Situato nell'Oceano atlantico occidentale, l'arcipelago delle isole Bahamas ha 770 isole, una trentina delle quali abitate. Indipendenti dal Regno Unito sin dal 1973, le Bahamas sono uno Stato sovrano membro dell'Onu che ha mantenuto l'appartenenza al Commonwealth.
Le caratteristiche dell'ordinamento
Il sistema fiscale delle Bahamas si basa essenzialmente su forme di tassazione indiretta applicate alle attività economiche nella forma di dazi doganali, accise, imposte di bollo e imposta sul valore aggiunto (in vigore dal 1° gennaio 2015). Un'altra importante fonte di gettito per il governo è costituita dai contributi dovuti per le licenze commerciali (licence fees).
I dazi si applicano sui beni importati nelle Bahamas per essere ivi consumati. Sono previste esenzioni per molti prodotti agricoli e materiali educativi, nonché per i materiali destinati alla costruzione o alla ristrutturazione degli hotel.
Sono soggetti ad accisa i beni imponibili prodotti nelle Bahamas e ivi venduti, nonché quelli importati nelle Bahamas. Tra i beni imponibili sono compresi alcol e birra. L’introduzione dell’imposta sul valore aggiunto ha comportato una riduzione delle accise e dei dazi doganali.
La tassazione delle persone fisiche e giuridiche
Le Bahamas non hanno un sistema di imposizione sui redditi. Di conseguenza, nessuna imposta è prelevata sui redditi delle persone fisiche residenti o su quelli di fonte locale delle persone fisiche non residenti. Analogo discorso vale per la tassazione delle società. Nessuna imposta è prelevata sui redditi delle società e altri enti residenti o sui redditi prodotti dalle filiali o branch locali di società estere. L'unica eccezione è costituita dall'imposta sulla proprietà immobiliare, che si applica sia alle persone fisiche, sia a quelle giuridiche. Dal 1° luglio 2020, inoltre, è stato introdotto un prelievo coattivo relativo alla contribuzione sociale che grava sia sul datore di lavoro (nella misura del 5,9% del salario) che sul dipendente (3,9%).
L'imposta sul valore aggiunto
L’imposta sul valore aggiunto è stata introdotta nel 2015 nell’ambito di una più ampia riforma del sistema fiscale del Paese. Sono soggetti ad imposta le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate da soggetti economici registrati ai fini Iva, vale a dire i soggetti che realizzano o prevedono di realizzare nell’anno, prestazioni imponibili per un ammontare superiore a 100mila dollari.
La base imponibile è costituita dal corrispettivo del bene o del servizio scambiato; tuttavia, per le operazioni tra parti correlate effettuate a titolo gratuito o per un corrispettivo inferiore a quello equo di mercato (fair market value), la base imponibile Iva è rappresentata da detto equo valore di mercato. L’imposta è dovuta non appena si verifica uno dei seguenti eventi: emissione della fattura, incasso del pagamento, consegna o messa a disposizione dei beni, completamento del servizio. È possibile, tuttavia, optare per il Cash Accounting Scheme, che consente di spostare il momento in cui occorre dichiarare l’operazione e versare la relativa Iva al momento di effettivo incasso del corrispettivo.
Sono previste due aliquote: quella standard pari al 10% e quella pari allo 0%. Le esportazioni sono considerate fuori dal campo di applicazione dell’imposta. Tra le operazioni esenti vi sono le prestazioni di servizi finanziari resi a soggetti residenti senza specifica indicazione del costo, determinati servizi educativi e sanitari, la vendita e la locazione di immobili residenziali.
È previsto, infine, un regime semplificato, il c.d. Flat Rate Scheme, che consente ai soggetti di piccole dimensioni di evitare il calcolo dell’Iva sugli acquisti pagando all’erario il 4,5% del fatturato lordo realizzato. In risposta alla crisi pandemica, il governo ha previsto un credito di imposta ai fini Iva per tutte le attività commerciali, inclusi gli hotel, con almeno 25 dipendenti che abbiano conservato i posti di lavoro per almeno l’80% dei loro impiegati nel periodo compreso tra febbraio 2020 e ottobre 2020. Il credito è di ammontare pari al costo del lavoro degli impiegati con un limite massimo di 200.000 dollari per anno.
Altre tasse e imposte
Imposta sulla proprietà immobiliare
L'imposta colpisce i soggetti che risultano proprietari di terreni ed edifici situati nelle Bahamas. Sono previste esenzioni per i terreni non edificati posseduti da soggetti bahamensi, i terreni agricoli, gli edifici e i terreni utilizzati a scopi di culto e quelli utilizzati da scuole o enti no profit, gli immobili situati nelle isole minori (c.d. "Out Islands") e posseduti da soggetti bahamensi. Un'esenzione decennale è garantita ai nuovi hotel e per talune proprietà destinate ad attività agricola autorizzate dal Ministro dell’Agricoltura e della Marina.
La base imponibile è il valore di mercato del bene immobile come stimato dal capo del competente ente bahamense (chief valuation officer). Il valore di mercato è il valore che si realizzerebbe se il bene fosse venduto sul mercato libero da pesi o restrizioni. Le stime dovrebbero essere riviste ogni cinque anni.
L'aliquota varia secondo l'uso dell'immobile. Per gli immobili di tipo commerciale o industriale, l'aliquota è dell'0,75% se il valore dell'immobile non supera 500.000 dollari bahamensi, del 2% negli altri casi.
