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Schede Paese

Germania

Il sistema tributario è articolato su tre diversi livelli corrispondenti a quelli di governo secondo la Costituzione

bandiera germania

Il sistema fiscale tedesco è regolato dal Codice tributario pubblicato nel 2002 che raccoglie in un'unica norma gli elementi comuni a tutte le imposte, le caratteristiche specifiche delle principali imposte e i meccanismi di accertamento, riscossione, contenzioso, eccetera. Come previsto dalla Costituzione il sistema di tassazione è articolato su tre diversi livelli: il governo federale (Bund), i governi regionali (Lander) e quelli dei comuni (Gemeinde). La legge indica il livello a cui viene gestita ciascuna imposta che può essere: il governo federale o i lander ,sia come agente per conto del governo federale che per conto proprio. Le quote di spettanza di ciascun ente territoriale sono stabilite in sede costituzionale per tutte le imposte tranne che per l'Iva. Per questa, infatti, la Costituzione rinvia a una apposita legge federale frequentemente modificata, per tenere conto di eventuali esigenze congiunturali. Nel corso del 2022 sono state approvate alcune modifiche dell’imposta sui redditi che sono entrate in vigore il 1° gennaio 2023.

La tassazione delle persone fisiche
Le persone fisiche residenti sono tassate su tutti i loro redditi mentre quelle non residenti solo su quelli di fonte tedesca. Si è considerati residenti in Germania se vi si soggiorna per più di sei mesi. Sono considerati redditi imponibili tutti i proventi dell'attività lavorativa (dipendente o autonoma) in qualsiasi forma erogati, i redditi da capitale e gli altri redditi.
Sono deducibili dal reddito alcune tipologie di spese tra le quali:

  •  premi assicurativi
  •  alcuni costi per la formazione del reddito (formazione professionale, trasporti eccetera)
  •  spese per l’istruzione e l’assistenza all’infanzia (asili nido, baby sitter, eccetera)
  •  donazioni ad associazioni caritative, culturali e sportive
  •  alimenti pagati ai coniugi divorziati (i quali costituiscono reddito imponibile per il ricevente)

I contribuenti ricevono un contributo mensile pari a 250 euro per ciascun figlio a carico di età fino al compimento dei 18 anni (25 anni se impegnati in attività di formazione a tempo pieno o disabili). In alternativa possono chiedere una deduzione dal reddito pari a 5.760 euro per figlio, se tale opzione risultasse più vantaggiosa.
I redditi sono soggetti ai seguenti scaglioni di reddito.  

Aliquota % Classi di reddito (in euro)
Esente Fino a 10.909
Aliquota progressivamente crescente da 14% a 42% da 10.90962.809
42% tra 62.810 a 277.825
45% da 277.826


Un contributo di solidarietà destinato ai land orientali viene calcolato in percentuale all’imposta sui redditi dovuta. Il contributo non è dovuto per redditi inferiori ai 65.500 euro, ha un’aliquota crescente per redditi fino a 101.400 euro, per poi rimanere fisso al 5,5% per gli importi maggiori a questa soglia.  Per coloro che sono affiliati alle Chiese riconosciute si aggiunge anche una imposta ecclesiastica a favore di queste (vedi paragrafo “Altre tasse e imposte”).
Nel caso di coppie che presentino dichiarazioni dei redditi congiunte gli estremi degli scaglioni di reddito sono raddoppiati. 
I redditi da capitale (interessi, dividendi e plusvalenze) non rientrano nel reddito imponibile ma sono soggetti ad aliquota unica del 25% cui si aggiunge il contributo di solidarietà. Nel caso dei dividendi e interessi, la tassazione viene applicata con ritenuta alla fonte a titolo di imposta.
I datori di lavoro e altri soggetti pagatori hanno l’obbligo di effettuare le ritenute relative all’imposta sui redditi, alla sovrattassa di solidarietà e all’eventuale imposta per le Chiese.
La dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro il 31 luglio dell’anno successivo a quello di riferimento. A seguito di tale dichiarazione le autorità fiscali provvederanno a controllarla e ad emettere un atto di liquidazione con il quale il contribuente potrà pagare l’eventuale saldo. Le coppie sposate devono presentare una dichiarazione congiunta.

