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Schede Paese

Zambia

La gestione, amministrazione e controllo del sistema fiscale nazionale sono attività demandate alle Entrate

zambia bandiera
La Repubblica dello Zambia è uno Stato di quasi 12 milioni di abitanti dell'Africa centro-meridionale. Lo Zambia è una repubblica presidenziale nell'ambito del Commonwealth, membro delle Nazioni Unite e dell'Unione africana e associato all'Unione europea. La sua lingua ufficiale è l'inglese. Nel Paese  convivono circa settanta differenti gruppi etnici neri bantu, pari a circa il 97% della popolazione. La religione predominante, nonché culto ufficiale del Paese, è il Cristianesimo, seguito dall’islamismo. Lo Zambia è uno stato presidenziale ove il Presidente è dotato di ampi poteri decisionali. Nell'esercizio del potere legislativo il Presidente della Repubblica è affiancato da un Parlamento, originariamente monocamerale, chiamato Assemblea Nazionale, di 158 membri, di cui 150 eletti in partiti, 8 di nomina presidenziale (membri esimi). Nel 1991 è stata istituita la camera alta del Parlamento, chiamata Camera dei Capi, che conta 27 membri non elettivi in rappresentanza di tutte le razze che compongono il Paese. Lo Zambia è amministrativamente suddiviso in province, attualmente 9, a loro volta suddivise in distretti.
 
Il sistema Paese
Per ciò che concerne il sistema Paese, l'estrazione del rame rimane l’attività sicuramente maggiormente rilevante da un punto di vista macroeconomico, anche se bisogna rilevare come il governo zambiano stia mettendo in campo strategie di diversificazione dell'economica, promuovendo l'agricoltura, il turismo, l'estrazione di pietre preziose e la produzione di energia idroelettrica. L’economia del Paese  ha mostrato una robusta espansione macroeconomica, registrando una crescita media del PIL di quasi il 5% negli ultimi dieci anni, dovuta in particolar modo dalla notevole attività nel settore minerario, nelle costruzioni, nelle telecomunicazioni e nel turismo. La politica economica posta in essere dal Governo mira ad  accelerare la crescita economica, riducendo al massimo i livelli di povertà, ed a  raggiungere una stabilità finanziaria e valutaria, creando un ambiente economico favorevole allo sviluppo del settore privato. Nel settore petrolifero, oltre ad essere previste normativamente possibilità di ottenere concessioni di licenze di esplorazione e produzione, sono state indette  gare d'appalto per effettuare ricerche petrolifere nella Regione del Nord Ovest nel cui sottosuolo i campioni inviati ai laboratori europei hanno confermato la presenza di greggio. Le società straniere che si impegneranno nel settore saranno però vincolate ad istruire ed impiegare personale zambiano e dovranno conformarsi a rigidi regolamenti per quanto attiene il rispetto dell'ambiente e delle norme di tutela della salute e sicurezza pubblica.
 Il settore petrolifero è sicuramente strategico per il paese considerato che l’industria dello Zambia è prevalentemente estrattiva. Numerosi sono poi gli impianti per la raffinazione del rame, e ciò si spiega facilmente con il fatto che la principale risorsa dello Zambia è costituita proprio da quest’ultimo elemento. Oltre allo stesso si estraggono anche zinco, piombo, stagno, mentre la raffinazione del rame fornisce come sottoprodotti oro, argento, cobalto. Notevoli sono anche le riserve di ferro. Nell’ultimo quinquennio si è assistito alla forte espansione del settore terziario, incoraggiato dall’aumento di domanda proveniente dal settore minerario, dei trasporti e delle telecomunicazioni, oltre alla rapida crescita dei flussi turistici.
 
Il sistema fiscale
Da un punto di vista fiscale, il sistema zambiano è composto da tasse individuali e d’impresa, imposta sul reddito, tariffe di importazione, accise e imposta sul valore aggiunto (IVA). L'amministrazione del sistema fiscale è demandata all’Autorità delle Entrate dello Zambia.
 
