La Danimarca è una nazione moderna e prospera che presenta un’economia florida e diversificata con un settore industriale particolarmente avanzato nei settori della farmaceutica, del trasporto marittimo e delle energie rinnovabili. Ha aderito alla Nato nel 1949 ed è tra i Paesi fondatori dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse). Dal 1973, la Danimarca è membro dell'Unione Europea (Ue).
Persone fisiche: imposte sul reddito
Sono soggetti a tassazione tutti i redditi dei contribuenti residenti e solo quelli di fonte danese per quelli non residenti. Si è considerati residenti se si ha una residenza ufficiale in Danimarca o vi si risiede per più di sei mesi.
La tassazione delle persone fisiche avviene attraverso quattro imposte di cui una facoltativa: l’imposta statale, l’imposta municipale, il contributo al mercato del lavoro e l’imposta ecclesiastica, quest’ultima facoltativa. Fino al 2019 era presente anche l’imposta sanitaria (con un’aliquota pari all’1% del reddito imponibile). Per il 2022 che l’aliquota marginale non può eccedere il 52,07%, anche se alcune imposte (quali quella sulle proprietà immobiliari e quella ecclesiastica) sono escluse dal conteggio.
Imposta statale
L’imposta statale è dovuta per il possesso dei seguenti redditi: personali (da lavoro dipendente, lavoro autonomo, pensioni), di capitale e da partecipazioni. Ciascuna categoria reddituale determina l’imposta sulla base di proprie regole e proprie deduzioni.
I redditi da lavoro dipendente comprendono anche le indennità e i benefit. Sono ammesse in deduzione alcune spese quali quelle di viaggio da casa al lavoro, i contributi per l'assicurazione contro la disoccupazione, le quote di iscrizione alle associazioni professionali e le sottoscrizioni sindacali.
Per i lavoratori autonomi il reddito imponibile viene calcolato seguendo le regole dell’imposta sui redditi delle società e le eventuali perdite possono essere compensate con redditi di altra fonte. I redditi di capitale derivano dalla percezione di interessi o da capital gain. Tra essi rientrano anche le plusvalenze derivanti dalla cessione di immobili.
L’imposta statale è progressiva: con aliquota pari al 12,010 per i redditi compresi tra 46.800 a 544.800 corone danesi (c.d. “bottom tax”) e del 15% per lo scaglione di reddito superiore a tale soglia (c.d. “top tax”).
I redditi da partecipazione sono tassati separatamente al 27% per importi non superiori a 57.200 corone, mentre per importi superiori l’aliquota applicabile è del 42%. Nel caso di coppie sposate l’importo massimo del reddito soggetto ad aliquota del 27% è pari al doppio, ovvero a 114.400 corone. Nello stesso anno è possibile compensare perdite e guadagni di azioni quotate, portare illimitatamente in avanti le perdite inutilizzate o farle utilizzare dal coniuge per i guadagni dello stesso tipo. Nel caso di azioni non quotate, le eventuali perdite possono essere compensate nell’anno in corso anche con redditi derivanti da azioni quotate. Nel caso di risultato negativo, il valore fiscale della perdita su azioni non quotate può essere dedotto dalle imposte ordinarie sul reddito.
Contributo al mercato del lavoro “Labour market contributions (AM-bidrag)”
Tutti i cittadini che svolgono un’attività lavorativa sono tenuti al pagamento di un contributo al mercato del lavoro che viene trattenuto dal datore o liquidato direttamente dal lavoratore autonomo. Il contributo al mercato del lavoro ammonta all'8% del reddito personale aumentato del reddito di capitale al netto di eventuali perdite. Dal 2011, il contributo ha mutato la sua natura passando da contributo sociale a vera e propria imposta. L’ammontare di questo contributo viene poi dedotto dal reddito al fine del calcolo delle altre imposte.
L’imposta ecclesiastica
L'imposta di culto o imposta ecclesiastica si determina applicando al reddito imponibile un’aliquota forfettaria, che varia da un minimo di 0,41% ad un massimo di 1,50% a seconda del comune di residenza. L’aliquota media per il periodo d’imposta 2022 è pari allo 0,70%. L’imposta ecclesiastica è un’imposta comunale ed è dovuta solo dai membri della Chiesa luterana danese (Folkekirken), che è la religione ufficiale dello Stato. Tale imposta è facoltativa ma viene prelevata automaticamente qualora il contribuente non comunichi di non essere membro della Chiesa e quindi la volontà di essere esentato dall'imposta.
Imposta municipale o imposta locale sul reddito
L'imposta locale sul reddito (imposta municipale) è calcolata sul reddito imponibile ad un tasso forfettario che dipende dal comune in questione. L’aliquota media applicata nel 2022 è del 24,982%.
