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Schede Paese

Lituania

Un Paese in grande ripresa economica grazie a ottime infrastrutture e a incentivi che favoriscono gli investimenti esteri

bandiera della lituania

Lo Stato della Lituania, abitato sin dal I millennio a.C. da tribù di balti e occupato dai balti lituani nel secolo X, a partire dal XIV ha legato il proprio destino all’Unione con il regno di Polonia. Confina a ovest con la Polonia e l’enclave russa di Kaliningrad, a sud est con la Bielorussia e a nord est con la Lettonia. Alla fine degli anni Ottanta, la Lituania è stata al centro di un movimento autonomistico che ha condotto all’indipendenza del territorio, annesso alla ex Unione Sovietica sin dal 1940. Oggi è a tutti gli effetti una repubblica parlamentare. 

Il profilo economico
Dal 2004 il sistema produttivo lituano ha attraversato una fase di profonda trasformazione. Dopo lo smembramento dell'Unione Sovietica, la Lituania ha perso il suo mercato principale e non essendo entrata a far parte della Comunità degli Stati indipendenti, ha dovuto pagare in valuta forte tutto il carburante importato dalla Russia. Le principali politiche della Lituania sono comunque incentrate, tra le altre misure, sulla creazione di condizioni economiche in grado di catalizzare l’interesse delle imprese. Nel 2002 è stata istituita a Klaipéda, l'unico porto di mare della Lituania sul Mar Baltico, una “zona economica libera” per attrarre gli investimenti stranieri con agevolazioni fiscali.
Nel 2020 la Lituania ha raggiunto l’undicesima posizione, superando le vicine repubbliche baltiche dell’Estonia e della Lettonia, nella classifica stilata dalla Banca Mondiale nel report Doing Business, nel quale vengono confrontate le condizioni per costituire o svolgere un’attività economica in 190 diversi Paesi.

L'imposta sul reddito delle persone fisiche
In Lituania vige il principio di tassazione su base mondiale. Per i soggetti residenti nel Paese, il reddito è tassato ovunque prodotto, mentre per i non residenti si assoggetta a tassazione soltanto il reddito prodotto nel Paese. Secondo la legislazione nazionale è considerato fiscalmente residente chi soddisfa almeno una delle seguenti condizioni: se è residente in Lituania durante il periodo d'imposta; se nel periodo di imposta i suoi interessi personali, sociali o economici sono in Lituania piuttosto che all'estero; se ha soggiornato in Lituania per almeno 183 giorni, anche non consecutivi, nell’anno fiscale, ovvero, abbia soggiornato nel territorio nazionale per più di 280 giorni nel corso di due anni consecutivi (almeno 90 giorni in un anno); se risulta di nazionalità lituana e/o svolge un incarico di lavoro all’estero per conto della Repubblica di Lituania. Il periodo d’imposta coincide con l’anno solare.
L’imposta sul reddito delle persone fisiche, divenuta progressiva con la riforma del 2019, viene calcolata applicando le regole e le aliquote specificatamente previste per ciascuna categoria reddituale: redditi da lavoro dipendente, comprese le pensioni, redditi derivanti dallo svolgimento di attività professionali, dividendi, interessi, royalties, redditi derivanti dalla locazione o dalla vendita di proprietà immobiliari, redditi degli sportivi professionisti. L’imposta viene calcolata separatamente per ciascun reddito (c.d. “schedular system”) e si procede successivamente al cumulo, beneficiando in tal caso di deduzioni e detrazioni. Ad esempio, per il 2020 è stata prevista una detrazione per i redditi di lavoro dipendente a favore dei soggetti residenti pari a euro 607 da calcolare mensilmente per i redditi che non eccedono euro 2.666 mensili.
Gli scaglioni di reddito introdotti con la riforma del 2019 sono stati modificati, con decorrenza 1° gennaio 2020, mediante una contrazione dell’importo della soglia massima del primo scaglione che scende da euro 136.344 a euro 104.278 e un contemporaneo aumento dell’aliquota applicabile ai redditi che eccedono tale ammontare che passa dalla previgente aliquota del 27% all’attuale pari al 32%. L’imposta sul reddito delle persone fisiche si calcola pertanto applicando l’aliquota del 20% ai redditi che non superano la soglia di euro 104.278 e il 32% per l’ammontare di redditi che superano tale importo. 
I dividendi sono tassati con aliquota del 15%. I redditi derivanti dallo svolgimento di attività professionali di importo non superiore a euro 20.000 sono tassati con aliquota pari al 5%, per la parte eccedente scontano un’aliquota che aumenta progressivamente fino a raggiungere il 15% per importi che eccedono euro 35.000.
I redditi derivanti dallo svolgimento di attività imprenditoriali compresi anche taluni redditi di locazione sono tassati con aliquota del 15% per la parte che eccede euro 45.000.

