La Norvegia, pur non facendo parte dell’Unione Europea, è membro dell'Area economica europea (European Economic Area, Eea) e quindi condivide con gli Stati membri dell'Unione molte regole, anche in campo fiscale.
La tassazione sul reddito delle persone fisiche
I residenti sono soggetti a tassazione su tutti i redditi e i guadagni da capitale provenienti da qualsiasi fonte mentre per non residenti solo da quelli di fonte norvegese. Si è considerati residenti se si è presenti nel Paese per 183 giorni negli ultimi 12 mesi o 270 giorni negli ultimi 36 mesi.
Ogni soggetto che inizia a lavorare come dipendente deve richiedere una “deduction card” contenente oltre al proprio codice fiscale anche l’ammontare delle deduzioni che il datore di lavoro deve effettuare sullo stipendio. In mancanza di questa il datore di lavoro deve effettuare trattenute pari al 50% che saranno poi compensate al momento in cui si entra in possesso della carta. Qualora si modificassero significativamente le condizioni contrattuali e personali del contribuente queste devono essere comunicate all’Amministrazione che provvederà a fornire una nuova carta. Se invece si ritiene di guadagnare un reddito inferiore al minimo imponibile allora occorre richiedere una “carta di esenzione” che autorizza il datore di lavoro a non effettuare alcuna ritenuta.
I contribuenti sono suddivisi in tre classi che danno accesso a diverse tipologie di deduzioni:
- la classe 0 comprende i non residenti, coloro che hanno solo redditi occasionali e gli enti considerati non società ai fini fiscali.
- la classe 1 comprende i single e le famiglie in cui entrambe i coniugi hanno un reddito e dichiarano separatamente;
- la classe 2 si applica alle famiglie monoreddito (con coniuge a carico o reddito inferiore a 44.751 corone norvegesi) e a quelle che dichiarano i redditi congiuntamente.
Il reddito imponibile è calcolato sottraendo dal totale dei redditi tassabili le deduzioni previste dalla legge. Le minusvalenze per la vendita di titoli sono deducibili dal reddito. I dividendi sono tassati ad aliquota fissa del 22% dopo che il loro importo è stato aumentato del 44%. In tal modo l’aliquota effettiva è pari a 31,68%.
I contribuenti possono scegliere se portare in deduzione le spese effettivamente sostenute e debitamente documentate oppure richiedere la deduzione standard di tipo forfettario. Nel primo caso le spese deducibili sono:
- interessi sui debiti;
- contributi previdenziali;
- spese di trasporto da e verso il luogo di lavoro;
- spese di cura dei figli (asilo, baby sitter, attività post scolastiche, eccetera). Il limite di spesa è di 25mila corone per il primo figlio e 15mila per i successivi;
- minusvalenze su strumenti finanziari;
- donazioni ad organizzazioni caritatevoli.
La deduzione standard è invece pari al 46% del reddito con un minimo di 4.000 corone ed un massimo di 109.850 corone (il doppio per le coppie che fanno dichiarazione congiunta).
L'imposta generale si applica su tutti i redditi (lavoro, impresa, capitale), ha una aliquota del 22% (19% per i residenti nelle regioni di Finnmark e Nord-Troms) e viene ripartita tra lo Stato, la Contea ed il Comune.
Per i redditi da lavoro e pensione viene applicata anche un’imposta progressiva (denominata “bracket tax”) che si applica ai seguenti scaglioni.
Bracket tax | |
Scaglioni di reddito (in corone norvegesi) |
Aliquote |
Fino a 190.349.000 | 0% |
Da 190.350 a 267.8990 | 1,70% |
Da 267.900 643.799 | 4% |
Da 643.800 a 969.199 | 13,2% |
Da 969.200 a 1.999.999 | 16,4% |
Oltre 2.000.000 | 17,4% |
I redditi relativi a ditte individuali vengono calcolati con le stesse regole dell'imposta sulle società e scontano un'aliquota del 22% più l'eventuale bracket tax.
All’inizio del mese di aprile dell’anno successivo a quello di riferimento viene inviata al contribuente una dichiarazione precompilata che deve essere controllata, corretta e reinvitata entro la fine del mese.
La tassazione sul reddito delle persone giuridiche
L'imposta viene pagata su tutti i redditi e i proventi da capitale delle società residenti e su quelli di fonte norvegese per i non residenti. Si è considerati residenti se si è istituiti secondo la legge norvegese e, in generale, se il centro di controllo e gestione della società è localizzato nel Paese.
