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Schede Paese

Bhutan

La disciplina fiscale del Paese trova il suo fondamento nell’Atto della Società del Regno del 2001

BANDIERA BHUTAN
Il sistema impositivo è diretto, a livello centrale, dal Dipartimento delle entrate e delle dogane (Department of Revenue and Customs) che fa parte del Ministero delle Finanze. L’Atto della Società del Regno del 2001, con le sue successive modifiche, rappresenta la prima legge moderna e completa sulla tassazione dei redditi e dell’Iva all’interno del Regno, sia per quanto riguarda le persone fisiche che gli enti e le società. La normativa tributaria fornisce all’amministrazione finanziaria ampia autorità per ispezionare e richiedere la contabilità, per confiscare beni e perseguire coloro che contravvengono alle leggi fiscali. Le controversie in materia fiscale sono trattate dinanzi alla Royal Court of Justice.

Nonostante sia uno dei Paesi più piccoli del mondo (meno di 800mila abitanti), il Bhutan è caratterizzato da una profonda varietà culturale; la diversità linguistica (sono oltre diciannove i dialetti parlati) è attribuibile anche alla peculiare posizione geografica che vede alternarsi alti passi di montagna e profonde vallate. L’economia del Paese è prevalentemente agricola (le principali colture di base sono riso, mais e grano saraceno). La ricca biodiversità offre ampie risorse forestali cui si accompagna una fiorente industria della canna e del bambù artigianale e un importante settore manifatturiero che fornisce un cospicuo contributo alle casse del Paese. Il turismo è cresciuto progressivamente con gli anni fino a diventare un’importante porzione del prodotto nazionale lordo, creando numerose opportunità di lavoro e generando entrate aggiuntive per l’economia interna.
 
Imposta sul reddito delle persone fisiche (PIT)
L’imposta sul reddito delle persone fisiche (personal income tax) è applicata ai proventi conseguiti in virtù di una o più delle seguenti fonti reddituali:
  • reddito da lavoro dipendente;
  • reddito da locazione o da proprietà immobiliari;
  • reddito da dividendi provenienti dalla detenzione di azioni societarie;
  • proventi derivanti da interessi;
  • proventi derivanti da colture (c.d. “cash crops”);
  • proventi da altre fonti (tassati in base al principio della competenza) come quelli conseguiti dal noleggio di veicoli, impianti e macchinari, o quelli derivanti da diritti di proprietà intellettuale (brevetti, marchi, design, modelli). 
Sono assoggettati all’imposta i cittadini residenti in Bhutan che percepiscono un reddito lordo annuale superiore a 200 mila BTN, ma sono tenuti al pagamento anche i soggetti non residenti che risultano titolari di redditi prodotti all’interno dello Stato. Si considerano residenti le persone fisiche la cui permanenza nel Regno del Bhutan si protrae per almeno 6 mesi. Per anno d’imposta si intende l’anno solare che va dal 1° gennaio al 31 dicembre.
Sono detraibili le spese scolastiche fino a un massimo di 150 mila BTN per ciascun figlio e i premi pagati contestualmente alla stipula di assicurazioni sulla vita; il Ministero delle Finanze può introdurre, di volta in volta, esenzioni fiscali e incentivi.
Tutti i soggetti passivi d’imposta devono registrarsi come contribuenti e presentare l’apposito modulo di dichiarazione reddituale PIT-1. La presentazione può essere fatta online o manualmente, producendo, in quest’ultimo caso, il modello all’ufficio regionale delle entrate e delle dogane competente (RRCO).
Quest’anno, il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi personali è scaduto il 28 febbraio 2018.
 