Il trattamento fiscale dei redditi dei non residenti
Il reddito delle persone considerate fiscalmente non residenti in Lituania è assoggettato a imposizione per tutti i redditi e capital gain prodotti in Lituania e suoi redditi esteri trasferiti a mezzo banca in Lituania, secondo le aliquote previste per i residenti. Va precisato tuttavia che i non residenti non beneficiano delle deduzioni previste per i residenti.
 
L'imposta sul reddito delle persone giuridiche.
La tassazione delle persone giuridiche in Lituania segue il modello di tassazione su base mondiale; le società estere sono, invece, soggette all'imposizione sui redditi prodotti nel Paese. Sono soggette all’imposta le società, incluse anche le partnership registrate in base alla legge lituana, considerando residenti nel territorio dello Stato, le società la cui gestione o amministrazione sia svolta sul territorio nazionale. Dal 1° gennaio 2010 l'aliquota ordinaria è pari al 15%. A partire dal 1° gennaio 2020 e fino alla fine del 2022, i ricavi  delle istituzioni finanziarie che superano la soglia di 2 milioni di euro sono soggetti ad un’aliquota maggiore, pari al 20%. Sono previste specifiche agevolazioni, tra queste rientra il regime per le microimprese (quelle con un massimo di 10 dipendenti e reddito lordo annuo fino a 300.000 euro l'anno). I dividendi distribuiti da una società residente ad un’altra sono soggetti all’aliquota ordinaria del 15%. Con l’implementazione della Direttiva europea ATAD II, la Lituania ha inoltre introdotto, tra le altre, specifiche disposizioni sull’exit tax, l’imposta applicabile sulle plusvalenze derivanti dal trasferimento di attività di un’impresa dalla Lituania ad un altro Paese. Agevolazioni nel pagamento di quest’imposta sono previste qualora l’attività sia trasferita in uno Stato membro dello Spazio Economico Europeo (SEE).

Incentivi fiscali
Free economic zones
Le imprese, ad esclusione delle compagnie di assicurazione e le istituzioni finanziarie, che si stabiliscono in determinate aree, c.d. “free economic zone”, sono esenti dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche per 6 anni e per i successivi 10 anni l’aliquota applicabile sarà quella ordinaria ridotta del 50%. Per usufruire di detto beneficio, si deve trattare di imprese che soddisfino i seguenti requisiti: l’investimento nella società sia pari ad almeno 1 milione di euro; almeno il 75% del reddito della società derivi dallo svolgimento di attività nelle free economic zone, escluse le attività commerciali.
Qualora si tratti di imprese che svolgono attività di servizi, i requisiti per poter accedere all’agevolazione sono i seguenti: i) l’investimento nella società non deve essere inferiore a euro 100.000; ii) almeno il 75% del reddito deve provenire dalla prestazione di servizi nelle predette aree; iii) il numero medio dei dipendenti non sia inferiore a 20.

Tonnage Tax
A partire dal 2017 le imprese marittime che svolgono attività di trasporto merci, trasporto passeggeri, soccorso, rimorchio, con un tonnellaggio superiore alle 100 tonnellate di stazza netta, possono usufruire, su base opzionale, di un particolare regime di tassazione forfetaria denominato “tonnage tax” applicato in funzione del tonnellaggio di ciascuna singola nave utilizzata.

Microimprese
A partire dal 2018, le imprese con numero di dipendenti fino a 10 persone e reddito lordo che non superi il tetto di 300.000 euro per anno possono beneficiare per il primo anno di un’aliquota dello 0% e successivamente di un’aliquota del 5%.

Spese per investimenti
Per le imprese che effettuano investimenti in specifici beni quali macchinari o autocarri, materiali elettronici nuovi o usati da non più di due anni e utilizzati dal contribuente per almeno 3 anni è prevista una deduzione dal reddito imponibile pari fino al 100% delle spese sostenute per gli investimenti in questi beni. Per certe immobilizzazioni, è possibile beneficiare anche di un ammortamento accelerato.

Altre agevolazioni
Sono previste ulteriori agevolazioni per le imprese che svolgono attività agricola (aliquota pari al 10%), per le imprese no-profit che reinvestono i propri fondi per attività di interesse pubblico e per le imprese di produzione cinematografica qualora l’80% delle spese, di importo comunque non superiore a euro 43.000, sia stato speso nel territorio dello Stato. Infine, il sistema fiscale lituano prevede che i costi di ricerca e sviluppo sostenuti a fini sperimentali o scientifici non possano essere capitalizzati ma possono essere dedotti fino a un massimo di tre volte nel calcolo dell'imposta sul reddito d'impresa.