La tassazione delle persone giuridiche 
Le società sono tassate su tutti i redditi ovunque prodotti se residenti mentre soltanto su quelli di provenienza tedesca se non residenti. In molti trattati contro le doppie imposizioni è comunque prevista la tassazione di redditi prodotti all'estero soltanto nel Paese di provenienza e la loro completa esenzione in Germania. Una società è considerata residente se è costituita secondo la legge tedesca o se la principale attività gestionale viene svolta in Germania. Tutti redditi percepiti da una società di qualsiasi natura essi siano sono generalmente considerati reddito di impresa. In generale il punto di partenza per la determinazione del reddito imponibile è il risultato di bilancio cui vanno apportate alcune correzioni determinate dalle leggi fiscali. Sono deducibili tutte le spese relative all'attività economica svolta con l'eccezione di quelle concernenti redditi esenti e di quelle per le quali è consentita una detraibilità limitata. A partire dal 2008 è in vigore un nuovo sistema di detraibilità degli interessi netti passivi. Essi sono detraibili immediatamente nel limite del 30% dell'EBITDA (Earnings Before Interests Taxes Depreciation and Amortization), indipendentemente dai rapporti tra debitore e creditore (ad esempio appartenenti entrambi allo stesso gruppo societario). L'eccesso di interessi rispetto al limite consentito può essere riportato in avanti indefinitamente, mentre l'eccesso di EBITDA può essere utilizzato solo per i successivi 5 anni. Il limite del 30% non si applica nei seguenti casi:

  • interessi netti inferiori a 3 milioni di euro
  • non appartenenza a gruppi
  • nel caso di società appartenente ad un gruppo, qualora la quota di interessi da pagare a soci che abbiano almeno il 25% delle partecipazioni sia inferiore al 10% del totale

Nel caso di cambiamento di proprietà l'eccesso di interessi riportato in avanti è soggetto a regole specifiche per la loro parziale o totale forfetizzazione.
Il metodo base per gli ammortamenti ai fini fiscali è quello delle quote costanti secondo quanto previsto da apposite tabelle pubblicate dal Ministero delle Finanze suddivise per tipologia di beni. L'ammortamento accelerato è, invece, consentito solo per casi straordinari. I beni di valore inferiore ai 410 euro possono essere ammortizzati immediatamente.
Ai fini fiscali la valutazione delle rimanenze può essere fatta con il metodo LIFO (Last In First Out) e quello del costo medio mentre non è generalmente accettato quello FIFO (First In First Out).
Le perdite sono riportabili in avanti a copertura di eventuali profitti futuri senza limiti di tempo. Non vi sono limitazioni per l'uso di perdite riportate inferiori al milione di euro mentre per quelle superiori a tale soglia è previsto un limite pari al 60% del reddito. In risposta alla crisi causata dal Covid-19 anche in Germania è stato introdotto un meccanismo di carryback (che permette di compensare le perdite di un esercizio con i redditi conseguiti in uno o più degli esercizi precedenti) valevole a partire dal 2022 per i due anni precedenti. L’ammontare utilizzabile per il carryback è stato incrementato da 1 a 10 milioni di euro per gli anni dal 2020 al 2023.
L'imposta viene calcolata applicando al reddito imponibile un'aliquota del 15%. Su tale imposta va poi calcolato un ulteriore 5,5% di tassa di solidarietà, ottenendo così un'aliquota totale del 15,82%.
I dividendi e le plusvalenze per la vendita di partecipazioni sono esenti da imposta per una quota pari al 95% dell'importo. Per i dividendi pagati dopo il 28 febbraio 2013 l’esenzione spetta solo se si detiene almeno il 10% del capitale dell’impresa, mentre non vale per le banche, società finanziarie e holding con riferimento a partecipazioni destinate allo scambio nel breve periodo.
I dividendi pagati a società non residenti sono, invece, soggetti a ritenuta del 25% (cui si aggiunge l'imposta di solidarietà per un'aliquota complessiva del 26,4%).
Ai sensi della Direttiva europea "madre-figlia" le ritenute non sono operate se il pagamento è effettuato nei confronti di soci residenti nell'Unione Europea e che detengono almeno il 10% del capitale da almeno un anno. Il soggetto pagatore deve richiedere apposita certificazione all'Amministrazione fiscale tedesca per poter beneficiare di tale esenzione. Per quanto riguarda il pagamento di interessi non è prevista l’applicazione di ritenute con l'eccezione di alcune tipologie di strumenti finanziari per i quali si applica l'aliquota del 25% più l'imposta di solidarietà. Le royalties e le locazioni pagati a società non residenti sono sottoposte a ritenuta del 15% mentre per le persone fisiche è del 30%. In entrambe i casi va aggiunta la sovrattassa di solidarietà. Sia per gli interessi che per le royalties le aliquote possono essere ridotte sulla base di accordi internazionali o della direttiva comunitaria su interessi e royalties.   

