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Schede Paese

Tanzania

Stato dell'Africa orientale è uno dei Paesi più poveri del mondo con un reddito annuo pro-capite di circa 1000 dollari

Tanzania_bandiera

La Tanzania è un paese dell'Africa orientale confinante con il Kenya e l'Uganda a nord; Ruanda, Burundi e Repubblica Democratica del Congo a ovest; Zambia, Malawi e Mozambico a sud; e l'Oceano Indiano a est.
La Repubblica Unita di Tanzania è nata nel 1964 in seguito all'unione di Repubblica del Tanganica (formata nel 1961) e Zanzibar.
I principali settori economici della Tanzania includono l'agricoltura, l'estrazione mineraria e il turismo. Una parte significativa della popolazione è impiegata nell'agricoltura. In futuro, le considerevoli riserve di gas della Tanzania dovrebbero generare significativi proventi da esportazione. Altri settori importanti per l'economia sono l'edilizia, i servizi finanziari, le aziende manifatturiere, le telecomunicazioni e i servizi pubblici.
Il bilancio dello Stato, tuttavia, è gravato da un oneroso debito pubblico, che limita la possibilità di attuare riforme strutturali e la crescita del Paese. La Tanzania è uno dei Paesi più poveri del mondo. Il reddito annuo pro capite è di circa 1000 dollari.
L’autorità fiscale del Paese è la Tanzania Revenue Authority (TRA), istituita con legge n. 11 del 1995 e operativa dal 1° luglio del 1996. La TRA è responsabile dell’accertamento, riscossione e gestione delle entrate. Alcuni cambiamenti significativi del sistema fiscale del Paese sono stai introdotti dalla legge finanziaria 2022.

Persone fisiche: imposte sul reddito
L'imposta sul reddito è dovuta dalle persone fisiche residenti in Tanzania (diverse dai residenti a breve termine) sul loro reddito ovunque prodotto. I "residenti di breve periodo" e i non residenti sono imponibili sul reddito proveniente da una fonte tanzaniana. Sono considerati di fonte tanzaniana i proventi: (a) conseguiti in Tanzania o (b) conseguiti al di fuori della Tanzania se remunerati dal governo della Tanzania.
Un soggetto è considerato residente in Tanzania in qualsiasi anno fiscale se ha una residenza permanente in Tanzania oppure se, pur non avendo una residenza permanente, è presente nel Paese per 183 giorni l'anno oppure per una media di 122 giorni calcolata nell’anno in corso e nei due anni precedenti.
Un soggetto è considerato un “residente di breve periodo” alla fine di un qualsiasi anno fiscale se nel corso della sua vita è stato residente in Tanzania per non più di due anni in totale.
I redditi da lavoro oggetto di tassazione comprendono gli emolumenti in denaro e il valore delle prestazioni in natura (generalmente il valore di mercato). Esistono norme speciali per tassare la fornitura di alloggi residenziali, veicoli a motore e prestiti agevolati.
Sono ammesse in deduzione esclusivamente ed interamente le spese sostenute per la produzione del reddito medesimo. Il prelievo fiscale è mensile.
Le aliquote fiscali applicabili al reddito da lavoro dipendente dei soggetti residenti (espresso in scellini della Tanzania, TSZ) sono indicate nella seguente tabella:

 

Da A Aliquote
0 270.000 0%
270.001 520.000 8% sull'eccedenza di 170.000
520.001 760.000 20% sull'eccedenza di 360.000
760.001 1.000.000 25% sull'eccedenza di 540.000
1.000.001 e oltre 30%


Le persone fisiche non residenti sono soggette a un'aliquota forfettaria del 15% sui redditi da lavoro dipendente che rappresenta l'imposta finale in Tanzania. Tuttavia l’aliquota è pari al 30% qualora i redditi del soggetto non residente includano, oltre ai redditi da lavoro dipendente, anche altre tipologie di reddito, come redditi di impresa o da investimento.
L’aliquota del 30% si applica anche al reddito da lavoro autonomo e di impresa dei soggetti residenti.
Sono previste, poi, delle ritenute alla fonte per i redditi da investimenti come indicato nella seguente tabella.

Tipologia di pagamento Aliquota per i residenti Aliquota per i
non residenti
Interessi - 10%
Dividendi - 10%
Dividendi
(azioni quotate alla Borsa di Dar Es Salam)
- 5%
Royalties - 15%
Canoni di locazione 10% 10%
Premi e Pensioni 10% 15%


Le persone fisiche con fatturato annuo superiore a 11 milioni di scellini tanzaniani (TZS) ma non superiore a 100 milioni di TZS, sono soggette all'imposta presuntiva sul reddito nella misura del 3,5% del fatturato. Il regime dell'imposta presuntiva sul reddito non si applica alle persone impegnate in servizi professionali, tecnici, gestionali, di costruzione e di formazione.

