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Schede Paese

Honduras

Il Paese non figura nelle liste dei Paesi a fiscalità privilegiata elaborate dall'Italia e nel report 2011 del Forum Ocse

bandiera honduras

Il sistema fiscale honduregno è strutturato su due principali tipologie di imposte a seconda del loro destinatario: le imposte che si pagano al livello centrale e quelle destinate ai comuni. Tra le imposte centrali le principali sono: l’imposta sul reddito delle persone fisiche e di quelle giuridiche e l’imposta sulle vendite. Quanto alle imposte comunali abbiamo l’imposta immobiliare, quella sul reddito personale  e quella su industria, commercio e servizi.


Le imposte statali

L'imposta sui redditi
L'imposta sui redditi, creata con il decreto n 25 del 1963 e sue successive modificazioni grava sui redditi da lavoro, da capitale e da impresa proveniente da qualsiasi forma di ricavo atta a modificare il patrimonio del contribuente sia persona fisica che giuridica. A partire dal gennaio 2017 il paese ha introdotto il sistema territoriale in base al quale i residenti sono tassati sui soli redditi prodotti nel paese.
Sono invece esenti dall'imposta :
 

  • le istituzioni statali e gli enti locali;
  • gli enti benefici riconosciuti e le altre associazioni non a scopo di lucro;
  • la Chiesa cattolica in quanto istituzione;
  • il corpo diplomatico e consolare accreditato;
  • le associazioni dei datori di lavoro, quelle professionali e i sindacati dei lavoratori;
  • i docenti di ogni ordine e grado relativamente ai redditi derivanti da tale funzione;
  • i pensionati relativamente ai redditi da pensione.
  • le persone fisiche di età superiore ai 65 anni che abbiano reddito inferiore a 350 mila Lempiras e che abbiamo pagato imposte sul reddito delle persone fisiche durante i precedenti 5 anni.Sono esclusi dal calcolo del reddito lordo:
  • le somme a titolo assicurativo provenienti da istituzioni honduregne;
  • i redditi provenienti da titoli di Stato o di enti locali;
  • le sovvenzioni o sussidi provenienti dallo Stato o da enti locali;
  • le eredità, legati o donazioni;
  • gli indennizzi percepiti dall'Istituto honduregno di sicurezza sociale;
  • i redditi provenienti da fondi pensione;
  • i redditi da pensione o fondi di previdenza per vedove ed orfani;
  • la tredicesima e quattordicesima mensilità fino ad un limite di 10 salari minimi (nel 2017 il salario minimo è 8,448.40 lempiras).I capital gain e i dividendi non sono inclusi nel reddito lordo ma scontano un'imposta sostitutiva pari al 10%. Anche i redditi provenienti da locazione di immobili complessivamente superiori a 15 mila Lempiras sono gravati da una imposta sostitutiva del 10%.
    Le persone fisiche e giuridiche che hanno ricavi superiori a 10 milioni di lempiras sono soggetti ad un’imposta minima pari all’1,5% dei ricavi complessivi. Essi debbono quindi confrontare l’imposta che pagherebbero con il sistema ordinario con tale imposta minima e scegliere la soluzione più onerosa. L’aliquota è dimezzata per alcune tipologie di soggetti indicati dalla legge. Non sono soggetti a questa imposta minima oltre coloro che hanno ricavi inferiori ai dieci milioni di Lempiras anche le società nei primi due anni di attività e coloro che incorrano in perdite per causa di forza maggiore debitamente documentata.

    Le persone fisiche
    Una volta calcolato il reddito lordo, per le persone fisiche residenti nel paese è possibile effettuare le seguenti deduzioni:
  • un importo forfettario di 40 mila Lempiras per spese educative e sanitarie senza necessità di presentare documentazioni.
  • i costi, debitamente provati, sostenuti per l'esercizio di arti, professioni o attività artigianali;
  • per i coltivatori e allevatori i costi di produzione e di mantenimento della proprietà, gli interessi sui crediti per la produzione e l'ammortamento di strumenti, macchinari e immobili;
  • le donazioni allo Stato e agli enti educativi e caritativi fino ad un limite del 10% del reddito netto imponibile.
  • i contributi ai fini pensionistici

Una volta calcolato il reddito netto l'imposta si determinerà applicando i seguenti scaglioni di aliquote.