Imposta sulle attività commerciali
L'imposta comunale viene applicata su tutte le società che svolgono attività commerciale ed è applicata con le stesse regole di quella sui redditi delle società con alcune differenze (come ad esempio l’assenza del meccanismo di carryback). Inoltre per le società di persone sono considerate reddito imponibile tutti pagamenti (salari, interessi, eccetera) verso i soci. Il livello di tassazione è deciso a livello comunale partendo da un’aliquota nazionale del 3,5% cui viene applicato un moltiplicatore che non può essere inferiore a 2 (per cui l’aliquota può variare tra il 7% ed il 17%). Nel caso di società di persone i primi 24.500 euro sono esenti da tale imposta. Inoltre, sempre per le società di persone, questa imposta può essere dedotta dall’imposta sui redditi fino ad un valore massimo pari a 3,8 volte quello che si avrebbe applicando l’aliquota nazionale del 3,5%. 

L'imposta sul valore aggiunto
In qualità di Stato aderente all'Unione europea la Germania ha un sistema di tassazione del valore aggiunto in linea con quanto previsto dalle direttive comunitarie in materia. L’Iva si applica quindi sulle transazioni di beni e servizi all'interno del Paese così come sulle importazioni e acquisti intracomunitari. Il sistema di calcolo dell'Iva dovuta è quello della differenza tra l'imposta ricevuta in fase di vendita e quella pagata all'acquisto. Ovviamente la detrazione dell'Iva pagata non è prevista nel caso in cui siano forniti beni o servizi esenti.
Sono esenti i servizi finanziari e assicurativi, le transazioni sottoposte ad imposta sui trasferimenti di proprietà immobiliari, i servizi sanitari e le attività assistenziali, culturali ed educative. L'aliquota ordinaria è del 19% ma per determinati beni come alimentari e libri si riduce al 7%. Temporaneamente è stata portata ad aliquota ridotta anche la somministrazione di pasti consumati in ristoranti o altri servizi di catering (fino al 31 dicembre 2023) e la somministrazione di elettricità e gas (fino al 31 marzo 2024). Sono invece ad aliquota nulla le esportazioni, le cessioni intracomunitarie e i servizi internazionali.
Le piccole imprese sono esenti da Iva se i loro ricavi totali sono inferiori ai 22mila euro nell’anno precedente e se in quello presente non prevedono di superare i 50mila euro. Esse possono comunque optare per il regime di tassazione ordinario.
Il pagamento dell'Iva è mensile o trimestrale se l’imposta dovuta l’anno precedente è inferiore ai 7.500 euro. L’imposta diviene esigibile (secondo un principio di competenza) nel momento in cui avviene la consegna dei beni o la prestazione dei servizi ma le società ed i lavoratori autonomi più piccoli possono chiedere di adottare un principio di cassa (ossia far decorrere l'obbligo dal momento in cui viene effettivamente ricevuto il pagamento).

