L’accordo prevede la collaborazione del comune all’attività di contrasto all’evasione fiscale attraverso l’invio all’Agenzia delle Entrate di segnalazioni “qualificate”, ossia informazioni, tipicamente in possesso degli enti territoriali, in grado di rivelare comportamenti evasivi ed elusivi da parte dei cittadini e utili ai fini dell’accertamento dei tributi erariali, rivolgendo una attenzione particolare alle attività commerciali e professionali, alla proprietà edilizia e al patrimonio immobiliare, alle residenze fittizie all’estero e alla disponibilità di beni e servizi di rilevante valore.
Le segnalazioni sono trasmesse tramite SIATEL, il sistema telematico di interscambio con l’Anagrafe tributaria, nel rispetto della sicurezza e delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali.
“Con l’accordo firmato oggi con il comune di Portici, salgono a 27 i comuni campani che partecipano al patto antievasione – afferma il direttore regionale delle Entrate, Enrico Sangermano – Segno che prosegue l’impegno dell’Agenzia per rafforzare le sinergie con gli attori della fiscalità presenti sul territorio, secondo criteri di collaborazione amministrativa, e per intensificare ulteriormente l’attività di contrasto all’evasione fiscale, così come richiesto dalla manovra finanziaria”.
“L’accordo sottoscritto con l’Agenzia delle Entrate – spiega il sindaco Cuomo – rappresenta uno straordinario passo in avanti sulla strada della collaborazione tra le Istituzioni nella lotta all’elusione e all’evasione fiscale. Le amministrazioni locali sono pronte, come sempre, a fare la propria parte per stanare gli evasori e ripristinare il principio dell’equità fiscale”.
In base a quanto stabilito di recente dal decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010, al Comune spetta una quota pari al 33% delle somme recuperate a titolo definitivo a seguito di segnalazioni che abbiano contribuito al buon esito dell’accertamento fiscale.
