Articolo pubblicato su FiscoOggi (https://fiscooggi.it/)

Schede Paese

Corea del Sud

La Repubblica semipresidenziale è considerata oggi una delle maggiori potenze economiche dell'Asia

bandiera corea del sud

La Corea del Sud è una repubblica semipresidenziale e ha una carta costituzionale che prevede la suddivisione tra potere politico, legislativo e giudiziario. La sua posizione geopolitica le ha permesso di svolgere una importante funzione di interscambio economico e culturale nell’area.
Lo Stato è suddiviso in nove province e sette città-distretto, autonome sotto il profilo amministrativo.

Tassazione delle persone fisiche
Un soggetto passivo è qualificato residente se:

  • ha domicilio/residenza in Corea del Sud per almeno 183 giorni;
  • ha una occupazione che presuppone la residenza in Corea del Sud per almeno 183 giorni;
  • è accompagnato dalla propria famiglia in Corea del Sud per almeno 183 giorni e detiene delle proprietà in questo Paese.

Tuttavia, sovente, la residenza è qualificata su fatti e circostanze valutate su base individuale.
I contribuenti residenti sono tassati sul reddito ovunque prodotto; mentre i soggetti non residenti sono tassati sul reddito prodotto in Corea del Sud, ma non hanno diritto di fruire delle esenzioni di natura personale e dei crediti di imposta riconosciuti dall'ordinamento domestico, quali, a titolo meramente esemplificativo:

  • un credito pari al 15% delle spese sanitarie sostenute, sino ad un massimo di 7 milioni di Won, cioè un credito massimo pari a 1,05 milioni di Won; mentre nessun plafond è previsto per le spese sostenute dai contribuenti con età maggiore di 65 anni e con disabilità;
  • un credito pari al 15% delle spese sostenute per fini educativi, sino ad una spesa massima di 9 milioni (equivalente ad un credito massimo 1,35 milioni di Won) per ogni figlio a carico che frequenta l’università, ovvero sino ad una spesa massima di 3 milioni di Won (equivalente ad un credito massimo 450mila Won) per ogni figlio a carico che frequenta la scuola secondaria e primaria; mentre nessun limite è previsto per le spese scolastiche sostenute per l’istruzione propria del contribuente;
  • un credito pari al 15% delle spese per donazioni a favore di enti governativi, scuole ed organizzazioni individuate da specifici decreti per i primi 10 milioni di Won ed un credito pari al 30%, per la quota eccedente 10 milioni di Won;
  • un credito pari a 150mila Won per ognuno dei primi due figli a carico ed a 300mila Won per ogni figlio successivo al secondo.

L'imponibile è determinato cumulando tutti i redditi percepiti, quali salario, stipendio, pensione, rendite, provvigioni, bonus, indennità, canoni derivanti da proprietà sul territorio dello Stato, premi e compensi.
I redditi da capital gains devono essere dichiarati con uno specifico modello e sono tassati separatamente con un’aliquota che dipende dal tipo di attività sottostante e dal periodo di detenzione. Inoltre, dal 1° gennaio 2023, le plusvalenze derivanti da cessioni di titoli e di derivati definiti nel “Capital Market and Financial Investment Services Act”, sono qualificate come “Redditi da trasferimento di strumenti d’investimento finanziario” e sono assoggettate ad una aliquota del 20%, fino a 300 milioni di Won, e ad una aliquota del 25%, oltre 300 milioni di Won.
Se il percettore è residente, i dividendi e gli interessi attivi sono assoggettati a una aliquota del 15,4% (ritenuta a titolo di imposta pari a 14%, alla quale si somma la sovrattassa locale pari al 10% del 14%), mentre le royalties sono sottoposte a diverse ritenute, in funzione della natura da cui deriva il reddito (i.e. diritti d’autore, know-how, etc.). In generale, se il percettore non è residente e se non è stata stipulata una convenzione contro le doppie imposizioni che dispone delle aliquote più favorevoli per il contribuente, l'ordinamento coreano prevede una ritenuta del 22% su dividendi, interessi e royalties (ritenuta a titolo di imposta pari a 20%, alla quale si somma la sovrattassa locale pari al 10% del 20%).
Il sistema impositivo è progressivo, gli scaglioni di reddito e le aliquote per il periodo di imposta in corso sono:

Reddito imponibile Aliquota marginale Importo fisso minimo marginale
Fino a 14.000 6% -
Da 14.000 a 50.000 15% 840
Da 50.000 a 88.000 24% 6.240
Da 88.000 a 150.000 35% 15.360
Da 150.000 a 300.000 38% 37.060
Da 300.000 a 500.000 40% 94.060
Da 500.000 a 1.000.000 42% 174.060
Oltre 1.000.000 45% Oltre 262.260

