Articolo pubblicato su FiscoOggi (https://fiscooggi.it/)

Dalle regioni

Superbonus: un convegno a Padova sui controlli antifrode e antiriciclaggio

Tra l’altro i relatori si sono soffermati sulle disposizioni che prevedono un’adeguata verifica della clientela da parte dei professionisti e sulle modalità di valutazione del rischio

immagine locandina

Giovedì 20 aprile, presso la sede dell’Ordine dei dottori commercialisti di Padova si è tenuto il convegno dal titolo “Superbonus. Le norme antifrode e antiriciclaggio: profili applicativi e interpretativi nella prassi dei controlli degli uffici”.
Il convegno si è strutturato in una prima parte in cui esponenti dell’Ordine, in particolare della Commissione antiriciclaggio e della Sottocommissione Superbonus, hanno illustrato i riferimenti normativi e di prassi, e una seconda parte costituita da due tavole rotonde: la prima sui controlli preventivi antifrode, coordinata da Francesco De Simone - capo ufficio Controlli della direzione Provinciale di Padova - e la successiva sui controlli antiriciclaggio, presieduta dal capitano Alessandro Dario Ragno del Nucleo di Polizia Economico-finanziaria della Guardia di finanza di Padova.

L’esposizione del quadro normativo si è focalizzata inizialmente sull’articolo 122-bis del decreto “Rilancio” (Dl n. 34/2020), che prevede la possibilità da parte dell’Agenzia delle entrate di sospendere per un periodo massimo di trenta giorni gli effetti delle comunicazioni dell’avvenuta cessione del credito in caso presentino specifici profili di rischio. A tale proposito la circolare n. 16/2021 ha precisa le differenze tra questa tipologia di presidio preventivo e i controlli sostanziali, che possono comunque intervenire successivamente anche in caso di rimozione della sospensione. La puntuale definizione degli ambiti di queste due tipologie di controlli costituisce un tassello importante per agevolare i professionisti nello svolgimento del loro ruolo consulenziale.

Successivamente, per ciò che concerne le norme antiriciclaggio, i relatori si sono soffermati in particolare sulle disposizioni in materia di adeguata verifica della clientela da parte dei professionisti e sulle modalità di valutazione del rischio. Il processo di adeguata verifica ha particolare importanza visto che, qualora il cliente non fornisca le informazioni necessarie per il suo svolgimento, è normativamente prescritta l’interruzione della prestazione professionale (articolo 42 Dlgs n. 231/2007). In questi casi il professionista, pur non avendo un obbligo automatico, dovrà anche valutare l’eventualità di effettuare una segnalazione di operazione sospetta (SOS) alla luce delle indicazioni fornite dalle norme, dalla richiamata circolare n. 16/2021 dell’Agenzia delle entrate e dalle comunicazioni in merito dell’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia.

Proprio la conciliazione tra le diverse indicazioni fornite dalle norme è stata successivamente al centro del dibattito. Al termine della prima parte del convegno è stato poi affrontato il tema del regime di responsabilità in solido del fornitore e del cessionario in caso di recupero della detrazione non spettante. In particolare in questo ambito sono state illustrate le nozioni di dolo e colpa grave, le quali vengono attribuite al cessionario nel caso in cui si rinvenga un intento fraudolento, con onere della prova sempre in capo all’Amministrazione finanziaria.

Definito il quadro normativo, nelle due tavole rotonde che si sono succedute, sono stati evidenziati gli aspetti più salienti e delicati della sua applicazione nell’attività di controllo. Francesco De Simone ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra Entrate e professionisti per rendere le norme antifrode ancora più efficaci. I professionisti infatti rappresentano a tutti gli effetti uno dei tasselli del presidio di legalità in questo ambito. La collaborazione inoltre potrebbe giocare un ruolo importante nell’evitare molte delle sospensioni automatiche delle comunicazioni di cessione del credito, cioè quelle generate da errori formali nella compilazione.

Successivamente il capitano Ragno ha poi evidenziato quanto le segnalazioni per operazioni sospette da parte dei professionisti siano una preziosa fonte di informazioni per l’attività di controllo in questo settore. Ha illustrato infine come le segnalazioni possono essere inoltrate anche nel caso non riguardino i clienti diretti ma soggetti terzi con cui i clienti dei professionisti si trovino a entrare in contatto nell’ambito delle loro attività.

URL: https://www.fiscooggi.it/rubrica/dalle-regioni-veneto/articolo/superbonus-convegno-padova-sui-controlli-antifrode-e