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Schede Paese

Islanda

Il livello di tassazione delle società è tra i più bassi dei Paesi membri aderenti all’Ocse

bandiera islanda
Il sistema si presenta come relativamente semplice ed efficace. Negli ultimi anni la politica fiscale si è concentrata su alcuni obiettivi: semplificazione, riduzione delle aliquote, allargamento della base imponibile, conclusione di convenzioni bilaterali per prevenire le doppie imposizioni. Obiettivi, questi, funzionali all'incremento della competitività delle imprese e all'attrazione degli investimenti. L'Islanda, secondo quanto indicato nell'ultimo Rapporto Ocse del 2017, è la più piccola economia dell'OCSE e, attualmente, quella con la crescita più rapida. La crisi del 2008 che ha investito il sistema finanziario è stata superata grazie a politiche economiche prudenti, a un ambiente esterno favorevole e a un vero e proprio boom di presenze turistiche sull'isola. Proprio il boom di crescita del turismo ha contribuito a creare nuovi posti di lavoro e ha influito in modo positivo anche sull'indotto. Tutti questi elementi hanno esercitato effetti positivi sulla ricchezza generale del Paese e sull'aumento del gettito fiscale.
 
Le fonti del diritto tributario
La tassazione è regolata dalle leggi fiscali emanate dal Parlamento. Le decisioni dei tribunali e delle autorità fiscali e le linee guida emanate dalle autorità fiscali sono parte integrante dell' interpretazione di queste leggi. L'Islanda ha sottoscritto trattati fiscali validi con vari Stati a partire dal gennaio 2011.  In pratica, questi trattati, il cui elenco è disponibile all'indirizzo web, sono considerati parte integrante del diritto tributario. Le autorità fiscali centrali pubblicano periodicamente sentenze fiscali importanti e risultati di ricorsi in forma anonima.
 
Le categorie reddituali
Il reddito imponibile include tutti i tipi di redditi da lavoro, da attività professionale e da capitale. Tutti i redditi del contribuente sono soggetti a imposta, a meno che il reddito non sia esente. La riscossione delle imposte individuali (statali e comunali) sul reddito da lavoro avviene alla fonte ogni mese.
I redditi si suddividono in tre categorie principali. La categoria A comprende le retribuzioni, inclusi i redditi presunti dei lavoratori autonomi, le pensioni e le sovvenzioni. La categoria B comprende i redditi derivanti da un'attività commerciale e quelli derivanti da un'attività economica indipendente. La categoria C comprende i redditi da capitale quali plusvalenze, dividendi e interessi. Tale suddivisione ha un'utilità pratica in quanto alcune deduzioni sono previste solo per le categorie A e C mentre le perdite operative sono deducibili soltanto dai redditi della categoria B. La tassazione avviene mensilmente tramite ritenuta ed è effettuata su quanto effettivamente conseguito, secondo il sistema Paye (Pay As You Earn). Tale sistema di prelievo comprende le imposte statali e quelle municipali ma non i contributi sociali dovuti dal datore di lavoro.
Le categorie sono importanti perché soltanto le spese espressamente previste dalla legge sono deducibili dai redditi delle categorie A e C e perché le perdite operative sono deducibili dai redditi della categoria B. Nel calcolo dell'imposta sul reddito di persone non impegnate in attività d’impresa i risultati netti delle categorie A e C sono aggregati. Gli individui sono tassati separatamente con un flat rate del 20% per i dividendi e le plusvalenze e del 10% per gli interessi della categoria C.
 
La tassazione delle persone fisiche (residenti e non)
Si considerano residenti coloro che risiedono per più di 183 giorni in Islanda in un periodo di dodici mesi e sono soggetti al principio del worldwide income. I non residenti, invece, sono tassati soltanto sui redditi di fonte nazionale. La tassazione delle persone fisiche è determinata dalla sommatoria del livello di tassazione di competenza statale e municipale. Per il 2017 due sono le aliquote dell’imposta statale sul reddito: 36,94% per redditi compresi tra 0 e 834.707 ISK al mese e 46,24% per redditi superiori alla soglia di 834.707 ISK. Alla tassazione statale si aggiunge quella municipale (tra il 12,44% e il 14,52% la media è del 14,44%). Dal reddito imponibile si deve sottrarre il premio per il fondo pensione. Il credito di imposta personale è di 52.907 ISK per mese e viene detratto dalle imposte calcolate. Lo stipendio medio in Islanda è di 415mila ISK lordi.
I redditi da capitale di persone fisiche che svolgono attività d’impresa sono soggetti a tassazione separata con aliquota del 20%. Nel caso di dividendi e interessi, si applica la ritenuta alla fonte a titolo di imposta. I redditi imponibili in questo modo devono essere riportati sulla dichiarazione dei redditi. Per quanto riguarda le plusvalenze derivanti dalla vendita di beni immobili nonché i proventi di locazione da beni immobili, la tassazione avviene con ritenuta a titolo di imposta per i residenti mentre per i non residenti la tassazione è con ritenuta alla fonte.
 