Unità di misura: migliaia di Won

L’ordinamento tributario amministrativo prevede anche una “Local Income Tax” che deve essere versata a favore di enti locali, quali comuni o provincia, in cui il contribuente è domiciliato. A decorrere dal 1° gennaio 2018, le aliquote sono le seguenti:

Reddito imponibile Aliquota marginale Importo fisso minimo marginale
Fino a 14.000 0,6% -
Da 14.000 a 50.000 1,5% 84
Da 50.000 a 88.000 2,4% 624
Da 88.000 a 150.000 3,5% 1.536
Da 150.000 a 300.000 3,8% 3.706
Da 300.000 a 500.000 4% 9.406
Da 500.000 a 1.000.000 4,2% 17.406
Oltre 1.000.000 4,5% Oltre 26.226

Unità di misura: migliaia di Won

Tassazione delle persone giuridiche
Una persona giuridica è considerata residente se ha la sede principale dell'attività e/o del management in Corea del Sud. Le società residenti sono tassate sui redditi ovunque prodotti. Viceversa, il reddito originato in Corea da soggetti passivi non residenti è sottoposto a ritenuta alla fonte a titolo di imposta in funzione della tipologia di reddito ivi prodotto.
L'imponibile è determinato dal risultato di esercizio, rettificato in applicazione delle norme che regolano la disciplina fiscale e contabile. In genere, le spese connesse all'attività produttiva sono deducibili ai fini fiscali, purché debitamente documentate, quali gli interessi passivi su mutui accesi per il perseguimento dell’oggetto sociale ed il 50% delle donazioni erogate a favore di specifiche entità di pubblico interesse, in riduzione dell’imponibile residuo dopo essere stato già compensato con le perdite pregresse a riporto da precedenti anni.
A decorrere dal 1° gennaio 2020, la perdita fiscale può essere riportata in avanti per 15 periodi di imposta successivi e, dal 1° gennaio 2023, può essere compensata sino a concorrenza dell’80% del reddito imponibile; mentre l’ordinamento non prevede il riporto all’indietro delle perdite. Tuttavia, delle eccezioni sono previste a beneficio di piccole e medie imprese che possono compensare integralmente l’imponibile con le perdite a riporto dagli anni passati.

Le aliquote vigenti dal 1° gennaio 2023 sono le seguenti:

Reddito imponibile Aliquota marginale Importo fisso minimo marginale
Fino a 200 9% -
Da 200 a 20.000 19% 18
Da 20.000 a 300.000 21% 3.780
Oltre 300.000 24% 62.580

Unità di misura: milioni di Won
 
L’ordinamento tributario amministrativo prevede anche una “Local Income Tax” che deve essere versata a favore di enti locali, quali comuni o provincia, in cui il contribuente è domiciliato. Il sistema progressivo di aliquote in vigore dal 1° gennaio 2023 è rappresentato di seguito:

Reddito imponibile Aliquota marginale Importo fisso minimo marginale
Fino a 200 0,9% -
Da 200 a 20.000 1,9% 1,8
Da 20.000 a 300.000 2,1% 378
Oltre 300.000 2,4% 6.258

Unità di misura: milioni di Won

I redditi derivanti da dividendi e royalties non subiscono alcuna ritenuta alla fonte e concorrono alla determinazione dell’imponibile, se ricevuti da contribuenti residenti, mentre gli interessi attivi sono generalmente sottoposti ad una ritenuta del 25%, ovvero del 14%, se derivano da titoli. Viceversa, se percepiti da soggetti passivi non residenti ed in assenza di una ritenuta convenzionale contro le doppie imposizioni, dividendi, interessi e royalties sono assoggettati ad una ritenuta alla fonte a titolo di imposta del 20%.