 

Scaglione di reddito
aliquota
Da 0 a 145.667 lempiras
Esente
Da 110.000 a 222.116,50 lempiras
15%
Da 222.116,50 a 516.550 lempiras
20%
Oltre 516.550 lempiras
25%

Il livello dello scaglione di esenzione è modificato ogni 5 anni sulla base dell'indice dei prezzi al consumo calcolato dalla Banca Centrale dell'Honduras.
Per i soggetti con reddito superiore a un milione di lempiras viene aggiunto un ulteriore 5% come imposta  di solidarietà. Questa, che era stata introdotta nel 2002 come intervento temporaneo, ha avuto negli anni diverse proroghe e cambiamenti di aliquota.

Persone giuridiche
Per le persone giuridiche il reddito netto è determinato deducendo dal reddito lordo i costi ordinari e necessari per la produzione di tale reddito debitamente comprovati. Le perdite sofferte nell'esercizio possono, previa autorizzazione dell'autorità fiscale, essere riportate per i tre esercizi successivi a detrazione di eventuali redditi. Tale possibilità è però limitata dal fatto che non è possibile detrarre più del 50% dell'importo del reddito netto imponibile. Inoltre per il contribuente che svolge più attività la detrazione può essere effettuata solo con riguardo ad utili prodotti dalla stessa attività che ha realizzato la relativa perdita.
L'imposta è calcolata applicando un'aliquota del 25% sul reddito imponibile. A questa si aggiunge una contribuzione di solidarietà del 5% per gli importi superiori al milione di lempiras . I contribuenti residenti con ricavi superiori a 10 milioni di lempiras devono pagare una minimum tax pari alla maggiore tra quella ordinaria e l’1,5% dei ricavi. Tale aliquota si riduce al 0,75% per alcune tipologie di imprese. Ugualmente soggetti ad una minimum tax sono i non residenti i che svolgono attività di trasporti per i quali non è prevista una soglia minima e l’aliquota è aumentata al 3% dei ricavi.
Al fine contrastare l’evasione fiscale si prevede inoltre  che i contribuenti che abbia ricavi superiori a cento milioni di lempiras e abbia dichiarato perdite per due anni consecutivi per due negli ultimi cinque anni dovranno pagare un anticipo dell’imposta sui redditi pari all’1% dei ricavi dichiarati. Tale anticipo potrà essere utilizzato come credito ai fini dell’imposta sui redditi, della contribuzione solidale temporanea o l’imposta sull’attivo netto.


Obblighi fiscali
La legge prevede che in molti casi, come ad esempio pagamenti a lavoratori dipendenti, corresponsione di interessi, pagamenti a soggetti non residenti ecc. il pagatore debba svolgere il ruolo di sostituto di imposta applicando le dovute ritenute ed effettuando i relativi versamenti.
Ciascun contribuente è obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi entro aprile dell'anno successivo a quello di riferimento, tale termine è ridotto a tre mesi nel caso di anno imposta differente da quello solare. Dall' obbligo di dichiarazione sono esentati coloro che hanno un reddito lordo inferiore ai 110.000 Lempiras e i lavoratori dipendenti con un'unica fonte di reddito che sia già sottoposta a ritenuta alla fonte. Nel caso di società commerciali alla dichiarazione va allegata copia del bilancio d'esercizio.
Il pagamento dell'imposta avviene in quattro rate di cui tre (30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre) rappresentano un acconto calcolato dividendo per quattro l'imposta pagata nell'anno precedente e la quarta (30 aprile dell'anno successivo) il saldo calcolato sulla base della dichiarazione.