La tassazione delle persone giuridiche
In linea generale una società è considerata residente in Islanda se è registrata presso il registro nazionale delle imprese, se ha sede legale o se il suo luogo di effettiva gestione è sul territorio nazionale. Le società residenti pagano l'imposta secondo il principio del worldwide income mentre le società non residenti sono tassate esclusivamente sui redditi prodotti sul territorio nazionale. Il reddito imponibile comprende tutti i proventi derivanti da attività, nonché utili e interessi di capitale. Il livello di tassazione è tra i più bassi tra quelli dei Paesi membri dell'Ocse. L'aliquota anche per il 2017 è del 20% e il gettito è di esclusiva competenza statale mentre le succursali di società estere sono tassate al 20% sul reddito di fonte islandese. Le partnership, registrate come soggetti passivi d'imposta, sono tassate al 36%. Laddove non sia prevista una convenzione per evitare la doppia imposizione, è concesso un credito d'imposta equivalente e le società possono richiedere ruling preventivi su tutti i tipi di imposte.
 
L’imposta sul valore aggiunto
Come regola generale, tutte le operazioni sono imponibili a meno che non siano esentate espressamente. L’aliquota standard è del 24% mentre un certo numero di beni e servizi è soggetto ad aliquota ridotta dell’11% come generi alimentari, servizi di ristorazione, quotidiani e giornali, libri e libri audio, fornitura di acqua calda, elettricità, acqua per piscine e combustibile per impianti di riscaldamento, pedaggi stradali, supporti cd (esclusi dvd). Le più comuni categorie di operazioni esenti riguardano: i servizi sanitari e sociali, l'istruzione, i servizi delle biblioteche, artistici e sportivi, i servizi di trasporto passeggeri, i servizi postali, i servizi di affitto di proprietà e aree destinate a parcheggio, i servizi bancari e assicurativi. Dal 2016 l'esenzione Iva per il trasporto passeggeri è estesa al trasporto organizzato degli anziani.

Aspetti internazionali
Per garantire la corretta tassazione dei redditi, tutti i Paesi nordici hanno introdotto norme che impongono ai datori di lavoro, di fornire informazioni alle autorità fiscali relative a eventuali stipendi che hanno corrisposto. Queste informazioni comprendono il nome e l'indirizzo del destinatario, la tipologia e il reddito. L'obbligo di fornire informazioni si applica anche ai versamenti effettuati alle persone che vivono in altri Paesi. Le autorità fiscali dei Paesi nordici hanno l'obbligo di scambio di tali informazioni per via automatica. Per esempio, se una persona che vive in Danimarca riceve un dividendo su azioni finlandesi, le informazioni saranno inviate dalla Finlandia alla Danimarca relative al dividendo corrisposto. 
 
Dichiarazione, obblighi strumentali, versamenti 
In Islanda ci sono nove distretti fiscali con un direttore delle imposte in ogni distretto. La dichiarazione dei redditi deve essere presentata, al termine dell'anno fiscale, nel distretto in cui è domiciliato il contribuente che presenta la dichiarazione. Chi soggiorna in Islanda per un periodo limitato e ha lavorato in più di un distretto fiscale, deve presentare la dichiarazione dei redditi, nel distretto dove ha ritratto la maggior parte del reddito da lavoro. Il periodo di imposta ha la durata di due mesi e le imposte sono dovute entro 35 giorni dalla fine di ciascun periodo. Le imposte di competenza di gennaio e febbraio sono dovute entro il giorno 5 aprile. L'eccedenza a credito viene rimborsata dallo Stato entro 15 giorni da quando l'imposta è dovuta. Se il contribuente è sistematicamente a credito può chiedere l'autorizzazione a ridurre il periodo di tassazione da due mesi a una settimana.
Le imposte divengono esigibili con uno sfasamento di un anno rispetto a quello di competenza. Sono pagate in dieci rate all'inizio di ogni mese a eccezione di gennaio e giugno. Dal momento che la tassazione avviene a luglio di ogni anno, da febbraio a giugno i pagamenti sono effettuati in proporzione della tassazione dell'anno precedente mentre il conguaglio è dovuto nei mesi di agosto e dicembre. I contributi per la sicurezza sociale sono pagati contestualmente.
 

Capitale: Reykjavik
Lingua ufficiale: islandese

Moneta: corona islandese (ISK)
Forma istituzionale: repubblica parlamentare
Rapporti con l'Italia
Le convenzioni contro le doppie imposizioni nonché i trattati in tema di scambio di informazioni (cd. TIEA) possono essere consultati alla pagina web
La Convenzione con l'Italia è stata ratificata con legge n. 138/2008 ed è entrata in vigore il 14 ottobre 2008. Il decreto Mef dell'11 gennaio 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 21 del 24 gennaio 2013, modifica, aggiornandola, la cosiddetta "white list" o lista bianca. In base alla variazione l'Islanda figura ora nell'elenco degli Stati, approvato con decreto del 4 settembre 1996, con cui è attuabile lo scambio di informazioni per la lotta all'evasione fiscale in base a quanto indicato nelle Convenzioni sulla doppia imposizione.
Nell’ultima revisione semestrale di tale white list (dm 23 marzo 2017) l’Islanda è stata confermata tra gli Stati che consentono un adeguato scambio di informazioni in materia fiscale.
 





Fonti informative:
 

  • Director of Internal Revenue (RSK)

Fonte 1
Fonte 2
Fonte 3
Fonte 4 (Iva)
 




aggiornamento: luglio 2017





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