Contributi previdenziali
Esiste un regime di sicurezza sociale statale noto come National Social Security Fund (NSSF), a cui ogni datore di lavoro nel settore privato deve contribuire. Il contributo del datore di lavoro è pari al 20% della retribuzione monetaria del dipendente; tuttavia, il datore di lavoro ha il diritto di recuperare fino alla metà dell’importo versato dal dipendente.
Aliquote contributive analoghe si applicano al regime del Fondo di previdenza sociale del servizio pubblico (PSSSF), che è un fondo speciale per il datore di lavoro e i dipendenti del settore pubblico. Nel regime PSSSF, il contributo del datore di lavoro e del dipendente è rispettivamente del 15% e del 5%.

Pay-As-You Earn (PAYE)
E’una forma di ritenuta alla fonte in base alla quale il datore di lavoro è obbligato a dedurre l'imposta dalle retribuzioni corrisposte ai propri dipendenti, ai sensi e con le modalità indicate nel Income Tax Act, e di riversarla mensilmente alla TRA.
L'anno fiscale in Tanzania va dal 1° gennaio al 31 dicembre. Le persone fisiche la cui unica fonte di reddito è rappresentata dal reddito da lavoro dipendente non sono obbligate a presentare la dichiarazione dei redditi annuale in quanto sono soggetti al sistema di ritenuta alla fonte PAYE. I lavoratori autonomi e quelli con redditi provenienti da fonti diverse da quelle di lavoro dipendente sono tenuti a presentare dichiarazioni provvisorie e a pagare gli acconti dell’imposta dovuta in quattro rate trimestrali mentre la dichiarazione dei redditi finale deve essere presentata entro 6 mesi dalla fine del periodo d'imposta.
Le persone coniugate dovranno presentare dichiarazioni dei redditi individuali in quanto sono sempre tassate separatamente su tutti i tipi di reddito.

Società: imposte sul reddito e altre imposte dirette
Le persone giuridiche sono tassate sulla base del principio del worldwide income, in base al quale i redditi sono tassati in Tanzania ovunque prodotti mentre le società non residenti sono tassate solo per i redditi ivi prodotti. Un società è considerata residente se è costituita ai sensi del Tanzanian Companies Act ovvero se, in qualsiasi periodo durante l’anno fiscale, la gestione o il controllo della stessa sono esercitati in Tanzania.
Il reddito è soggetto ad imposta nella misura del 30%. Sono tuttavia previste delle eccezioni. Le nuove società inserite tra quelle quotate nella borsa di Dar es Salaam beneficiano di un’aliquota agevolata del 25% per i tre anni successivi dalla data di quotazione. Per beneficiare di tale aliquota ridotta, almeno il 30% delle azioni della società deve essere emesso al pubblico.
Sono previste aliquote agevolate dell’imposta sulla società anche nei seguenti casi:

  • aliquota del 10% applicabile ai nuovi assemblatori di veicoli, trattori e barche da pesca per i primi cinque anni dall'inizio delle operazioni;
  • aliquota del 20% applicabile ai nuovi produttori di prodotti farmaceutici o in pelle che hanno un accordo di prestazione con il governo tanzaniano per i primi cinque anni dall'inizio delle operazioni.

Inoltre, è applicata una ritenuta alla fonte nella misura del 5% del fatturato per i fornitori di servizi tecnici e gestionali a entità minerarie, petrolifere e del gas.

Ritenute
Le ritenute si applicano sia ai soggetti residenti che a quelli non residenti secondo le aliquote indicate nel seguente prospetto:

Tabella pagamenti
 

Tipologia di pagamento Aliquota residente Aliquota
non residente
Interessi 10% 10%
Dividendi 10% 10%
Dividendi
(azioni quotate alla Borsa di Dar Es Salam)
5% 5%
Royalties 15% 15%
Servizi tecnici (estrazione petrolio e gas) 5% 15%
Canoni di locazione 5% 5%
Premi assicurativi - 5%
Compensi ai direttori (non full time) 15% 15%


Imposta minima alternativa
Questa imposta si applica con un'aliquota dello 0,5% al fatturato delle società con perdite fiscali perpetue non compensate per l'esercizio corrente e per i due esercizi di reddito precedenti. L'esenzione si applica alle aziende agricole e alle società impegnate nella fornitura di servizi sanitari o relativi all’istruzione.
Le società versano le imposte attraverso un sistema di autovalutazione in base al quale ogni persona giuridica dovrà stimare il proprio reddito imponibile e, quindi, l’imposta dovuta. Tale importo viene suddiviso in quattro rate trimestrali che sono pagate in anticipo ogni trimestre. L'importo effettivamente dovuto sarà noto solo al momento di compilare la dichiarazione dei redditi finale, che va presentata entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio sociale. Se la differenza tra gli importi delle imposte stimate pagate in anticipo e l'importo effettivo indicato in dichiarazione dà luogo ad un’eccedenza sarà dovuto il rimborso della stessa.