Per i beni utilizzati come dimora dai proprietari persone fisiche, gli immobili il cui valore è inferiore a 250.000 dollari bahamensi sono esenti; l'aliquota è pari allo 0,625% se il valore dell'immobile è compreso tra 250.000 e 500.000 dollari bahamensi; l'aliquota è pari all'1% se il valore dell'immobile supera 500.000 dollari bahamensi. I terreni e gli immobili "vacanti" (non occupati o comunque utilizzati) sono soggetti ad un'imposta fissa di 100 dollari bahamensi se il valore non supera 7.000 dollari bahamensi; altrimenti, l'aliquota è pari al 2%.
I soggetti non residenti devono essere registrati mediante autorizzazione del Governo bahamense all’acquisto di una proprietà immobiliare.
Imposte sui gestori di casinò
I gestori di casinò situati nelle Bahamas sono soggetti a due imposte: un'imposta fissa annuale, il cui valore varia tra 50.000 e 200.000 dollari bahamensi secondo la superficie utilizzata dal casinò, e un'imposta sulle "vincite lorde" mensili realizzate dal gestore. Il termine "vincite lorde" (gross winnings) indica le somme ricevute dai giocatori al netto delle vincite pagate. L'aliquota dell'imposta varia a seconda della della superficie del casinò e dell'ammontare delle "vincite lorde". Per i casinò più piccoli (fino a 10.000 piedi quadrati), l'aliquota è del 10% per le vincite lorde fino 10 milioni di dollari bahamensi, e del 15% per le vincite lorde che superano tale soglia. Per i casinò più grandi, invece, l’imposta è composta da una parte fissa che varia per scaglioni da 2,5 milioni a 4,1 milioni di dollari bahamensi a seconda che le vincite lorde siano superiori a 10 milioni ma non eccedano i 16 milioni oppure superino i 20 milioni di dollari bahamensi; la parte variabile è calcolata applicando per scaglioni un’aliquota regressiva, il cui valore massimo è pari al 20% per le vincite superiori a 10 milioni di dollari bahamensi, che scende fino al 5% per le vincite al di sopra di 20 milioni di dollari bahamensi.
Tasse turistiche
I passeggeri di una nave crociera che sosta nelle Bahamas sono soggetti ad una tassa in entrata (di norma pari a 18 dollari bahamensi). I soggetti che lasciano il territorio delle Bahamas, esclusi i bambini di età pari o inferiore a 6 anni, sono soggetti ad una tassa di 15 dollari bahamensi, che viene aggiunta al prezzo del biglietto di aereo o di nave avente destinazione estera.
Imposta di bollo
L'imposta è dovuta sugli atti relativi a determinate transazioni, soprattutto finanziarie, sugli atti giudiziari e su altri atti. In generale, i Tribunali delle Bahamas e gli uffici del Registro non possono accettare atti privi di bollo. L'imposta può, tuttavia, essere pagata anche retroattivamente. Soggetto passivo è chi si avvale dell'atto (di norma il cessionario); nel caso in cui tale soggetto non sia delle Bahamas, o il valore dell'imposta sia pari a più del doppio di quello dell'atto, il cedente o conferente è responsabile solidamente col cessionario o concessionario.
Tassa sulle licenze commerciali
Tutti gli operatori che svolgono un’attività economica nelle Bahamas devono essere registrati ed ottenere una licenza che ha validità annuale; la tassa dovuta varia in base al tipo di attività svolta e al fatturato. Le imprese finanziarie e le banche sono esentate da tale obbligo. A partire dal 2020, la tassa si basa sul valore del fatturato, calcolato ai fini dell’imposta sul valore aggiunto. L’aliquota varia tra lo 0,5 e il 1,25% del fatturato in base al tipo di attività svolta per un fatturato che è compreso tra 50.001 e 5 milioni di dollari bahamensi. Gli operatori economici e le piccole imprese il cui fatturato annuale non supera 250.000 dollari scontano la tassa in misura fissa pari a 100 dollari.
Dichiarazioni, obblighi strumentali e versamento delle imposte
I soggetti passivi dell'imposta sulla proprietà immobiliare devono presentare una dichiarazione relativa ai beni immobili posseduti entro il 31 dicembre di ogni anno.
Per quanto riguarda l’Iva, la dichiarazione e la liquidazione dell’imposta hanno base mensile per i soggetti passivi il cui fatturato supera 5 milioni di dollari bahamensi; per gli altri, gli obblighi hanno cadenza trimestrale. I soggetti con fatturato inferiore a 0,4 milioni di dollari bahamensi possono chiedere di presentare la dichiarazione con cadenza semestrale.
Per la tassa sulle licenze commerciali, la dichiarazione deve essere presentata entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento; l’ammontare dovuto va pagato entro il 31 marzo dell’anno successivo.
Capitale: Nassau
Lingua ufficiale: inglese
Moneta: dollaro delle Bahamas (dollari bahamensi)
Forma di governo: monarchia costituzionale
Fonti informative utilizzate:
portale del Governo delle Bahamas
Bahamas Ministry of Finance
portale del Global Forum sulla Trasparenza Fiscale e lo Scambio di Informazioni
Precedente edizione della Scheda Paese a cura di Francesca Vitale per alcune informazioni invariate
La presente Scheda ha scopi esclusivamente informativi, non impegna in alcun modo né la direzione del giornale né l’Agenzia delle Entrate.
aggiornamento: ottobre 2022