La tassazione delle persone fisiche
Per quanto riguarda le imposte sul reddito, queste includono una tassa dell'1%  sulle retribuzioni lorde dei lavoratori dipendenti, dopo una detrazione di 300.000 Kwacha (circa 65 dollari Usa) e di una tassa di proprietà del 1,015%. Il reddito individuale è tassato con aliquote progressive secondo la seguente suddivisione:
  • nessuna imposizione fiscale sui primi 600.000 Kwacha (circa 130 dollari) del reddito annuo;
  • 10% sui successivi 600.000 Kwacha;
  • 20% sugli ulteriori i 600.000 Kwacha;
  • 30% per l'incremento di reddito annuo sopra i 1.800.000 Kwacha (circa 400 dollari).
Sempre in materia di tasse per le persone fisiche, è prevista una tassazione separata per i soggetti che risultano essere titolari sia di reddito di impresa che di reddito di lavoro dipendente, con un’aliquota superiore al 40% per chi dichiara un reddito annuo superiore ai 60 milioni di Kwacha. Ad una ritenuta alla fonte del 20% sono soggetti, invece, tutti gli emolumenti in denaro corrisposti a soggetti non residenti, salvo che non vi sia un accordo per evitare le doppie imposizioni in vigore.
 
La tassazione delle persone giuridiche
Per quanto riguarda la tassazione sulle persone giuridiche, l’aliquota dell'imposta sulle società era variabile dal 15% al 35% , ora è fissa ed è attualmente pari al 35%. I dividendi societari sono tassati di norma al 15%, ma quelli percepiti da attività legate al settore agricolo sono esenti da imposte per i primi cinque anni. Fanno eccezione anche la produzione di fertilizzanti e le esportazioni non tradizionali. Nel corso del 2015 il governo ha posto mano alla revisione della tassazione sul settore estrattivo, settore strategico per un Paese come lo Zambia dove l'estrazione del rame rimane l'attività economica più rilevante. Inizialmente il governo aveva comunicato l’intenzione di alzare le aliquote relative sia alle attività di estrazione sotterranea che per gli impianti a cielo aperto fino al 20%. A seguito, però, delle notevoli proteste sollevate dalle diverse società estrattive operanti nel paese, le quali avevano anche minacciato la chiusura di tutte le loro attività in Zambia qualora la tassazione sul settore minerario avesse raggiunto soglie irragionevoli, il governo di Lusaka ha fissato al 9% le royalties relative a tutte le attività riconducibili alle estrazioni dal sottosuolo. Il governo ha inoltre approvato una tassazione del 15% sui profitti imponibili quando questi ultimi superino l’8% del valore dei ricavi, mentre ha stabilito che la deduzione sulle perdite societarie sarà limitata al 50% delle stesse.

 
L’imposta sul valore aggiunto
Per quanto concerne le imposte indirette, l’Iva ha sostituito quella che era l’imposta sulle vendite. Inizialmente prevista con un’aliquota del 20%, attualmente si registra un’unica aliquota pari al 17,5%. Particolari esenzioni sono previste per l’acquisto di assicurazioni civili nonché, su un piano completamente diverso, per l’acquisto di zanzariere ed insetticidi per uso sia domestico che industriale. Procedure molto semplificate per l’assolvimento del tributo sono previste per le persone giuridiche con volume d’affari annuo pari o inferiore a 200 milioni di Kwacha.
In tema di investimenti esteri, il Paese, al fine di incentivarli e favorirli, sta via via riducendo l’intervento pubblico nelle attività commerciali, privatizzando la maggior parte delle imprese pubbliche ed eliminando molte distorsioni del mercato.
 
