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Schede Paese

Afghanistan

La nascita del nuovo Stato passa anche per la realizzazione di un fisco più efficiente, moderno ed equilibrato

bandiera afghanistan

Il sistema tributario afghano è stato al centro di una serie di riforme che, a partire dal 2005, si è prefissato il compito di renderlo più efficiente e diminuire l'eccessiva dipendenza del bilancio pubblico dagli aiuti internazionali. Nel 2009 è stata pubblicata una nuova legge sull’imposta sui redditi che ha in parte modificato quella precedente del 2005. E’ stata approvata nel 2016 ma non ancora entrata in vigore la legge che introduce l’imposta sul valore aggiunto che deve sostituire l’imposta sulle vendite.

La tassazione sul reddito delle persone fisiche
Le persone fisiche residenti sono tassate su tutti i redditi di provenienza nazionale ed estera. Per i non residenti sono invece tassati solo i redditi di fonte afgana. Un soggetto è considerato residente se:

  • ha il suo domicilio principale in Afghanistan;
  • risiede nel Paese per più di 183 giorni in un anno;
  • è un dipendente del governo afghano localizzato all’estero per motivi di servizio

Non rientrano nel reddito imponibile le donazione da parte dello Stato o di organizzazioni nazionali o estere, le borse di studi o simili, trasporto e vitto fornito dal datore di lavoro (entro una certa soglia), i risarcimenti assicurativi o di altra fonte, gli interessi sui depositi da banche afgane e su titoli di enti pubblici nazionali e le eredità. In generale per il personale straniero espatriato  sono previste ulteriori facilitazioni per vitto alloggio e spostamenti.  Inoltre sulla base degli accordi tra governo afghano e governo Usa sono esenti da imposta i redditi dei contribuenti non nazionali provenienti da contratti con l’amministrazione militare Usa e con Usaid. I redditi imponibili sono sottoposti ad una tassazione di tipo progressivo secondo i seguenti scaglioni di reddito.


TABELLA ALIQUOTE
 

Reddito Aliquota  
Da 0 a 60.000 Afs Esente
Da 60.000 a 150.000 Afs   2% 
Da 150mila a 1.200.000 Afs 10%
Oltre 1.200.000 Afs 20%


La tassazione sul reddito delle persone giuridiche
L'imposta sul reddito delle società è dovuta da tutte le persone giuridiche come le società per azioni, le società a responsabilità limitata e tutte le altre entità legali. Il reddito imponibile viene calcolato come differenza tra i ricavi lordi e tutti costi necessari per la realizzazione dell'attività. La legge specifica in maniera dettagliata le componenti di reddito positive, negative e quelle esenti da tassazione per le imprese commerciali ed industriali, le attività finanziarie e le assicurazioni. Le plusvalenze sulla cessione di partecipazioni e sulle altre immobilizzazioni rientrano entrambe nel reddito imponibile. Diverso, invece, è il discorso per quanto riguarda le minusvalenze. Se infatti quelle patrimoniali sono interamente deducibili nell'anno in cui si realizzano, quelle su partecipazione possono solo essere utilizzate per compensare eventuali plusvalenze su altre partecipazioni realizzate nel corso dello stesso anno. Sono deducibili, al fini dell'imposta sui redditi, tutte le imposte indicate dalla legge poiché considerate come indispensabili alla realizzazione dell'attività economica. In generale le perdite riportate in un anno di imposta sono deducibili dal reddito dei tre anni successivi per un valore pari ad un terzo di tale perdita per ogni anno.
L'aliquota utilizzata per la generalità dei contribuenti è pari al 20%. I piccoli contribuenti che non tengono scritture contabili complete possono, in alternativa, scegliere per una delle seguenti modalità di imposizione:
 

  • se viene compilato solo il registro degli acquisti, l'imposta è fissata al 3% del valore degli acquisti
  • il 2% del valore dei ricavi per coloro che mantengono solo i registri delle vendite;
  • il 2,5% del valore dei ricavi stimati per coloro che non tengono nessuna contabilità;
  • per chi non tiene alcuna contabilità e per i quali non è possibile ottenere una stima dei ricavi, l'imposta annuale sarà pari al 6% del valore di mercato del magazzino.
L'opzione per una di tali modalità di tassazione alternativa ha durata di tre anni.
Le ritenute alla fonte per interessi, dividendi e royalties sono del 20%.

Imposta sulle vendite (business receipts tax)
Fino alla completa entrata in vigore della nuova legge l’IVA nel paese vige un’imposta sulle vendite che colpisce l’intero valore della transazione ad ogni passaggio. L’aliquota varia fortemente a seconda della tipologia di bene e servizio con un’aliquota standard del 4% che sale al 5% per i servizi di ristorazione e accoglienza al di sopra di una certa soglia di ricavi, del 10% per i servizi di telecomunicazione, le linee aeree e gli alberghi e ristoranti che forniscono servizi di qualità superiore.
L'imposta viene calcolata con riferimento ai ricavi di ogni singolo mese ma viene dichiarata e liquidata trimestralmente. Qualora un soggetto eserciti due o più attività soggette a imposta ai fini del calcolo i loro ricavi vanno sommati. Per i mesi in cui non viene superata la soglia di 100mila Afs, i soggetti non sottoposti alla disciplina generale della Brt sono esentati dal pagamento mentre quanti vi sono sottoposti rientrano nel regime di aliquota generale. La Brt è considerata spesa necessaria ai fini dell'attività economica ed è, pertanto, deducibile ai fini dell'imposta sui redditi. Il contribuente deve mantenere dei registri e scritture contabili per provare il corretto ammontare dei propri ricavi ed effettuare una dichiarazione trimestrale in cui indica, per ciascun mese, i ricavi e le imposte dovute.