Il reddito tassabile è calcolato partendo dal risultato di esercizio e applicando le variazioni previste dalla legge. Sono compresi nel reddito tassabile anche i redditi passivi e i capital gains con l’eccezione di quelli provenienti da partecipazioni che sono esenti. Sono detraibili le spese necessarie alla produzione e mantenimento del reddito tassabile con alcune limitazioni previste dalla legge. Le immobilizzazioni di valore inferiore a 15 mila corone e di durata inferiore a 3 anni possono essere dedotte immediatamente mentre per le altre occorre rispettare la tabella di ammortamento prevista dalla legge. Per i beni intangibili per i quali non sono fissate percentuali di ammortamento viene considerato il periodo di vita utile.
Attrezzature d'ufficio | 30% |
Avviamento pagato | 20% |
Mezzi di trasporto | 20% |
Macchinari | 20% |
Imbarcazioni | 14% |
Aeromobili | 12% |
Attrezzature elettroniche | 5% |
Hotels | 4(8)% |
Immobili commerciali | 2% |
Gli interessi passivi eccedenti quelli attivi sono deducibili solo se non superano 5 milioni di corone o sono pagati a parti non correlate.
Per i dividendi ricevuti è previsto un sistema differenziato a seconda del Paese di provenienza di tali redditi. Per i Paesi appartenenti all'Area economica europea vi è esenzione al 97% mentre il rimanente è tassato ad aliquota ordinaria. Per i Paesi esterni all’Eea tale esenzione vale solo se si ha una partecipazione pari ad almeno il 10% per almeno due anni e il Paese non è considerato a fiscalità privilegiata. Nel caso di paradisi fiscali occorre inoltre dimostrare che esista una concreta attività economica nel Paese considerato. L’esenzione è totale per i dividendi intragruppo provenienti da società norvegesi controllate direttamente o indirettamente per almeno il 90%. I dividendi pagati se non esenti sono invece sottoposti ad una ritenuta del 25% a meno che non sia prevista aliquota differente dalle convenzioni contro le doppie imposizioni con altri Paesi.
Le perdite sono riportabili in avanti indefinitamente mentre, soltanto in caso di liquidazione della società, è possibile portare indietro le perdite (carry back) fino a due anni.
Il reddito imponibile viene tassato con un'aliquota unica del 22%. Tale aliquota cresce al 25% per le società che svolgono attività finanziaria. Regimi speciali di tassazione sono previsti per le attività petrolifere, la navigazione e la produzione di energia idroelettrica. La dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro la fine del mese di maggio. Nel corso dell’anno devono essere pagati due anticipi (il 15 febbraio ed il 15 aprile) sulla base del reddito dell’anno precedentemente l’eventuale saldo derivante dalla dichiarazione va versato entro tre settimane dalla sua presentazione.
La tassazione del settore gas e petrolio
Le società che svolgono attività nel settore degli idrocarburi (petrolio e gas) devono aggiungere al regime ordinario valevole per tutte le attività anche una sovrattassa da calcolare unicamente per quelle upstream (ossia quelle che vanno dall’esplorazione, estrazione degli idrocarburi e trasporto per mezzo di condutture fino alla terra ferma) svolte sulla piattaforma continentale norvegese. Tale sovrattassa del 56% viene calcolata su una base imponibile leggermente differente rispetto a quella ordinaria. Sono considerati ricavi ai fini della tassazione speciale tutti quelli direttamente o indirettamente collegati all’attività in oggetto con l’eccezione dei ricavi finanziari che ricadono nel regime ordinario. Tutte le transazioni petrolifere vanno valorizzate secondo il prezzo indicato dall’Agenzia per il petrolio norvegese mentre per il gas i prezzi sono quelli contrattuali. Sono deducibili a fini del regime speciale anche i costi per attività effettuate sulla terra ferma purché direttamente collegati a quelli upstream. Gli interessi sui debiti sono detraibili al fine del regime speciale solo in proporzione al 50% della quota del valore fiscale delle immobilizzazioni utilizzate per l’attività estrattiva rispetto al totale dei debiti su cui vengono pagati interessi. La parte di interessi non deducibile può essere utilizzata in deduzione dei redditi in regime ordinario. Gli impianti e gli oleodotti (o gasdotti) sono ammortizzabili in 6 anni. Inoltre per tutte le immobilizzazioni è prevista un ammortamento anticipato del 5,3% per un periodo di 4 anni (5,4% per gli investimenti effettuati prima del 2018). Tali ammortamenti anticipati valgono solo per i beni utilizzati nelle attività soggette a regine speciale. Ai fini Iva la cessione di beni e servizi oltre le 12 miglia nautiche è esente da iva.
