Dal 1957 possiede una sua costituzione che permette l’elezione di un governatore e ampie autonomie nella gestione degli affari interni tra cui quelli fiscali.
Dal punto di vista fiscale il sistema portoricano è caratterizzato dall’intrecciarsi della normativa locale con quella generale degli Usa. Nel 2011 il sistema è stato riformato con l’introduzione dell’Internal Revenue Code for a new Puerto Rico. Tale novità non è però riuscita a rendere più efficiente un sistema che, da un lato favorisce un livello molto elevato di evasione fiscale e dall’altro risulta scarsamente equo. Per questo nell’aprile 2018 è stata presentata una riforma che si pone di semplificare la struttura del sistema fiscale non solo al fine di incentivare la crescita economica ma anche di incrementare il livello di compliance spontanea da parte dei contribuenti. Tale riforma in particolare va ad influenza la struttura e le aliquote delle imposte sui redditi per le persone fisiche e giuridiche e (in misura minore) quella sulla vendita e l’uso.
Imposta sui redditi delle persone fisiche
In generale i residente in Portorico sono soggetti alle imposte federali Usa sui loro redditi mondiali ma la legge premette ai soggetti effettivamente ivi residenti per un periodo superiore ai 183 giorni di esentare i redditi portoricani dalle imposte Usa e sottoporli unicamente a quelle locali. Questa esenzione non vale però per i salari ricevuti dai dipendenti del governo Usa che operano in Porto Rico i quali devono comunque includere tali redditi sia nella dichiarazione portoricana che in quella federale. In quest’ultima beneficiano poi di un credito di imposta per le imposte pagate sull’isola. I residenti sono comunque tenuti al pagamento delle imposte federali ai fini contributivi e assistenziali.
Per i residenti e i non residenti cittadini Usa sono previste le seguenti deduzioni che, per quest’ultimi, valgono solo in proporzione ai redditi di fonte portoricana:
- 3.500 dollari come detrazione personale valevole per tutti, il doppio per le coppie che fanno dichiarazione congiunta
- 2.500 dollari per ogni familiare a carico
- 1.500 per i veterani
I non residenti non cittadini Usa non godono di tali esenzioni.
Gli scaglioni di imposta per il 2018 sono i seguenti:
Scaglione | Aliquota |
0-9.000 | 0% |
9.001- 25.000 | 7% |
25.001-41.500 | 14% |
41.501- 61.500 | 25% |
Oltre 61.500 | 33% |
Per i residenti le plusvalenze su partecipazioni detenute per più di un anno è soggetta ad una tassazione separata al 15% mentre quelle su partecipazioni di breve periodo sono inserite nel reddito ordinario. Per non residenti non cittadini Usa si pratica una ritenuta alla fonte del 25% che per i cittadini Usa è ridotta al 10%.
I lavoratori autonomi e le imprese individuali con reddito superiore ai 150mila dollari devono confrontare l’imposta calcolata con il metodo ordinario con una “Imposta Alternativa di Base” in sui sono previste minori deduzioni ed esenzioni a fronte di scaglioni con aliquote minori. L’imposta dovuta sarà quindi quella maggiore tra queste. Per non residenti non cittadini Usa è prevista una ritenuta alla fonte per tutti i redditi percepiti (salari, interessi, royalties, etc.) del 29% che si riduce al 15% per i dividendi provenienti da società residenti.
La riforma proposta nel 2018 prevede che a partire dal 2019 si avranno invece le seguenti aliquote
Scaglione | Aliquota |
0-12.500 | 0% |
12.501- 21.000 | 0,9% |
21.001-45.000 | 9% |
45.001- 58.000 | 19% |
Oltre 58.000 | 31% |
Cambia anche la tassa addizionale che sarà pari al 5% del reddito eccedente 200 mila dollari per un importo massimo di 13,273 dollari.
L’imposta alternativa di base viene rimodellata ed applicata anche ai redditi inferiori a 150mila dollari.
La dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro il 15 di aprile dell’anno successivo a quello di riferimento.
Imposta sulle persone giuridiche
Una società è considerata residente se è creata o amministrata in Portorico oppure se svolge attività economiche nel Paese. I residenti sono tassati su tutti i redditi di qualsiasi provenienza mentre i non residenti solo per quelli di fonte portoricana. Ai fini fiscali gli Stati Uniti sono considerati come estero. Il reddito imponibile è calcolato come differenza tra tutti i ricavi e le spese necessarie allo svolgimento dell’attività cui vengono apportate le correzioni previste dalla legge.
