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Dalle regioni

Nuove strategie per un'azione di contrasto integrata

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L'Agenzia delle entrate della Toscana affronta il tema della lotta all'evasione fiscale con un convegno organizzato nella giornata di ieri, 5 dicembre, presso la facoltà di Economia dell'università di Firenze. L'incontro è stato pensato come momento di scambio e confronto tra gli attori che detengono un ruolo importante nell'attività di contrasto all'evasione.

A dare il via ai lavori della giornata è stato Francesco Miceli, direttore regionale Entrate della Toscana, che ha posto l'accento sulla necessità sempre più cogente del contrasto all'evasione, incentrato sulla diffusione della cultura della legalità, unita all'incentivazione dei comportamenti virtuosi.

Adriano Di Pietro, professore ordinario di diritto tributario all'università di Bologna, ha tracciato la linea di confine tra l'evasione e l'elusione, fenomeno, quest'ultimo, che si caratterizza per l'utilizzo di "smagliature" presenti nell'ambito delle norme tributarie, grazie alle quali il contribuente può realizzare un indebito risparmio di imposta.

Il dialogo tra Amministrazione fiscale e intermediari finanziari, attraverso l'anagrafe dei conti e il "superamento" del segreto bancario, è stato al centro dell'intervento di Laura Zaccaria, responsabile del settore tributario dell'Associazione bancaria italiana, che suggerisce e auspica l'adozione di procedure omogenee di richiesta delle informazioni da parte delle varie autorità preposte ai controlli, al fine di ottimizzare e rendere più efficace la collaborazione.

"La segretezza cede di fronte alla scoperta e alla repressione dell'illecito tributario" è quanto afferma Giovanni Padula, tenente colonnello della Guardia di finanza di Firenze, gruppo tutela mercato, beni e servizi, a proposito dei dati relativi al riciclaggio che possono essere messi a disposizione di altre autorità preposte al controllo al fine di una sinergia sempre più fattiva tra Entrate e Guardia di finanza.

Alessandra Santillo, responsabile area gestione tributi della direzione regionale della Toscana dell'Agenzia delle dogane, focalizza l'attenzione sul danno che l'evasione arreca non tanto all'Amministrazione statale, quanto all'economia del Paese e alla collettività.

A chiudere i lavori della mattinata è, invece, Rossella Orlandi, direttore aggiunto alla direzione centrale Accertamento, che ribadisce l'importanza della collaborazione tra le diverse amministrazioni e della cooperazione internazionale, soprattutto per reprimere l'evasione proveniente da frodi effettuate da soggetti di grandi dimensioni.

I lavori proseguono poi nel pomeriggio con la tavola rotonda, dal tema "Come vincere la lotta all'evasione". Al dibattito, coordinato da Salvatore Padula, responsabile di "Norme e tributi" de Il Sole24Ore, partecipano studiosi, professionisti e rappresentanti del mondo industriale che si confrontano con l'Amministrazione finanziaria, rappresentata da Massimo Romano.

Applicazione degli studi di settore e potenzialità del redditometro sono i temi affrontati da Enrico Fazzini, associato di diritto tributario all'università di Firenze, e da Raffaello Lupi, ordinario di diritto tributario all'università di Roma "Tor Vergata", che hanno fatto il punto sullo stato dell'arte degli strumenti presuntivi a disposizione per la lotta all'evasione, tracciando linee di miglioramento per il futuro.

Portavoce delle esigenze dei professionisti è Mario Damiani, vice presidente del consiglio nazionale dei dottori commercialisti, il quale auspica il superamento dell'asimmetria informativa e della conseguente difficoltà di dialogo tra l'Amministrazione finanziaria e i commercialisti.

A rappresentare il mondo industriale è, invece, Giulio De Caprariis, vice direttore Area fiscalità, finanza e diritto d'impresa di Confindustria, che pone l'accento sul variegato tessuto economico del nostro Paese e sulla necessità di far percepire ai contribuenti il risvolto sociale della imposizione fiscale.

Massimo Romano, a conclusione della giornata di confronto, delinea le linee strategiche dell'Amministrazione finanziaria per migliorare l'attività di contrasto all'evasione fiscale. Tali linee si snodano attraverso azioni volte a ottimizzare e valorizzare le risorse dell'amministrazione, a migliorare e intensificare i rapporti tra l'Agenzia e i diversi interlocutori istituzionali.

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