Aspetti politico-costituzionali
L'Iraq è, secondo la Costituzione del 2005, una repubblica parlamentare, federale, democratica, islamica. L'esigenza di un equilibrio tra le comunità locali si è riflessa nell'ordinamento del potere esecutivo, diviso fra tre cariche: il Presidente della Repubblica, curdo, il primo Ministro, sciita, il Presidente del Parlamento, sunnita. Ciascuno di questi è affiancato da due vice, che appartengono alle altre due comunità. Il potere legislativo è attribuito al Parlamento, composto da 275 eletti su base mista; 230 sei seggi sono assegnati per il 70% con il sistema maggioritario e il 20% con quello proporzionale. I restanti 45 vengono ripartiti a livello nazionale e comprendono anche i voti dei residenti all’estero.
Tuttavia, dall’inizio del 2014 il gruppo fondamentalista “Stato islamico in Iraq e nel Levante”, sconfinato dalla Siria, ha conquistato numerose città dell’Iraq sunnita, avvalendosi del sostegno delle tribù locali, in lotta contro il governo a prevalenza sciita. Di fatto il Paese si sta spezzando in una parte sunnita a ovest, una sciita sotto il controllo del governo a sud-est e una curda a nord-est.
Le novità in vigore dal 2015
Nel 2015 è stata introdotta una legge sulle vendite che prevede l’imposizione di nella misura del 300 % delle vendite di alcool e tabacco (sigarette); del 15 % sui biglietti di viaggio e sulle autovetture; del 20 % sui cellulari (ricariche carte e internet); del 10% sui servizi resi da alberghi e ristoranti di lusso.
Imposta sul reddito personale
I soggetti residenti e non residenti in Iraq sono soggetti a tassazione sul loro redditi derivanti da una fonte irachena. Inoltre, i residenti e non residenti sono soggetti a tassazione sui redditi derivanti da fondi e depositi detenuti in Iraq, come ad esempio interessi, commissioni, rendimento degli investimenti e gli utili da negoziazione in valute, metalli preziosi e titoli, ancorché maturati al di fuori del Paese.
I cittadini iracheni sono considerati residenti ai fini fiscali. Anche un soggetto che non è cittadino iracheno può essere considerato residente ai fini fiscali in presenza di una delle seguenti condizioni: ha la nazionalità araba, risiede in Iraq per un periodo complessivo di almeno sei mesi anche non consecutivi o per un periodo di 120 giorni consecutivi in un anno fiscale.
Sono imponibili i redditi da lavoro dipendente, da lavoro autonomo e d'impresa. L'imposta sul reddito si applica a tutte le remunerazioni e benefici maturati in Iraq. Comprende le commissioni degli amministratori, l’alloggio pagato dal datore di lavoro, le tasse scolastiche ecc. In generale, i dividendi percepiti sono esenti da imposta. Gli interessi sono soggetti all'imposta sul reddito mentre le royalties sono soggetti ad una ritenuta alla fonte del 15%.
Le plusvalenze derivanti dalla cessione di immobilizzazioni e quelle derivanti dalla vendita di azioni e obbligazioni nel corso di un’attività commerciale sono imponibili mentre le plusvalenze derivanti dalla vendita di azioni e obbligazioni al fuori dell’esercizio di un’attività commerciale sono esenti.
Sono deducibili: le trattenute sugli stipendi ricevuti dal settore privato, i contributi a un sistema di sicurezza sociale, fondo di previdenza medica, piano di assicurazione, fondi pensione o fondo analogo approvato dalle autorità fiscali, gli assegni esteri ricevuti dai lavoratori stranieri, fino al 25% dello stipendio, ecc.
Il reddito imponile è calcolato sottraendo dal reddito lordo i redditi esenti e degli importi ammessi in deduzione. L'imposta è calcolata applicando al reddito imponibile le seguenti aliquote progressive:
Reddito imponibile
eccedente | non eccedente | aliquota |
0 | 500.000 IQD | 3% |
500.001 IQD | 1.000.000 IQD | 5% |
1.000.001 IQD | 2.000.000 IQD | 10% |
2.000.001 IQD | oltre | 15% |
Nella regione del Kurdistan, gli stipendi fino a 1 milione di QD1 sono esenti. Gli importi eccedenti sono soggetti ad imposta con aliquota al 5%.