L'imposta sul valore aggiunto
Introdotta il 1° luglio 1977, l'imposta sul valore aggiunto colpisce le importazioni e la maggior parte delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi operate nel territorio dello Stato.
L'aliquota ordinaria applicata è del 10%. L'ordinamento prevede che determinate operazioni siano assoggettate ad aliquota zero, quali le cessioni di beni destinati alle esportazioni e le prestazioni di servizi fuori dal territorio nazionale, nonché servizi di trasporto internazionale via nave e aereo, e che talune altre operazioni siano esenti, come beni di prima necessità, prodotti agricoli, servizi di assistenza medica, libri, riviste e periodici, beni temporaneamente importati e destinati alla riesportazione, assistenza finanziaria ed assicurativa, servizi erogati dalla pubblica amministrazione e francobolli.
L’imposta proporzionale grava sul consumatore finale mediante un sistema di detrazione e rivalsa perché il venditore detrae l’imposta pagata sugli acquisti di prodotti e servizi funzionali all’esercizio dell’attività imprenditoriale o professionale, dall’imposta addebitata a titolo di rivalsa sugli acquisti del consumatore finale.
Inoltre, nel caso di omessa presentazione della dichiarazione, il sistema giuridico prescrive la comminazione di una sanzione che può variare dal 10% al 40% dell’imposta non pagata, oltre ad un tasso di interesse per ogni giorno di ritardo pari a 0,022%, applicato sull’importo non versato o sul maggior rimborso erogato. Se il mancato pagamento del debito erariale deriva da una condotta fraudolenta del contribuente a danno dell’erario, l’ordinamento dispone la comminazione di una sanzione amministrativa minima pari al 40% dell’ammontare evaso, aumentata sino al 60%, se l’evasione è riconducibile a transazioni internazionali.
Infine, eventuali crediti di imposta devono essere richiesti a rimborso entro 5 anni dalla loro maturazione.

Dichiarazioni, obblighi strumentali e versamento delle imposte
Il periodo di imposta per le persone fisiche coincide tassativamente con l'anno solare; il periodo di imposta delle persone giuridiche non può superare 12 mesi e la durata e la decorrenza devono essere indicate nell'atto costitutivo, ovvero nello statuto sociale; il periodo di imposta, ai fini Iva, è pari a sei mesi.
Le persone fisiche devono trasmettere la propria dichiarazione dei redditi tra il 1°ed il 31 maggio dell'anno successivo al periodo di imposta cui si riferisce la dichiarazione ed il saldo deve essere versato entro i medesimi termini. Inoltre, i datori di lavoro devono operare mensilmente una ritenuta alla fonte sugli emolumenti corrisposti ai dipendenti che deve essere versata all’erario. L’ordinamento non prevede la possibilità di operare una dichiarazione congiunta per i coniugi.
Le persone giuridiche devono presentare una dichiarazione intermedia relativa ai primi sei mesi del periodo d’imposta e devono versare un acconto pari al 50% dell’imposta dovuta nel precedente anno entro 2 mesi dal termine del semestre. Gli oneri relativi alla presentazione della dichiarazione annuale e al versamento a saldo devono essere espletati entro 3 mesi dalla chiusura del periodo di imposta (4 mesi per la trasmissione della dichiarazione del Consolidato Fiscale) e, qualora il debito erariale sia maggiore di 20 milioni di Won, l’ordinamento prevede la possibilità di rateizzare un ammontare massimo pari al 50% dell’obbligazione tributaria. Il modello dichiarativo deve essere corredato dallo stato patrimoniale, dal conto economico e da ogni altro documento utile richiesto dall’autorità amministrativa domestica.
Il periodo di imposta ai fini Iva è semestrale e, pertanto, un anno solare comprende due periodi di imposta che si estendono, rispettivamente, da gennaio a giugno e da luglio a dicembre. Un onere dichiarativo intermedio deve essere assolto trimestralmente, corrispondendo degli acconti per i trimestri che terminano nei mesi di marzo e settembre, entro il venticinquesimo giorno successivo al termine del periodo intermedio in esame. Parimenti, il modello finale deve essere inoltrato entro il venticinquesimo giorno successivo alla conclusione del periodo di imposta e, entro il medesimo termine, occorre regolare l’eventuale saldo a debito.

Relazioni internazionali
I principali trattati sottoscritti con l'Italia sono:
la convenzione per evitare le doppie imposizioni e per prevenire le evasioni fiscali in materia di imposte sul reddito (firmata a Seul il 10 gennaio 1989, ratificata con legge n. 199/1992 ed in vigore dal 14 luglio 1992);
il protocollo aggiuntivo alla convenzione per evitare le doppie imposizioni e per prevenire le evasioni fiscali in materia di imposte sul reddito (firmato a Seul il 3 aprile 2012, ratificato con legge n. 156/2014 ed in vigore dal 23 gennaio 2015);
l’accordo per la promozione e la protezione degli investimenti stipulati dall’Italia e nei quali è presente una clausola fiscale (firmato a Seul il 10 gennaio 1989, ratificato con legge  n. 19/1992 ed in vigore dal 25 giugno 1992).

Capitale: Seul
Lingua ufficiale: coreano
Moneta: won sudcoreano
Forma istituzionale: repubblica semipresidenziale

URL: https://www.fiscooggi.it/rubrica/dal-mondo/schede-paese/articolo/corea-del-sud