Imposta sul valore aggiunto
Già da alcuni anni è in corso un dibattito per l’introduzione di un’imposta sul valore aggiunto che sostituisca, almeno in parte, la Business receipts tax. La legge gia approvata ma non ancora entrata in vigore prevede l’imposizione dei beni e servizi scambiati nel paese ed importati attraverso un sistema di detrazione dell’imposta dovuta da quella pagata ai fornitori. L’aliquota ordinaria è del 5%  ed è prevista un’aliquota zero non solo per le esportazioni e i servizi internazionali ma anche per alcuni beni di prima necessità. Sono invece considerati esenti i servizi sanitari, educativi, finanziari, le compravendite immobiliari ed altre transazioni.
Sono obbligati alla registrazione e all’applicazione della relativa imposta i contribuenti con ricavi superiori ai 200 milioni di afgani.
 
Altre imposte e tasse
Imposte sulle esportazioni e importazioni
Chi svolge attività di esportazione o importazioni di beni deve pagare un'imposta pari al 2% del loro valore inclusi i dazi doganali eventualmente dovuti. Gli importi versati saranno considerati come credito di imposta ai fini dell'imposta sui redditi. Essa viene pagata direttamente alla dogana insieme agli altri dazi doganali.

Imposta sui trasporti
Chi svolge attività di trasporto di cose o persone su strada pagano, per ogni veicolo, un'imposta che varia a seconda della sua tipologia e potenza.

Imposta per i fornitori dello Stato sprovvisti di licenza
Chi fornisce beni o servizi allo Stato o a sue agenzie senza una licenza paga, in sostituzione dell'imposta sui redditi per tale attività, una tassa pari 7% dell'importo ricevuto.

Imposta sui luoghi di intrattenimenti
Le persone giuridiche non soggette alla Brt che posseggono teatri, cinema o altri luoghi di intrattenimento sono soggetti a un'imposta sostitutiva di quella sui redditi pari al 10% dei ricavi.

Imposta sui medici
In luogo dell'imposta sui redditi, chi svolge attività medica al di fuori degli ospedali pubblici, deve pagare un'imposta fissa sulla base del numero di anni di esperienza professionale.

Dichiarazioni, obblighi strumentali e versamenti
In Afganistan viene utilizzato il calendario persiano, ossia una versione solare dell'anno islamico, che inizia il 21 marzo del calendario gregoriano e finisce il 20 marzo. Ai fini fiscali però, a partire dal 2012 l’inizio dell’anno fiscale è anticipato al 20 dicembre.  Ai fini della tassazione sui redditi delle persone fisiche, le dichiarazioni dei redditi vanno presentate e liquidate entro il terzo mese dalla fine dell'anno successivo a quello di riferimento. I lavoratori dipendenti che subiscono la ritenuta alla fonte da un unico datore di lavoro e che non abbiano altri redditi non sono obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi. L'obbligo che, invece, persiste per quanti abbiano più di un datore di lavoro o siano lavoratori autonomi. Ai fini della tassazione sui redditi societari, come per le persone fisiche anche per quello giuridiche l'anno d'imposta segue il calendario persiano. È possibile, però, con richiesta motivata e approvata del ministero delle Finanze, utilizzare un periodo di imposta differente. Tale possibilità è stata inserita principalmente per permettere alle società parte di gruppi internazionali di adeguare l'anno d'imposta a quello del resto del gruppo. La dichiarazione va effettuata entro tre mesi dalla fine dell'anno di imposta.
Alcune tipologie di contribuenti sono obbligati a effettuare le ritenute di imposta su specifici pagamenti. In particolare:
  • i datori di lavoro con due o più impiegati debbono fungere da sostituto di imposta effettuando le ritenute sui salari e altri pagamenti (anche in natura) secondo gli scaglioni di aliquota previsti dalla legge. Il versamento all'erario di tali ritenute va effettuato entro il decimo giorno dalla fine del mese di riferimento.
  • le entità giuridiche conduttrici di proprietà per le quali pagano affitti superiori ai 15mila Afs afgani al mese devono effettuare le ritenute con un'aliquota pari al 20%. Il versamento delle ritenute va effettuato entro il quindicesimo giorno dalla fine del mese di riferimento
  • le persone giuridiche devono effettuare le ritenute sul pagamento di interessi, dividendi, royalties e redditi simili per un ammontare pari al 20% del totale pagato. Il versamento delle ritenute va effettuato entro il quindicesimo giorno dalla fine del mese di riferimento

In tutti i casi (tranne, come gia visto, nel caso dei lavoratori con un unico datore di lavoro) colui che subisce le ritenute deve a sua volta inserire tali redditi nella propria dichiarazione e utilizzare le ritenute come credito di imposta.

 

Capitale: Kabul
Lingua: ufficiale: pashtu, persiano
Moneta: afgani (Afn)
Forma istituzionale: repubblica presidenziale
Rapporti con l'Italia: lo Stato non risulta avere firmato convenzioni contro le doppie imposizioni né rientra tra quelli inseriti nelle black list previste dalla normativa nazionale.




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aggiornamento: giugno 2017

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