La Convenzione sull’imposizione alla fonte tra la Svizzera e la Gran Bretagna sarà abrogata con effetto dal primo gennaio 2017.
La Convenzione era stata firmata il primo gennaio 2013 per consentire la regolarizzazione dei valori patrimoniali detenuti in Svizzera da contribuenti britannici e dei connessi redditi, dietro pagamento di un’imposta alla fonte prelevata direttamente dal loro conto e trasmessa in forma anonima alle autorità britanniche oppure, in alternativa, presentando apposita comunicazione volontaria.
Questo modello non ha più ragione d’essere perché dal primo gennaio prossimo entrerà in vigore l’accordo tra la Confederazione elvetica e l’Unione europea sullo scambio automatico di informazioni in materia fiscale, al quale partecipano i 28 Stati membri e Gibilterra.
Al fine di traghettare correttamente il passaggio tra i due modelli, i due Stati hanno firmato lo scorso 14 novembre un accordo che disciplina le modalità concernenti il versamento dei restanti ammontari d’imposta e la trasmissione delle ultime dichiarazioni volontarie alle autorità fiscali britanniche e che garantisce piena validità a tutti i fatti e i rapporti di diritto sorti in vigenza della Convenzione sull’imposizione alla fonte.
Analoga sorte ha avuto la Convenzione stipulata tra Svizzera e Austria, che sarà anch’essa abrogata il primo gennaio prossimo.
Svizzera: su imposizione alla fonte
abrogata intesa con UK
L’accordo è stato firmato nel 2013 e gli effetti esecutivi dal primo gennaio 2017