Reddito imponibile e calcolo dell’imposta
Il reddito imponibile è determinato sommando al reddito personale (reddito di lavoro dipendente, pensione o di lavoro autonomo comprensivo dei benefits ma depurato dei contributi sociali e del contributo al mercato del lavoro) il reddito di capitale al netto di eventuali perdite. Il reddito così ottenuto è la base per il calcolo dell’imposta statale, dell’imposta locale sul reddito e dell’imposta ecclesiastica.
In aggiunta alle specifiche deduzioni ammesse per ciascuna categoria reddituale, sono previste detrazioni per figli a carico e agevolazioni generali applicabili alla generalità dei contribuenti. In particolare, per le coppie con bambini da 0 a 2 anni è prevista una deduzione annuale pari a 18,612 corone; importo che scende a 11.592 corone per anno per coppie con figli da 15 a 17 anni.
I residenti ricevono a marzo dell’anno successivo a quello di riferimento una dichiarazione precompilata oppure una lettera di informazioni da parte dell’autorità fiscale. Quanti hanno ricevuto la dichiarazione precompilata hanno tempo fino al 1 maggio per correggerla, integrarla e inviarla mentre per gli altri e per i non residenti la scadenza è fissata al 1 giugno. Le coppie sposate possono presentare una dichiarazione congiunta.
I lavoratori dipendenti devono compilare una dichiarazione preliminare sulla base della quale l’amministrazione fiscale emetterà una “tax card” con l’indicazione per il datore di lavoro delle corrette ritenute fiscali e delle detrazioni da effettuare.
Tutti gli individui di età superiore a 18 anni sono beneficiari di un’esenzione dal reddito imponibile pari a 46.600 corone per il 2022. Per i minorenni l’importo è pari a 37.300 corone. Se un coniuge non è in grado di utilizzare l’intero importo, la parte non utilizzata può essere trasferita all’altro coniuge.
Contributi ai regimi pensionistici
I contributi a un piano pensionistico di rendita per tutta la vita stabilito con un fondo pensione danese, una compagnia di assicurazione o un'istituzione finanziaria sono esenti da tasse se fatti dal datore di lavoro e, entro certi limiti, deducibili dalle tasse se fatti dall'individuo. Come regola generale, i contributi deducibili a un piano pensionistico non possono superare le 59.200 corone (nel 2022) se versati dall'individuo in un piano pensionistico privato, mentre i contributi versati dal datore di lavoro sono soggetti a un tetto generale di 58.500 corone, a meno che non si tratti di un piano di rendita a vita.
Contributi di beneficenza
Le donazioni a certi enti di beneficenza approvati, fondazioni, istituzioni, ecc. sono deducibili nella determinazione del reddito imponibile. L'importo massimo deducibile per anno è di 17.200 corone (nel 2022), indipendentemente dal fatto che i contributi siano distribuiti tra diverse enti.
Il regime speciale per i ricercatori dall’estero
Per i ricercatori, scienziati o altro personale altamente specializzato proveniente dall’estero che presta la propria attività lavorativa in Danimarca, è previsto un regime speciale di tassazione per un periodo complessivo di 84 mesi di permanenza nel Paese, consistente in un’imposta sostitutiva di tutte le altre con un’aliquota fissa al 32,84% (27% imposta ordinaria più il contributo al mercato del lavoro senza però poter beneficiare di alcuna deduzione). Il regime è però soggetto ad alcune condizioni relative alla tipologia di lavoro, all’ammontare di reddito percepito, che per il 2022 deve essere almeno pari a 70.400 corone, e ad altri aspetti ed è riservato unicamente alla retribuzione da lavoro dipendente, mentre qualsiasi altro reddito viene tassato in maniera ordinaria.
Imposta sul reddito delle persone giuridiche
L’aliquota dell’imposta sul reddito delle società è pari al 22%. I soggetti passivi sono le società residenti per tutti i redditi prodotti (sono però esenti i redditi delle stabili organizzazioni all’estero e delle proprietà immobiliari) e quelle non residenti soltanto per i redditi di fonte danese. A tal fine una società si considera residente quando la sede della sua direzione effettiva è situata in Danimarca. Sono inoltre considerate residenti le società situate in Groenlandia se ritraggono redditi da una stabile organizzazione in Danimarca, se i loro redditi derivano da proprietà immobiliari situate in Danimarca, se ricevono dividendi (eccetto quelli soggetti al regime della Direttiva "madre-figlia") da proprie controllate residenti in Danimarca, oppure se ricevono royalties o canoni per consulenze.