Altre tasse e imposte

Le imposte sulle proprietà immobiliari
Sono sottoposte a tassazione le transazioni relative a terreni e immobili situati in Germania. L'imposta viene richiesta anche nel caso di acquisto di società (almeno per una quota del 95%) che posseggono immobili. L'imposta viene prelevata a livello di ciascuno stato federale ed ha un'aliquota che varia tra il 3,5% ed il 6,5%. I Comuni applicano un'imposta sul possesso di terreni ed immobili in base al loro valore catastale e la cui aliquota si calcola applicando all’aliquota federale dello 0,35% un moltiplicatore scelto dall’ente locale. L’aliquota effettiva nelle principali città è quindi compresa tra l’1,5% ed il 2,3%.

Le imposte per le confessioni religiose
In Germania chi è iscritto alla Chiesa cattolica o protestante è tenuto a pagare un'apposita imposta (Kirchensteuer). I membri della comunità ebraica pagano una imposta equiparata a favore della propria chiesa (Kultussteuer). Per gli appartenenti ad altre comunità religiose e per i non credenti non esiste l'obbligo di pagare questo tipo di imposta. Il tributo è pari all’8% dell’imposta sui redditi delle persone fisiche in Bavaria and Baden-Württemberg e al 9% negli altri land. Tale imposta è considerata spesa deducibile ai fini dell’imposta sui redditi.
L’attività di gestione, raccolta e accertamento dell’imposta può essere gestita direttamente dalle chiese stesse o, più frequentemente dai Lander che curano i registri degli iscritti, comunicano ai datori di lavoro gli elenchi in modo da consentire le relative ritenute e ne traggono una commissione per il servizio.
 
L'imposta di successione
Sono soggetti all'imposta di successione tra l'altro: l'acquisto dell'eredità per successione legale, testamentaria o per patto successorio; l'acquisto dell'eredità mediante lascito; l'acquisto dell'eredità per donazione con effetto post mortem e ogni vantaggio patrimoniale basato su contratto stipulato dal defunto (es. assicurazioni sulla vita); l'acquisto dell'eredità per diritto alla quota di legittima; l'acquisto dell'eredità sulla base della riserva a favore dei figli naturali. In caso di acquisto dell'eredità non derivante da un testamento aperto presso un Tribunale o un notaio tedesco l'erede deve darne comunicazione all'Ufficio delle imposte entro tre mesi. I beneficiari sono suddivisi in tre categorie cui corrispondono diversi livelli di esenzione e di aliquote. 
Prima categoria: coniuge (o convivente registrato), ascendenti o discendenti diretti fino al secondo grado (anche i discendenti del coniuge proveniente da precedenti matrimoni). Per i coniugi è prevista un'esenzione di 756mila euro, per i figli di 400mila (cui si aggiunge un ulteriore importo decrescente con l’età), per i nipoti di 200mila e di 100mila per gli altri. L'aliquota è progressiva e varia tra il 7% ed il 30%.
Seconda categoria: fratelli, sorelle, loro discendenti e coniugi divorziati (se presenti nel testamento). L'esenzione è di 20mila euro. L'aliquota varia tra il 15% ed il 43%.
Terza categoria: altri beneficiari. L'esenzione è di 20mila euro. L'aliquota varia tra il 30% ed il 50%.

Aspetti internazionali
La Germania ha stipulato un gran numero di trattati in materia fiscale tra cui la Convenzione contro le doppie imposizioni con l’Italia “firmata a Bonn il 18 ottobre 1989, ratificata con L. 24 n. 459 del novembre 1992 ed entrata in vigore il 26 dicembre 1992.
A partire dal primo aprile 2021 è entrato in vigore la Convenzione multilaterale per l’attuazione di misure relative alle convenzioni fiscali finalizzate a prevenire l’erosione della base imponibile e lo spostamento dei profitti dell’Ocse (il cosiddetto Strumento multilaterale)
 
Capitale: Berlino
Lingua ufficiale: tedesco
Forma di governo: repubblica federale
Moneta: euro (EUR)     

Fonti
Deloitte:

  • Working & Living in Germany 2022”
  • “International tax – Germay highlights 2023

PWC: “Germany - Worldwide Tax Summaries
Schlun & Elseven Rechtsanwälte PartG: “Inheritance Tax Law in Germany”

La presente Scheda ha scopi esclusivamente informativi, non impegna in alcun modo né la direzione del giornale né l’Agenzia delle Entrate.

aggiornamento: aprile 2023

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