Imposta sulle vendite
L'imposta sulle vendite, istituita nel 1963 con il Decreto n. 24, nasce con lo scopo di riequilibrare un sistema fiscale eccessivamente basato sulle imposte all'importazione e di garantire quel gettito che, a causa l'equiparazione doganale dell'area di integrazione centroamericana, si andava perdendo.
L'imposta sulle vendite grava in maniera non cumulativa su tutti i beni e servizi al momento di ciascuna transazione nel territorio nazionale e dell'importazione. Sono esenti dall'imposta alcuni beni e servizi indicati dalla legge come ad esempio alimenti di base, medicinali, specifici macchinari, beni utilizzati in agricoltura e alcuni servizi bancari, assicurativi e di altra natura.
La base imponibile per le vendite interne al territorio nazionale è data dal valore del bene o servizio al netto delle spese dirette di finanziamento ma comprensivo delle imposte selettive e di quelle specifiche. Per le importazioni la base imponibile sarà invece determinata dal loro valore CIF incrementato dal valore dei diritti doganali, dalle imposte selettive, dalle imposte specifiche e da tutti gli altri carichi sulle importazioni. Nel caso di autoconsumo e di vendita ad amministratori, soci o loro parenti è il valore di mercato del bene o servizio.
A tale base imponibile viene applicata un'aliquota del 15% che, nel caso di bevande alcoliche e derivati del tabacco è elevata al 18% per i biglietti aerei di prima classe. Per le esportazioni invece è prevista un'aliquota dello 0%. L'imposta è basata su un sistema di detrazione dell'imposta ricevuta nelle vendite da quella pagata sugli acquisti in entrambe i casi al netto di resi, abbuoni e sconti. La detraibilità dell'iva pagata è però possibile solo in relazione ad operazioni imponibili. Nel caso in cui un soggetto realizzi sia transazioni imponibili che esenti e non sia possibile distinguere chiaramente i costi sostenuti per le une e per le altre si applicherà un sistema di pro-rata per cui la detrazione spetterà in proporzione al rapporto tra il valore delle operazioni imponibili ed il valore totale delle vendite.
Qualora dalla liquidazione dell'imposta sorga un credito a favore del contribuente questo potrà riportarlo ai mesi successivi a compensazione di eventuali debiti fin al suo esaurimento. Il rimborso di tale credito non è previsto se non in casi molto particolari determinati dalla legge.
I soggetti con ricavi inferiori a 60 mila lempiras sono esentati dall’imposta, quelli compresi tra i 60 mila ed i 180 mila beneficiano di un regime agevolato mentre per livelli di ricavi superiori si adotta il regime ordinario. I contribuenti in regime ordinario  devono presentare mensilmente una dichiarazione delle vendite e pagare entro il 10 del mese successivo la relativa imposta mentre per il regime agevolato la dichiarazione è annuale.

Imposta sull'attivo netto
L'imposta, introdotta con il decreto 137 del 1994, grava su valore dell'attivo netto delle attività economiche detenute da persone fisiche e giuridiche.
La base imponibile è data dall'attivo presente nel bilancio del contribuente meno le riserve di copertura e le svalutazioni previste dalla legge sull'imposta sui redditi ed è gravata da un'aliquota dell'1% sul valore che ecceda i tre milioni di lempiras.
L'ammontare pagato ai fini dell'imposta sui redditi nel corso dell'anno precedente costituirà credito di imposta ai fini della presente imposta.
I contribuenti debbono presentare una dichiarazione dell'attivo netto accompagnata da una copia del bilancio certificata e pagare la relativa imposta entro sei mesi dalla fine dell'anno di imposta.
Sono esentati dal pagamento dell'imposta:
 

  • coloro che hanno un attivo netto non superiore ai tre milioni di Lempiras.
  • le attività il cui attivo sia interamente destinato a finalità di beneficienza, educative, culturali ecc.
  • le attività economiche nei primi due anni di attività.
  • le banche, istituzioni finanziarie e assicurative per quanto riguarda l'attivo circolante;
  • i contribuenti che abbiano pagato un importo per l'imposta sui redditi pari a quello dovuto per l'imposta sul valore netto.

 
Imposta selettiva sui consumi
L'imposta grava, con aliquote differenti, su un insieme di beni elencati nella legge che vanno dagli alcolici al tabacco, da alcuni macchinari agli autoveicoli nuovi o usati e loro pezzi di ricambio. Essa funziona con un sistema simile a quello dell'imposta sulle vendite per cui, nel caso in cui tali beni rientrano nella produzione di altri beni a loro volta imponibili, quanto pagato in fase di acquisto può essere detratto.