Alcuni soggetti sono invece totalmente o parzialmente fuori dal perimetro dell’imposta come, ad esempio, le comunità religiose riconosciute e le istituzioni ecclesiastiche collegate alla religione di Stato, la Banca centrale danese, i servizi sanitari industriali, le imprese di risanamento urbano, i fondi pensione.
I redditi derivanti da attività non commerciale sono tassati solo se eccedono 1 milione di corone nel caso delle compagnie di mutua assicurazione.
La nuova regola contro la ”thin capitalization” prevede la piena deducibilità delle spese per interessi netti fino a un importo di 22,3 milioni di corone e la limitazione al 30% dell’EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) per la parte eccedente.
L’ammortamento è regolato da specifiche tabelle per tipologia di beni. Per i macchinari acquisiti dal 31 maggio 2012 la base di ammortamento è pari al 115% del valore dei beni.
Le perdite possono essere riportate in avanti senza limiti di tempo e sono pienamente deducibili se non eccedono 8.767.500 corone, mentre per la parte eccedente è possibile dedurre solo fino al 60% del reddito imponibile.
Nel caso di gruppi è obbligatorio il consolidamento dei redditi con gli stessi limiti del consolidato civilistico. Il consolidamento deve essere integrale indipendentemente dalla percentuale di possesso. Il consolidamento mondiale è facoltativo, ma nel caso venga effettuata tale scelta devono essere incluse tutte le società appartenenti al gruppo in tutto il mondo.
Il 18 dicembre 2020 è stato adottato un disegno di legge riguardante un aumento della deduzione per le spese di Ricerca & Sviluppo per i periodi d’imposta 2020 e 2021, esteso anche al 2022. L’incentivo permette una "super" deduzione fiscale per i costi di R&S, in quanto prevede che le spese di ricerca e sviluppo sostenute nel 2020, 2021 e 2022 possano aumentare rispettivamente, del 27% (2020) e del 25% (per il 2021 e 2022), in modo che complessivamente l’importo ammesso in deduzione ammonti al 130% dei costi di R&S qualificati in entrambi gli anni di reddito.
La dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro sei mesi dalla fine del periodo d’imposta. L’imposta è divisa in due rate di pari importo che vanno versate entro il 20 marzo e il 20 novembre.
Un nuovo progetto di legge prevede che, a partire dal periodo d’imposta 2023, i dividendi pagati a soci esteri siano direttamente sottoposti ad una ritenuta con aliquota determinata nelle Convenzioni contro le doppie imposizioni, invece di quella standard pari al 27% attualmente in vigore. Tale regime è subordinato a un sistema di registrazione dei soci esteri presso le autorità fiscali danesi.
Nel dicembre 2020, il Parlamento danese ha adottato una nuova legge, che riguarda l’obbligo (in vigore a partire dal periodo d’imposta 2022) di trasmissione all’autorità fiscale danese della documentazione su Transfer pricing, master file e local file entro 60 giorni dall’invio della dichiarazione dei redditi.
Le imposte sul settore idrocarburi
Per le imprese operanti nel settore gas e petrolio vige un regime fiscale riservato esclusivamente alle attività c.d. “upstream” (ricerca ed estrazione). L’aliquota dell’imposta sui redditi di queste società è pari al 25%. L'imposta sui redditi è deducibile dal reddito imponibile al momento del calcolo di un’ulteriore imposta speciale prevista per queste aziende, denominata "imposta sugli idrocarburi", prelevata sui profitti derivanti dall'esplorazione e dall'estrazione di petrolio e gas sulla piattaforma continentale danese. L’aliquota dell’imposta sugli idrocarburi è pari al 52%.
Tonnage tax
È previsto un regime speciale per le imprese che operano nel settore dei trasporti marittimi di passeggeri e merci. Questi soggetti vengono infatti tassati non sui redditi effettivi ma su quelli stimati sulla base del tonnellaggio complessivo delle imbarcazioni utilizzate. Possono aderire al regime le società danesi o dell’Ue che abbiano stabile organizzazione in Danimarca con imbarcazioni di proprietà o in locazione con stazza lorda di almeno 20 tonnellate. La decisione di entrare nel regime vincola il contribuente per un periodo di dieci anni e deve essere assunta da tutte le società marittime afferenti allo stesso gruppo. Rientrano nel regime fiscale anche tutte le attività strettamente correlate a quella di trasporto. Tale regime fiscale si concluderà al 31 dicembre 2026 a meno che non venga riapprovato dalla Commissione europea.