L’imposta sul valore aggiunto
Sono considerati soggetti passivi d'imposta tutti i soggetti, persone fisiche o giuridiche, enti pubblici ed istituzionali che forniscono beni e servizi ed effettuano importazioni. La base imponibile è rappresentata dal totale dei corrispettivi pattuiti per tutte le cessioni di beni e per tutte le prestazioni di servizi effettuate. Sono quattro le aliquote Iva cui sono assoggettate attualmente in Lituania le diverse tipologie di beni e servizi. L'aliquota standard è del 21% e poi ve ne sono altre ridotte. Più precisamente:
- 5%, applicabile su alcune tipologie di prodotti medicali, sui dispositivi tecnici di supporto ai disabili e sui giornali e riviste periodiche
- 9%, applicabile alla fornitura di utenze, quali gas, elettricità e acqua ai fini residenziali nonché alla vendita di prodotti utilizzati per il riscaldamento domestico, ai servizi di trasporto, ai servizi di ricezione turistico alberghiera, ai libri e ai prodotti editoriali non periodici
L'aliquota zero è applicabile soltanto a determinati beni e servizi di prima necessità, ì ai servizi assicurativi e finanziari e alle cessioni di beni e servizi connessi e/o destinati all’esportazione.

Le imposte immobiliari
Si tratta di imposte locali prelevate sui fabbricati esistenti al 1° gennaio di ogni anno e sulle aree non edificate. Per le persone fisiche, l’imposta non si applica sugli immobili di valore inferiore a euro 220.000. Dal primo gennaio 2018, sul valore eccedente tale ammontare si applica un’aliquota che varia da un minimo pari a 0,5% ad un massimo pari a 2% (applicabile su fabbricati di valore superiore a euro 500.000). Le famiglie con più di tre bambini sotto i 18 anni o con disabili godono di alcune agevolazioni: in questi casi la no tax area riguarda gli immobili di valore pari a euro 286.000 e l’aliquota del 2% si applica per gli immobili di valore superiore a euro 650.000.
A partire dal 2020, le imposte immobiliari dovute da persone giuridiche si calcolano applicando un’aliquota stabilita dal Comune dove è situato l’immobile che varia tra l’0,5% e il 3% in funzione della categoria dell’immobile, della densità di abitazione nella zona di edificazione e della quantità di servizi erogati dall’ente locale competente. L’aliquota minima è pertanto aumentata di uno 0,2% (fino al 2019 era pari allo 0,3%). Tale imposta è deducibile dal reddito soggetto ad imposta sul reddito delle persone giuridiche. Sono esenti da imposizione i beni immobili detenuti da imprese registrate nelle free economic zone, dalle imprese agricole e dalle imprese in fallimento. Per l’imposta sui terreni l’aliquota varia tra lo 0,01% e il 4% in relazione al valore del terreno.

Dichiarazione, obblighi strumentali e versamenti
La dichiarazione dei redditi dei contribuenti persone fisiche deve essere presentata entro il 2 maggio dell’anno successivo a quello di riferimento. La dichiarazione dei redditi per le persone giuridiche deve essere presentata entro il primo giorno del sesto mese dell’anno successivo a quello di percezione dei redditi. Le società sono tenute a versare quattro acconti in corso d’anno (uno al trimestre). Gli acconti vanno scomputati dall’imposta complessiva. L’eccedenza tra quanto versato e dovuto è restituita. L’imposta finale deve essere versata entro lo stesso termine per la presentazione prevista per la dichiarazione dei redditi. Dal reddito conseguito dalle persone giuridiche sono deducibili le spese sostanzialmente e direttamente correlate con la produzione di reddito imponibile. Il periodo di imposta per il reddito delle persone giuridiche coincide in genere con l’anno solare.
Dal 1° gennaio 2020 sono cambiati i termini di prescrizione. I termini ordinari di accertamento sono pari a tre anni dal termine di presentazione delle dichiarazioni. Tuttavia, tali termini saranno prolungati di ulteriori due anni, complessivamente quindi 5 anni, nei seguenti casi: in caso di ricalcolo da parte l’amministrazione fiscale del reddito imponibile a seguito delle informazioni ricevute dallo scambio automatico di informazioni oppure in caso di fallimento dell’imprenditore. Il termine di prescrizione dell’azione dell’amministrazione finanziaria sarà pari a 10 anni qualora il contribuente abbia concluso una procedura amichevole, quando si tratti di determinare l’ammontare dell’Iva detraibile sugli immobili oppure quando il contribuente sia coinvolto in un procedimento penale e occorra determinare l’ammontare del danno allo Stato.

Capitale: Vilnius
Lingua ufficiale: lituano 
Moneta: euro
Forma istituzionale: repubblica parlamentare

Principali trattati sottoscritti con l’Italia
Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Lituania per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio, firmata a Vilnius il 4 aprile 1996, ratificata con legge n. 31 del 9 febbraio 1999 ed entrata in vigore dal 3 giugno 1999.
Dal primo gennaio 2019, in Lituania è in vigore la Convenzione multilaterale per l’attuazione di misure relative alle convenzioni fiscali finalizzate a prevenire l’erosione della base imponibile e lo spostamento dei profitti (BEPS).

Fonti di riferimento consultate
Amministrazione fiscale della Lituania
Precedente Scheda Paese a cura di Rosanna Acierno (2010) e Gianluca di Muro

La presente Scheda ha scopi esclusivamente informativi, non impegna in alcun modo né la direzione del giornale né l’Agenzia delle Entrate.

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