Imposta specifica di produzione e consumo
Sono presenti nell'ordinamento fiscale una serie di imposte molto simili tra loro che vanno a colpire specifici prodotti (soprattutto alcolici e tabacco) un'unica volta nel momento della produzione o all'importazione. A seconda del tipo di bene l'imposta viene calcolata in percentuale sul valore oppure in misura fissa per unità di prodotto.
 
Imposte comunali
La legge honduregna prevede una certa autonomia finanziaria delle amministrazioni comunali cui sono destinati gli incassi di alcune imposte. In particolare il “REGLAMENTO GENERAL DE LA LEY DE MUNICIPALIDADES” regola il funzionamento di alcune di esse armonizzandole a livello nazionale.
 
Imposta sui beni immobiliari
L’imposta sui beni immobiliari grava sul patrimonio immobiliare situato in ciascun comune. Sono esenti dall’imposta i beni appartenenti allo stato e ai Comuni, le strutture destinate a culti religiosi e quelle utilizzate da organizzazioni senza fine di lucro. Sono inoltre esenti le prime 20 mila lempiras delle abitazioni occupate dai propri  proprietari.
L’aliquota è del 3,5 per mille del valore catastale dell’immobile se esso è localizzato in una zona urbana e del 2,5 per mille per le zone rurali. Il valore catastale dell’immobile viene rideterminato sulla base delle sue caratteristiche e del mercato con cadenza quinquennale fermo restando la possibilità da parte del Comune di procedere anche prima della scadenza in particolari situazioni. Il pagamento dell’imposta deve essere effettuato entro il mese di agosto.
 
Imposta personale
L’imposta personale è un’imposta che grava sul reddito che le persone fisiche percepiscono in ciascun comune. Il contribuente deve quindi suddividere i propri redditi tra i vari comuni in cui essi sono percepiti e pagare l’imposta la relativa imposta.
Non sono dovuti al pagamento dell’imposta le categorie esentate costituzionalmente (come gli insegnanti di scuola elementare), i redditi da pensione provenienti da enti previdenziali riconosciuti, tutti i redditi delle persone di età superiore ai 65 anni e con redditi inferiori al livello minimo esente per l’imposta sui redditi, i redditi già sottoposti all’imposta sull’industria, il commercio ed i servizi. 
Essa viene calcolata secondo i seguenti scaglioni di reddito.

 

Da A aliquota (per mille)
1 5.000 1.50
5.001 10.000 2.00
10.001 20.000 2.50
20.001 30.000 3.00
30.001 50.000 3.50
50.001 75.000 3.75
75.001 100.000 4.00
100.001 150.000 5.00
oltre 150.000   5.25

 


Imposta su industria e commercio.
L’imposta è dovuta dalle persone fisiche e giuridiche per le proprie attività economiche di tipo commerciale, industriale e di servizi effettuate sia in forma individuale che societaria. L’imposta complessiva viene calcolata sulla base del valore totale delle vendite e sottoposta alle seguenti aliquote. 
 
Da  A Aliquota (per mille)
0 500.000 0.30
500.001 10.000.000 0,40
10.000.001 20.000.000 0,30
20.000.001 30.000.000 0,20
Oltre 30.000.001   0,15
 
L’impresa che abbia la sede in più comuni deve dichiarare e pagare l’imposta in ciascuno di essi relativamente al valore della produzione ivi effettuata.
L’imposta viene pagata mensilmente sulla base della dichiarazione relativa all’anno precedente.

Rapporti internazionali
Il Paese non rientra nelle liste contenute nei decreti ministeriali del 4 maggio 1999, del 23 gennaio 2002 e del 21 novembre 2001 e le loro successive modifiche che individuano i Paesi e territori a fiscalità privilegiata per quanto riguarda rispettivamente le persone fisiche, l'indeducibilità dei componenti negativi e le controlled foreign companies. Non risulta stipulato alcun accordo contro le doppie imposizioni e uno solo (con gli USA) per lo scambio di informazioni.


 

Capitale: Tegucigalpa
Lingua: spagnolo
Moneta: lempira (hnl)
Forma istituzionale: repubblica presidenziale





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aggiornamento: ottobre 2017

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