a fare il Consiglio federale nel quadro del progetto di riforma, su cui è stata avviata una procedura di consultazione che terminerà alla fine di gennaio del prossimo anno. Il Consiglio ha anche ribadito quanto sia importante orientare le nuove misure fiscali agli standard dell'Ocse. Gli Stati membri, evidenzia una nota del Dipertimento federale delle Finanze, hanno confermato l’intenzione di abbandonare le previste contromisure adottate per questi regimi non appena saranno soppressi. La Confederazione, a sua volta, continuerà a partecipare attivamente ai lavori sullo sviluppo degli standard internazionali per l'imposizione delle imprese in seno all’Ocse.
La firma della dichiarazione è avvenuta a margine dell’incontro dei ministri delle Finanze e dell’Economia dell’Unione europea e dei Paesi dell’AELS, Associazione europea di libero scambio.