Gli esercenti che sono stati colpiti dal provvedimento per la mancata emissione di scontrini mostrano una disponibilità a "ravvedersi" dopo la prima sanzione.
E' di circa il 20%, infatti, l'incremento degli incassi degli esercizi commerciali nei quindici giorni successivi al periodo di chiusura.
E' quanto rilevato dalla direzione provinciale Entrate che, dal 24 settembre al 12 ottobre, ha nuovamente controllato 94 attività commerciali, di cui 33 nel distretto dell'ufficio di Trento, raggiunte dal provvedimento.
I dati più rilevanti sono quelli di 27 locali (bar, ristoranti, pizzerie) che insieme ad alberghi e motel, hanno dimostrato la maggiore disponibilità al "ravvedimento".
Se precedentemente al primo controllo le aziende alberghiere registravano complessivamente 156mila euro di incassi in 15 giorni, gli stessi soggetti hanno registrato incassi di 214mila euro nei 15 giorni successivi alla sanzione. Così anche i ristoranti, che sono passati da 47 a 59mila euro di incassi.
| Bar e caffè | € 363.514,04 | € 411.599,61 | 13,23% |
| Ristoranti, trattorie, pizzerie, osterie, birrerie con cucina | € 47.658,30 | € 59.353,02 | 24,54% |
| Alberghi e motel con ristorante | € 156.179,89 | € 214.250,01 | 37,18% |
| Produzione di gelati | € 70.792,11 | € 78.038,75 | 10,24% |
| Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere | € 11.720,60 | € 13.302,60 | 13,50% |
| T o t a l i | € 649.864,94 | € 776.543,99 | 19,49% |