I dividendi pagati a società residenti sono sottoposti a ritenuta alla fonte del 15% mentre se il ricevente è non residente essa si riduce al 10%. Interessi e royalties verso non residenti scontano ritenute al 29%. Le plusvalenze sono tassate solo per il 15% del loro valore mentre le minusvalenze possono essere riportate in avanti per 5 anni ma possono essere utilizzate unicamente per compensare delle plusvalenze. Le donazioni caritatevoli sono deducibili per un ammontare non superiore al 5% del reddito netto.
Le perdite generate prima del primo gennaio 2013 possono essere portate in avanti per dodici anni mentre per quelle successive il periodo è ridotto a 10 anni. Con tali perdite è possibile compensare annualmente solo fino al 80% del reddito netto. Con la riforma tale limite sarà aumentato al 90%.
L’aliquota di base è del 20% cui si aggiunge una sovrattassa che varia tra il 5% per i redditi fino a 75mila euro e il 19% per quelli superiori a 275mila euro. I primi 25mila euro sono esenti dalla sovrattassa. Nel caso di soggetti appartenenti a gruppi residenti in Portorico l’aliquota della sovrattassa è determinato considerando il reddito consolidato di tutto il gruppo, inoltre l’esenzione è distribuita tra i membri del gruppo.
Al fine di individuare la corretta imposta da pagate il contribuente deve confrontare quella prevista dal sistema ordinario con l’Alternative minimum tax e considerare l’importo superiore. Questa è pari al 30% del reddito minimo alternativo (calcolato applicando meno detrazioni rispetto alla modalità ordinaria).
Con la riforma l’aliquota di base viene ridotta al 19%, analogamente vengono diminuiti gli scaglioni della sovrattassa che varia tra il 5% ed il 12% sopra i 425 mila dollari.
L’imposta alternativa sarà la maggiore tra 500 dollari e il 19% del reddito minimo alternativo. Tale aliquota sale al 23% per i contribuenti che hanno ricavi superiori a 3 milioni di dollari.
Generalmente l’anno di imposta va dal primo gennaio al 31 dicembre e la dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro il 15 del quarto mese dopo la fine dell’anno di imposta.
Imposta sulla vendita e l’uso
L’imposta colpisce la transazione interna di beni e servizi e la loro importazione considerando come importazione anche la provenienza dal resto degli Stati Uniti.
Nel 2013, dopo che il progetto di sostituire tale imposta con un sistema più simile all’Iva è stato abbandonato è stata oggetto di una profonda riforma dei meccanismi di funzionamento.
In particolare è stata, infatti, suddivisa in due parti di cui la prima di competenza statale e la seconda comunale. L’imposta statale si comporta in modo simile all’Iva con un meccanismo plurifase e un’aliquota del 10,5% (per i servizi professionali e quelli indirizzati alle imprese l’aliquota è del 4%). Quella comunale ha invece aliquota dell’1% e si applica solo alla vendita al consumatore finale. Sono esenti i cibi non lavorati, i farmaci, le locazioni di proprietà, i servizi sanitari, educativi, finanziari, governativi ed assicurativi.
Imposta sulle proprietà
L’imposta è di carattere locale e quindi varia a seconda dei Comuni, in generale l’aliquota è tra l’8,08 e l’11,58% del valore di mercato della proprietà nel 1958. Il trasferimento delle proprietà è soggetto ad imposta di bollo sulla base del valore della proprietà.
Imposta sulle donazioni
L’imposta si applica sul valore di mercato dei beni donati. Esistono alcune esenzioni sulla base del tipo di bene o del soggetto donatore o ricevente. In particolare:
- sono esenti le proprietà localizzate in Portorico donate da un residente
- fino a 5 mila dollari donati ad un minore disabile
- le donazioni per l’istruzione di un soggetto
- i doni per garantire l’assistenza sanitaria ad un soggetto
- il valore di certe donazioni caritatevoli
Rapporti internazionali
Porto Rico non è firmatario di alcun accordo internazionale in materie fiscali ne rientra in quelli stipulati dagli Usa se non esplicitamente indicato.
Capitale: San Juan
Lingua ufficiale: Inglese, spagnolo
Moneta: dollaro Usa
Forma istituzionale: territorio non incorporato degli Usa
Fonti:
Departimento de hacinda: http://www.hacienda.gobierno.pr/
Internal Revenue Service: taxmap.irs.gov
Deloitte: “Puerto Rico highlights 2018”
PWC: http://taxsummaries.pwc.com “Puerto Rico”
Kevane Grant Thornton: www.grantthornton.pr
“Federal tax guide for the employers of Puerto Rico”
“Doing business in Puerto Rico”
“Puerto Rico tax and incentives guide”
Ernst & Young: “Tax Guide 2018”
Kpmg: “Puerto Rico”
Aggiornamento: maggio 2018
La presente Scheda ha scopi esclusivamente informativi, non impegna in alcun modo né la direzione del giornale né l’Agenzia delle Entrate.