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Svizzera: sullo standard Ocse
aperta la consultazione pubblica

Al centro dell’attenzione la legge federale sull’adeguamento delle convenzioni fiscali

svizzera
La Svizzera ha iniziato la procedura di consultazione, che durerà fino al 5 febbraio 2015, attinente  la legge federale che consentirà di adeguare in via unilaterale le Convenzioni contro le doppie imposizioni (CDI) che non soddisfano ancora lo standard internazionale OCSE in materia di scambio di informazioni su domanda.
La disposizione, cd. LASSI, stabilisce le condizioni alle quali è possibile accordare l’assistenza amministrativa secondo lo standard dell’articolo 26 del Modello OCSE e parifica di fatto le Convenzioni non conformi a quelle conformi al modello OCSE.
 

Punti essenziali del progetto – La LASSI sarà applicabile alle domande di assistenza amministrativa di Stati o Territori con cui la Svizzera ha in vigore una CDI, le cui disposizioni in materia di scambio di informazioni su domanda non corrispondono allo standard internazionale e che non scambiano dette informazioni sulla base di un altro accordo internazionale.
In questo modo gli Stati che beneficiassero della misura unilaterale sarebbero posti allo stesso livello di quelli con cui la confederazione elvetica ha concluso una CDI che corrisponde allo standard internazionale in ambito di scambio di informazioni su domanda.
La LASSI troverebbe applicazione anche nei confronti dell’Italia, con cui la Svizzera non ha ancora ratificato la Convenzione multilaterale sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale.
In base alla legge, la Svizzera fornirà le informazioni rilevanti solo se lo Stato richiedente garantisca per iscritto di rispondere alle richieste svizzere secondo lo standard OCSE e di assicurare la confidenzialità delle informazioni ricevute, nonché di rispettare la protezione dei dati e il principio di specialità, onde evitare che i dati acquisiti in ambito fiscale siano utilizzati in procedimenti di diversa natura.
La legge concerne solo lo scambio di informazioni su domanda e non prevede nessuno scambio di informazioni spontaneo o automatico.
La LASSI ha carattere transitorio e sarà abrogata dal Consiglio federale non appena per tutti gli Stati o Territori interessati esisterà una Convenzioni o altro strumento giuridico che contenga lo standard riconosciuto a livello internazionale dell’articolo 26 del modello OCSE e, dovesse entrare in vigore oggi, la misura unilaterale verrebbe applicata a 69 Stati o territori.
 
Confronto con il diritto estero – La possibilità che uno Stato possa contrarre obblighi nei confronti di uno Stato terzo attraverso un atto normativo unilaterale, come la modifica di una CDI, è una pratica riconosciuta dal diritto internazionale.
Considerato che le misure unilaterali possono essere modificate o ritirate in qualsiasi momento dallo Stato che le ha introdotte, è necessario che siano rispettati alcuni principi generali, tra cui la definizione di criteri chiari e oggettivi per la determinazione del singolo Stato a cui applicare la modifica, l’informazione degli Stati che beneficiano della misura e la disponibilità a concludere un futuro accordo bilaterale.
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