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Dalle regioni

Convegno inaugurale del master in Fiscalità dell’impresa

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"Attività professionale ed esercizio di impresa: esiste ancora un confine?". Questa è la domanda alla quale hanno risposto, ieri a Bari, accademici, professionisti e rappresentanti dell'Amministrazione finanziaria, nell'ambito del convegno inaugurale del master in Fiscalità dell'impresa, organizzato in collaborazione tra la Dr Entrate della Puglia e della Basilicata e l'Università degli studi di Bari.

L'evento, presso la Facoltà di Giurisprudenza, si è aperto con i saluti di Nicola Melone, presidente della commissione Master dell'Ateneo.
A seguire, Nicola De Bartolomeo, presidente di Confindustria Puglia, ha ringraziato i promotori del master, giunto quest'anno alla sua terza edizione, per aver risposto al bisogno di formazione tecnica espresso dal territorio.
Uguale apprezzamento per l'iniziativa è stato espresso da Mariano Fiore, consigliere dell'Ordine degli avvocati di Bari e da Salvatore Sodano, in rappresentanza dell'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili.
Il preside della Facoltà di Giurisprudenza di Bari, Mario Giovanni Garofalo, ha richiamato l'esigenza di elevate professionalità e il dovere dell'Università di corrispondere a questa necessità, attraverso l'offerta ai giovani di conoscenza e competenza. A chiudere i saluti, è intervenuto il procuratore Riccardo Greco, consigliere della Corte d'Appello di Bari, che ha definito il programma del master in Fiscalità dell'impresa "un'elaborazione intelligente", poiché la leva fiscale ha una valenza strategica anche per la competitività.
La professoressa Caterina Coco, docente di Diritto tributario e presidente del master, ha presentato i relatori della giornata di studio e ha sottolineato la difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro, invitando i giovani a puntare sulla qualificazione professionale.

La parola è passata, quindi, ai vertici dell'Entrate della Puglia e della Basilicata.
Il direttore regionale della Puglia, Massimo Orsi, ha illustrato i dati delle precedenti edizioni del corso, dopo aver ripercorso l'iter che ha portato alla sua istituzione. "Il diritto tributario, più di altre materie, - ha detto Orsi - necessita di un approfondimento post universitario per una migliore sistematizzazione delle proprie conoscenze o per inquadrare le prime esperienze lavorative". Ha sottolineato, inoltre, l'utilità della formazione che accomuni giovani funzionari dell'Agenzia, del mondo professionale e delle aziende, perché ciò "crea una sensibilità comune, un comune modo di ragionare che favorisce la corretta gestione del rapporto tributario".
Sui temi del convegno, Orsi ha osservato che negli ultimi anni il legislatore ha manifestato la volontà di avvicinare le regole per la tassazione dei professionisti a quelle previste per le imprese, pur mantenendo fermo il principio di cassa per i primi e di competenza per i secondi.

Sulla stessa linea di Orsi, la direttrice regionale della Basilicata, Silvia Guarino, ha puntato l'attenzione sull'esperienza qualificante offerta dal master, soprattutto in virtù del periodo di stage previsto presso gli uffici dell'agenzia delle Entrate.

Terminata la presentazione, il professore emerito di Diritto tributario, Nicola D'Amati, ha precisato che la fiscalità, imperniata sul diritto, è disciplina giuridica e non contabile. Essa, inoltre, implica la conoscenza della società e richiede l'apporto di riflessione della comunità accademica, al centro del triangolo costituito da imprese, professionisti e Pubblica amministrazione.

La prima relazione della giornata è stata affidata a Viktor Uckmar. Il professore emerito si è congratulato con i partecipanti al master, perché si prospettano anni di intenso lavoro nel settore tributario e lo Stato sta investendo ingenti risorse nel potenziamento dell'apparato preposto alla lotta all'evasione.
Uckmar è passato, quindi, a svolgere una disamina sugli articoli della legge Finanziaria 2008.

Per l'agenzia delle Entrate è intervenuto anche Giovanni Spalletta, capo ufficio Persone fisiche della direzione centrale Normativa e Contenzioso. Spalletta ha descritto le differenze tra reddito di lavoro autonomo e reddito d'impresa, richiamando le disposizioni introdotte con il Dl n. 223/2006.

Il professore di Diritto tributario, Antonio Uricchio, ha ripercorso l'evoluzione normativa delle definizioni di lavoratore autonomo e imprenditore, muovendosi tra norme civilistiche e previsioni di rilievo fiscale. In particolare, ha trattato il differente punto di vista degli operatori professionali, dell'agenzia delle Entrate e della giurisprudenza in materia di Irap.
È toccato, quindi, al professore Sabino Fortunato, docente di Diritto commerciale, riprendere alcuni degli spunti offerti dalle relazioni di Spalletta e Uricchio, per condensare il percorso evolutivo compiuto dalla dottrina sull'argomento del confine tra lavoro autonomo e attività d'impresa.
A conclusione dei lavori, ha preso la parola il professore di Diritto commerciale Michele Castellano.

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