Ue: su navi e carburanti la Grecia
nel mirino della Commissione
In entrambi i casi è stata richiesta una modifica della legislazione
Dello stesso tenore è il secondo rilievo formulato dall’esecutivo. La Commissione europea ha chiesto formalmente alla Grecia di modificare la legislazione che consente alle stazioni di servizio di frontiera con Kipi (Turchia), Kakkayia (Albania) e Evzonoi (Repubblica di Macedonia) di vendere carburante senza accise. La Commissione ritiene che quando un veicolo fa il rifornimento di benzina, il carburante deve essere considerato come se fosse stato venduto per il consumo e, quindi, non può rimanere in un regime di sospensione d'accisa. Le imposte sulla fabbricazione devono pertanto essere addebitate sulla vendita di carburante in linea con la direttiva europea sulle accise.
In entrambi i casi la richiesta di modifica della legislazione nazionale è stata formulata nei termini di un parere motivato. Questo significa che, in assenza di misure necessarie per conformarsi entro due mesi, la Commissione può deferire la Grecia alla Corte di giustizia dell'Unione europea.