Le aliquote dell’imposta sul reddito delle persone fisiche hanno carattere progressivo:
AREA REDDITO ALIQUOTA
1 fino a 200mila BTN 0%
2 da 200,001 a 250mila BTN 10%
3 da 250,001 a 500mila BTN 15%
4 da 500,001 a 1 mln BTN 20%
5 oltre 1 mln BTN 25%
 
Il reddito delle società e degli enti privi di personalità giuridica
La corporate income tax (CIT) grava su tutte le società registrate ai sensi dell’Atto della Società del Regno del Bhutan, con un’aliquota del 30% sull’utile netto.
La business income tax (BIT) è un’imposta dovuta da tutte le entità aziendali prive di personalità giuridica titolari di una licenza commerciale o di un certificato di registrazione rilasciato dal Ministero degli Affari Economici (MoEA) o da qualsiasi altra autorità competente. Anche tale imposta prevede l’applicazione di un’aliquota del 30% sull’utile netto.
Sia le società soggette alla corporate income tax che gli enti assoggettati alla business income tax sono tenuti a presentare le rispettive dichiarazioni reddituali utilizzando gli appositi moduli (Modello BIT-2 per la BIT e Modello CIT-2 per i soggetto passivi della CIT), entro il 31 marzo successivo alla fine dell’anno d’imposta oggetto della dichiarazione.
Gli enti e le società devono registrarsi presso la sede dell’Agenzia regionale delle entrate e delle dogane (RRCO) del luogo in cui viene rilasciata la licenza commerciale o in cui è ubicata la propria sede legale, entro 3 mesi dal conseguimento della licenza stessa per i soggetti passivi BIT, entro 3 mesi dalla data di costituzione per i soggetti passivi CIT.
Per il 2018 la dichiarazione dei redditi aziendali e societari deve essere presentata entro il 31 marzo.
Sono deducibili i premi assicurativi pagati ai dipendenti al fine di tutelarsi dai rischi professionali, i costi afferenti l’esercizio dell’attività commerciale e il funzionamento dell’attività d’impresa nonché, entro certi limiti, le spese per ricerca e sviluppo.

Imposte indirette
Le entrate derivanti dalla riscossione dell’Iva costituiscono una rilevante fonte di reddito per il governo del Bhutan. L’aliquota dell’imposta è, infatti, particolarmente elevata sia rispetto alla media dei Paesi asiatici che in relazione alla totalità delle giurisdizioni fiscali mondiali. 
 
Aliquote Iva nella zona asiatica
PAESE ALIQUOTA
Bhutan 50%
Armenia 20%
Uzbekistan 20%
India 18%
Cina 17%
Pakistan 17%
Bangladesh 15%
 
 
La normativa tributaria del Paese che, come detto, trova il suo fondamento nell’Atto della Società del Regno del 2001, prevede anche la disciplina dei trasferimenti di proprietà, tassati al 5% del valore dell’operazione di cessione, e le tasse rurali che vengono applicate anche su terreni, case e bestiame.
Il Tobacco Control Act del 2010 richiede che i soggetti importatori di tabacco paghino un’apposita tassa e forniscano, su richiesta, la prova dell’avvenuto pagamento. Le missioni diplomatiche straniere, le organizzazioni internazionali e le agenzie governative sono generalmente esenti dal pagamento di dazi doganali e tasse di vendita.
 
Rapporti internazionali
Non sono riscossi dazi sulle merci importate in Bhutan dall’India, come da accordo stipulato tra i due Paesi. Tra i due Stati è stato siglato un accordo per evitare le doppie imposizioni finalizzato ad agevolare la lotta all’evasione. Nel novembre del 2017 l’Assemblea nazionale del Regno ha approvato un ulteriore accordo contro le doppie imposizioni con il Bangladesh. Oltre che in India e in Bangladesh, il Bhutan ha proprie ambasciate in Thailandia e Kuwait, e due Uffici presso le Nazioni Unite a New York e a Ginevra. È membro di numerose organizzazioni internazionali.
 
Dati generali
 
Capitale: Thimphu
Lingua ufficiale: dzongkha (l’inglese è la seconda lingua)
Moneta: Ngultrum (BTN) e Rupia indiana
Forma istituzionale: Monarchia costituzionale
 
Fonti
http://www.mof.gov.bt/departments/department-of-revenue-custom/
http://portal.drc.gov.bt/drc/
https://tradingeconomics.com/bhutan/sales-tax-rate
 
La presente Scheda ha scopi esclusivamente informativi, non impegna in alcun modo né la direzione del giornale, né l’Agenzia delle Entrate

 
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