Tassazione delle attività di generazione energia idroelettrica
Come nel caso del settore idrocarburi anche per quello di produzione di energia idroelettrica è prevista una sovrattassa del 37% riservata unicamente alle attività dirette di generazione dell’elettricità. I ricavi sono calcolati utilizzando il prezzo di mercato dell’energia e comprendono anche quelli derivanti dalla cessione dei “certificati verdi”. Ai fini del regime speciale sono detraibili le stesse spese di quello ordinario eccetto gli interessi che sono indeducibili. Sono previste speciali regole che permettono un ammortamento più accelerato degli impianti.
L'imposta sul valore aggiunto
L'imposta sul valore aggiunto norvegese funziona con un sistema di detrazione dell’imposta assolta sugli acquisti da quella dovuta sulle vendite in maniera sostanzialmente simile a quella esistente nell'Unione europea e interessa tutte le transazioni interne di beni e servizi e le importazioni. Sono previste tre aliquote: un'aliquota ordinaria al 25%, un'aliquota ridotta al 15% per i beni alimentari e un'aliquota minima del 12% per trasporti pubblici, servizi alberghieri e alcune tipologie di spettacoli. L’aliquota zero è prevista per le esportazioni, i servizi internazionali e alcuni specifici beni e servizi. Sono esenti i servizi sanitari, finanziari, educativi, le locazioni di immobili e alcuni servizi culturali e di intrattenimento.
Malgrado il fatto che la Norvegia sia parte dell’Area economica europea le transazioni con Paesi aderenti all’Ue sono considerate come vere e proprie importazioni/esportazioni e quindi sottoposte alle relative formalità doganali e di trattazione dell’Iva.
Sono obbligati a registrarsi per l’applicazione dell’Iva i soggetti commerciali che hanno volume d’affari superiore a 50 mila corone (140mila per le associazioni o organizzazioni filantropiche e di beneficienza). È prevista la possibilità per i gruppi (fiscal unit) di registrarsi come soggetto unitario. L'imposta è dovuta alla fine di ogni periodo della durata di due mesi.
L'imposta sulla ricchezza
L'imposta viene pagata da tutti i contribuenti (con l’eccezione delle società di capitali) sulla base del valore netto del proprio patrimoni. Per i residenti sono considerate tutte le proprietà ovunque possedute mentre per i non residenti unicamente specifiche tipologie di ricchezza posseduta nel Paese.
Per gli immobili l’imposta varia tra lo 0,2% ed lo 0,7% a seconda del comune in cui si trovano (i Comuni hanno la facoltà di non applicare l’imposta).Per le altre ricchezze l'aliquota uguale per le persone fisiche e giuridiche è dello 0,95% costituito da uno 0,7% di imposta comunale e dallo 0,25% di imposta statale (per i capitali superiori ai 20 milioni di corone l’aliquota dell’imposta statale è elevata allo 0,4% per un totale del 1,1%). Per le persone fisiche residenti è prevista un’esenzione di 1,7 milioni di corone (raddoppiato per le coppie che fanno dichiarazione congiunta).
Le tasse ambientali
Sono riscosse sui combustibili fossili, sulle emissioni di anidride carbonica, sui contenitori per bevande, sugli agenti chimici e sui pesticidi. La CO2 tax è riscossa sui combustibili minerali, sul petrolio e sulla produzione di combustibili e gas naturali. È un'imposta sulla produzione ed è commisurata all'unità di litro o di metro cubo standard. Le aliquote dipendono dal prodotto. Sono responsabili dell'imposta i produttori e gli importatori dei prodotti. I pagamenti dovuti si basano su un'autodichiarazione delle vendite dei prodotti sul mercato nazionale. Sempre nel settore petrolifero esiste un canone di area (area fee) dovuto in ragione di ogni chilometro quadrato in cui viene svolta l'attività di estrazione.
Aspetti internazionali
La Norvegia ha stipulato accordi contro le doppi imposizioni e per lo scambio di informazioni fiscali con numerosi Paesi tra cui l’Italia. In particolare, la Convenzione tra la Repubblica italiana e il governo del Regno di Norvegia per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali è stata firmata a Roma il 17 giugno 1985, ratificata in Italia con legge n. 108 del 2 marzo 1987 ed entrata in vigore il 25 maggio 1987. L’Accordo amministrativo tra il Ministero delle Finanze della Repubblica italiana e il Directorate of taxes del Regno di Norvegia per l’applicazione delle disposizioni sullo scambio di informazioni previsto dalla Convenzione tra l’Italia e la Norvegia per evitare le doppie imposizioni è stato firmato a Roma l’8 aprile 1998.
Capitale: Oslo
Lingua ufficiale: norvegese
Moneta: corona norvegese (Nok)
Forma istituzionale: monarchia costituzionale
Fonti
The Norway tax administration:
DELOITTE: “Norway highligths 2021”
KPMG: “Norway country profile 2020”
PWC: “Norway”