Imposta sulle proprietà immobiliari
Gli immobili situati in Danimarca sono sottoposti a tassazione nazionale con aliquota dello 0,92% applicabile su proprietà con un valore non superiore a 3.040.000 corone e del 3% sul valore eccedente questa soglia. La base imponibile è data dal valore catastale e se la proprietà è stata acquistata prima del 1 luglio 1998 è prevista una detrazione.
I proprietari di immobili sono tenuti a pagare anche le imposte comunali sulla proprietà e sul terreno. Tali imposte sono calcolate applicando al valore del terreno un’aliquota determinata su base comunale compresa tra l’1,6% e il 3,4%. I comuni possono applicare anche un’ulteriore imposta su alcune proprietà non residenziali determinata applicando un’aliquota al massimo pari all’1% al valore della proprietà decurtato del valore del terreno con una soglia di esenzione pari a 50mila corone danesi. Tali imposte sono deducibili dalle imposte sul reddito delle persone giuridiche.
“Green Taxes” o imposte ambientali
Le imprese situate in Danimarca sono soggette al pagamento delle cosiddette “tasse ambientali”, che sono state introdotte per ridurre il consumo energetico delle aziende e limitare le emissioni e gli scarichi inquinanti. Le green taxes sono imposte su benzina, petrolio, elettricità e rifiuti e sono pagate alle aziende che forniscono energia o offrono di smaltimento di rifiuti.
Imposta sulle successioni e donazioni
L’imposta colpisce le successioni di valore superiore a un certo ammontare – che per il 2022 è stato determinato in 312.500 corone – applicando un’aliquota pari al 15% nel caso in cui i beneficiari siano i parenti più prossimi (il coniuge è esente) e arriva al 36,25% per tutti gli altri individui e parenti.
Per le donazioni a discendenti è prevista per il 2022 un’esenzione fino a 69.500 corone (per i loro coniugi la soglia è di 24.300 corone) e successivamente un’aliquota del 15%. Anche in questo caso il coniuge è esente. Per i soggetti diversi dai familiari più stretti la successione e la donazione sono considerate un reddito sottoposto a tassazione ordinaria.
Le donazioni di valore non superiore nel 2021 a 68.700 corone effettuate nei confronti dei propri discendenti sono esenti da imposte; l’importo che eccede tale valore è soggetto all’imposta sulle donazioni con aliquota pari al 15%. Le donazioni ai coniugi non possono superare 24mila corone per essere esenti da imposte; il valore che eccede tale importo è tassato con aliquota del 36,25%. La stessa aliquota vige per le donazioni nei confronti degli ascendenti o degli affini. Le donazioni tra persone non legate da un vincolo di parentela sono tassabili come reddito ordinario.
L’imposta sul valore aggiunto
L’imposta sul valore aggiunto, applicata in conformità delle disposizioni dell’Unione Europea, si fonda su un’aliquota ordinaria del 25% senza la previsione di aliquote ridotte.
Relazioni internazionali
I principali trattati stipulati con l’Italia sono:
- la Convenzione tra la Repubblica italiana e il Regno di Danimarca per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, firmata a Copenaghen il 5 maggio 1999, ratificata in Italia con legge n. 745 dell’11 luglio 2002, entrata in vigore il 27 gennaio 2003;
- l’accordo operativo tra il ministero delle Finanze della Repubblica italiana e il ministero delle Finanze del Regno di Danimarca per l’applicazione delle disposizioni sullo scambio di informazioni previsto dalla Convenzione per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire l’evasione fiscale, firmato a Roma il 26 ottobre 2004;
- l’accordo amministrativo tra il ministero delle Finanze italiano e quello danese per l’effettuazione di verifiche simultanee, in riferimento all’articolo 27, relativo allo scambio di informazioni, della Convenzione tra l’Italia e la Danimarca per evitare le doppie imposizioni e per prevenire l’evasione fiscale in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio, firmata a Copenaghen.
Il primo giugno 2011 è entrata in vigore la Convenzione multilaterale sulla mutua assistenza amministrativa (OCSE- COE) in materia fiscale che riguarda l’utilizzo degli strumenti di cooperazione amministrativa al fine di combattere l’elusione e l’evasione fiscale.
Capitale: Copenhagen
Lingua ufficiale: danese
Moneta: corona danese (Dkk)
Forma di governo monarchia costituzionale
Fonti informative
Precedente scheda a firma di Luca Campanelli per alcune informazioni invariate
La presente Scheda ha scopi esclusivamente informativi, non impegna in alcun modo né la direzione del giornale né l’Agenzia delle Entrate.
Danimarca
Un Paese che premia gli investimenti in ricerca e sviluppo e i ricercatori che arrivano dall’estero