Le agevolazioni fiscali per gli investimenti
La promozione attiva degli investimenti esteri è disciplinata dallo “Zambia Development Agency Act”, legge approvata nel maggio 2006 ed entrata in vigore il 1º gennaio 2007, che ha istituito la “Zambia Development Agency”. Secondo la normativa del 2006, agli stranieri è consentito investire in Zambia, mediante la costituzione di persone giuridiche, e dopo il versamento di un’imposta pari a circa 1.500.000 Kwacha, in ogni attività accessibile al settore privato.
Da un punto di vista impositivo, per gli investimenti superiori a 500.000 dollari USA, in settori o in produzioni che il governo considera di interesse strategico, si ha diritto ad notevoli benefici fiscali, tra cui si ricordano:
  • l’esenzione dal pagamento delle tasse doganali per l’importazione di macchinari ed equipaggiamenti necessari all’impresa;
  • imposizione societaria calcolata sul 50% dei profitti d’impresa;
  • dividendi  esenti da tassazione.
Stessi benefici sono destinati alle imprese rurali mentre una fiscalità ad hoc, da determinarsi di intesa con il ministero delle finanze dello zambia, è appannaggio delle imprese che effettuano sul territorio nazionale investimenti superiori ai 10 milioni di dollari USA.
Interessante è notare come in Zambia risulti tutt’ora assente qualsivoglia disciplina in tema di fallimento delle società di capitali.
 
Dazi e altre imposte
Venendo alla materia dei dazi doganali, sottolineiamo come, nonostante gli sforzi di apertura al mercato compiuti recentemente dallo zambia, lo stesso rimanga un paese con barriere tariffarie tutt’ora evidenti.
La quasi totalità dei prodotti in entrata, infatti, viene assoggettata a tre distinte categorie tariffarie:
  • imposizione a titolo di dazio del 5% sulle materie prime e i beni capitali;
  • imposizione a titolo di dazio del 15% per i prodotti intermedi;
  • dazio al 25% per i prodotti finiti.
Ulteriori tariffe protettive vengono poi applicate su alcuni prodotti specifici come gli oli vegetali e i saponi mentre esenti da dazi risultano essere esclusivamente i prodotti farmaceutici, le attrezzature mediche e veterinarie ed i prodotti chimici.
 
Gli accordi commerciali
Infine, in materia di accordi commerciali siglati dallo Zambia, ricordiamo quello concluso con il Fondo monetario internazionale nel giugno 2008  per la concessione di un programma triennale di riforme economiche nell’ambito della Poverty Reduction and Growth Facility (PRGF), per un ammontare di 79,2 milioni di dollari, a supporto delle politiche economiche del Paese, finalizzate ad alleviare la povertà e a sostenere la crescita, perseguendo riforme strutturali che possano consentire il processo di diversificazione dell’economia e preservando condizioni di stabilità macroeconomica e sostenibilità del debito estero. Lo Zambia è inoltre membro del COMESA (Mercato comune per l’Africa orientale e meridionale) che nell’ottobre 2000 ha concluso un accordo per la creazione di un’area di libero scambio, e del SADC (South African Development Community). Inoltre fa parte dell’accordo di Cotonou tra paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) ed Unione europea.
 
 
Capitale: Lusaka
Lingua ufficiale: inglese
Moneta: kwacha zambiano, il cui cambio con il dollaro Usa è pari a 1 dollaro = 5000 kwacha circa
Forma istituzionale: repubblica presidenziale nell'ambito del Commonwealth, membro delle Nazioni Unite e dell'Unione africana e associato all'Unione europea
Accordi con l’Italia: con l’Italia, lo Zambia ha stipulato a Lusaka il 27 ottobre 1972 la Convenzione per evitare le doppie imposizioni e prevenire le evasioni fiscali in materia di imposte sul reddito. L’accordo è in vigore dal 30 marzo 1990.
Nell’ultima revisione semestrale della white list degli Stati che consentono un adeguato scambio di informazioni in materia fiscale (dm 23 marzo 2017) lo Zambia è stato confermato tra gli Stati che consentono un adeguato scambio di informazioni in materia fiscale.






aggiornamento: marzo 2017
 
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