Imposta sul reddito delle società
Sono imponibili i redditi di una persona giuridica se derivano o se sono considerati derivanti da una fonte in Iraq. In caso contrario, i redditi sono esenti. Il reddito è considerato proveniente dall’Iraq se nel Paese si trova: il luogo di esecuzione dei lavori, il luogo di consegna dei lavori, il luogo della firma del contratto, il luogo di pagamento.
L’imposta sul reddito delle società è riscossa con un’aliquota standard del 15%. Tuttavia, le società aventi ad oggetto la produzione di petrolio e di gas, attività estrattive e industrie connesse, contratti di servizio, sono soggette all’imposta nella misura del 35%.
Il reddito imponibile è costituito dagli utili e ed è calcolato sottraendo dal reddito lordo il reddito esente e gli importi ammessi in deduzione. Tutte le spese sostenute interamente ed esclusivamente per le finalità di impresa e che sono sostenute per generare il reddito lordo della società possono essere dedotte, eccetto alcune voci come l’intrattenimento e le donazioni. Una perdita derivante da una fonte di reddito può compensare profitti derivanti da altre fonti di reddito nello stesso periodo d'imposta. Le perdite possono essere dedotte dal reddito imponibile e portate in avanti nei cinque anni successivi a quello in cui si sono verificate, se ricorrono le seguenti condizioni: le perdite non possono compensare più della metà del reddito imponibile di ciascuno dei cinque anni, la perdita può compensare solo i redditi della stessa fonte da cui la perdita è sorta. Per dedurre le perdite dal reddito, il contribuente deve presentare un’adeguata documentazione, incluse le relazioni finanziarie, che sostenga la perdita e i documenti giustificativi delle spese che hanno generato la perdita stessa.
Come per le persone fisiche, le plusvalenze derivanti dalla cessione di immobilizzazioni e quelle derivanti dalla vendita di azioni e obbligazioni nel corso di un’attività commerciale sono imponibili mentre le plusvalenze derivanti dalla vendita di azioni e obbligazioni al fuori dell’esercizio di un’attività commerciale sono esenti. In generale, i dividendi percepiti sono esenti da imposta mentre gli interessi sono soggetti all'imposta sul reddito.
La legge fiscale irachena non disciplina la presentazione della dichiarazione consolidata e le perdite infragruppo.
Dichiarazioni, obblighi strumentali, versamenti
L'anno fiscale in Iraq va generalmente dal 1° gennaio al 31 dicembre. I datori di lavoro sono responsabili e devono garantire il pagamento dell’imposta sui redditi dei loro dipendenti. L'imposta è trattenuta dal reddito dei dipendenti e deve essere riversata mensilmente ogni mese alla Commissione Generale delle Imposte (GCT).
Le società devono presentare la dichiarazione dei redditi, in arabo, entro cinque mesi dalla fine dell'anno fiscale, insieme ai bilanci certificati redatti in base ai principi del sistema unificato di contabilità iracheno.
Il pagamento dell’imposta deve avvenire dopo l’invio dell’esito dell’accertamento fiscale (basato sulla revisione della dichiarazione e del bilancio depositati) da parte della GCT.
Imposizione indiretta
L’attuale sistema fiscale dell’Iraq non prevede l’imposta sul valore aggiunto o l’imposta generale sulle vendite.
Capitale: Baghdad
Popolazione: 34.800.000 circa
Superficie: 434.128 chilometri quadrati
Lingue: arabo e curdo (ufficiali), inglese
Forma istituzionale: repubblica parlamentare federale
Moneta: dinaro iracheno (IQD)
Accordi bilaterali: l’Iraq ha siglato un trattato bilaterale contro le doppie imposizioni con l’Egitto e uno multilaterale con i Paesi del Consiglio dell’Unità Economica Araba (CAEU).
Fonti di riferimento:
sito del ministero delle Finanze
La presente Scheda ha scopi esclusivamente informativi, non impegna in alcun modo né la direzione del giornale né l’Agenzia delle Entrate.
aggiornamento: agosto 2017