Imposta sul valore aggiunto
L’imposta sul valore aggiunto è disciplinata dal VAT Act del 1997 e successive modifiche. L’imposta si applica sulle cessioni di beni e di servizi, nonché alle importazioni di beni e di servizi, con un’aliquota generale del 18%. L’aliquota standard è, invece, pari al 15% nell’isola di Zanzibar.
Per alcune tipologie di beni e servizi si applica l’aliquota zero (0%). Tra gli altri si annoverano le esportazioni, il trasporto internazionale di cose e di persone e i servizi organizzativi e assicurativi ad essi relativi.
Le principali esenzioni riguardano, invece, le prestazioni sanitarie, servizi finanziari e assicurativi, servizi turistici, forniture di materiali didattico, libri e giornali, servizi di trasporto, servizi funebri, attrezzi agricoli, pesticidi, fertilizzanti, ecc.
La partita Iva è obbligatoria per le imprese il cui fatturato annuale imponibile è pari o superiore a 100.000.000 di TZS.
Alcune modifiche sono state apportate dalla legge finanziaria per il 2022.
Il Ministro delle Finanze ha ora il potere di concedere l'esenzione IVA su beni e servizi per l'attuazione di "investimenti strategici speciali" o "investimenti strategici" approvati dal Comitato direttivo nazionale per gli investimenti ai sensi della legge sugli investimenti in Tanzania. Il Ministro concede questa esenzione con ordinanza pubblicata nella Gazzetta Ufficiale previa approvazione del Consiglio dei Ministri.
Le organizzazioni non governative (Ong) che hanno concluso un accordo con il governo che prevede l'esenzione dall'Iva possono, su richiesta al Commissario generale, beneficiare dell'esenzione dall'Iva sull'importazione e la fornitura di beni e servizi esclusivamente per i progetti attuati dalla Ong. La legge finanziaria 2022 ha introdotto anche l'obbligo di approvazione ministeriale delle importazioni e delle forniture per poter beneficiare dell'esenzione.
Si prevede, poi l’applicazione dell'esenzione dall'Iva sui servizi charter aerei fino al 30 dicembre 2022 e successivamente tali cessioni non saranno più esenti da Iva.
È stata introdotta l’esenzione di un anno sulla fornitura di olio commestibile a doppio raffinato da semi coltivati localmente da parte di un produttore locale e una fornitura di materie prime di codici SA specificati e materiali di imballaggio che devono essere utilizzati esclusivamente e direttamente dal produttore locale.
Sono state, poi aggiunte delle esenzioni modificando la legge sull'Iva in relazione al settore agricolo, tra cui alberi in piedi, ami da pesca, mulinelli e lenze, materiali di imballaggio per prodotti lattiero-caseari, sacchetti di sisal fabbricati localmente, ecc.

Accise e altre imposte
Il Ministro delle Finanze, sempre per effetto delle modifiche introdotte dalla finanziaria 2022, ha ora il potere di concedere lo sgravio delle accise sulle merci acquistate o importate per l'attuazione di "investimenti strategici speciali" o "investimenti strategici" approvati dal Comitato direttivo nazionale per gli investimenti ai sensi della legge sugli investimenti in Tanzania. Il Ministro concede questa esenzione con ordinanza pubblicata nella Gazzetta Ufficiale previa approvazione del Consiglio dei Ministri. Un'esenzione analoga è applicabile ai pedaggi per il carburante.
Un’altra novità riguarda il campo di applicazione del prelievo sulle transazioni di moneta elettronica (electronic money transaction, EMT) che è stato esteso anche ai trasferimenti dal conto bancario ai cosiddetti portafogli online (mobile money account come Google Wallet). È prevista l’esenzione dal prelievo EMT per le transazioni che comportano il pagamento di stipendi da parte dei datori di lavoro. Il limite massimo del prelievo EMT è stato modificato a 2.000 scellini.
Il campo di applicazione dell'accisa del 5% sui servizi pay-to-view (precedentemente applicato ai servizi forniti via cavo e via satellite) viene ampliato per includere quelli forniti utilizzando servizi terrestri o altri servizi tecnologici.
È stata introdotta una tassa del 10% sull'importo delle vincite derivanti dalle scommesse sportive.

Relazioni internazionali
La Tanzania ha stipulato trattati contro le doppie imposizioni con Canada, India, Sud Africa, Danimarca, Italia, Svezia, Finlandia, Norvegia e Zambia.
La convezione con l’Italia è stata siglata il 7 marzo 1973, integrata il 31 gennaio del 1979 e promulgata con legge n. 667 del 7 ottobre 1981.

Capitale: Dodoma
Popolazione:  64 milioni circa
Superficie: 945.080 km2
Lingue: kiswahili e inglese
Forma istituzionale: repubblica presidenziale
Moneta: scellino della Tanzania (TZS)


Fonti di riferimento:
Amministrazione finanziaria della Tanzania 

La presente Scheda ha scopi esclusivamente informativi, non impegna in alcun modo né la direzione del giornale né l’Agenzia delle Entrate.

aggiornamento: febbraio 2023

 

 

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