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Emilia Romagna

A Ferrara un seminario sul ruolo della formazione

Promosso dall'Agenzia per analizzare l’efficacia formativa nelle organizzazioni complesse

La valutazione dell’efficacia formativa nelle organizzazioni pubbliche e private è il tema del seminario che si è svolto a Ferrara organizzato dalla Direzione Centrale del Personale in collaborazione con l’Ufficio Formazione, Comunicazione e Sviluppo della Direzione Regionale dell'Emilia-Romagna e rivolto ai responsabili regionali della formazione. In apertura dei lavori, il Direttore Regionale Antonino Gentile ha sottolineato la valenza strategica della formazione come fattore di miglioramento della performance aziendale: perché possa giocare questo ruolo, la formazione deve essere progettata, erogata e valutata con criteri rigorosi, verificando sistematicamente il grado di efficacia dei corsi con le ricadute effettive sulle attività lavorative; un’attenzione specifica va dedicata, secondo Gentile, ai percorsi di inserimento e di sviluppo dei nuovi assunti, che rappresentano per l’Agenzia il volano della crescita complessiva dell’organizzazione. Il Dirigente dell’Ufficio Comunicazione interna e Formazione, Antonio Campanella, ha illustrato lo stato dell’arte della formazione all’interno dell’amministrazione finanziaria: il problema da porsi, secondo Campanella, non è più quanto formare ma come fare formazione, cercando di andare oltre la rilevazione del gradimento riscosso dai docenti e la misurazione dell’apprendimento da parte dei discenti.

Lo step successivo è la rilevazione dell’impatto delle azioni formative sulla persona prima e sull’organizzazione dopo, accompagnando il processo di trasferimento e di consolidamento delle conoscenze dopo l’erogazione del corso: un passo fondamentale in questa direzione è l’introduzione, prevista nei prossimi mesi, di un sistema informatizzato di rilevazione dell’efficacia formativa. Un ulteriore contributo, nel panorama della pubblica amministrazione, è stato fornito da Stefano Tomasini, Direttore Generale del Servizio dipartimentale del personale presso la Ragioneria dello Stato. In aggiunta agli strumenti classici di valutazione della formazione, è in fase di progettazione un sistema informatico di valutazione degli apprendimenti e dell’impatto della formazione (Si.P.For.); un altro elemento innovativo segnalato da Tomasini è il “Campus RGS”, una piattaforma e-learning che affianca la formazione d’aula, consentendo un sostanziale abbattimento delle spese. La necessità di superare una visione classica della formazione limitata al contesto dell’aula, concepita come “interruzione” del lavoro quotidiano, a vantaggio di una formazione continua, è stata al centro dell’intervento di Franco  Amicucci, fondatore di Ax Amicucci. Le attività formative, secondo Amicucci, devono aprirsi il più possibile alle nuove tecnologie e alle soluzioni innovative (e-learning, internet, on the job, palestre formative, project work), utilizzare linguaggi familiari (il gioco, le immagini, la pubblicità, il libro) e svilupparsi per link più che in modo sequenziale, adattandosi alla pluralità di destinatari e di argomenti.

Sul concetto di Rete e sulla “teoria del connettivismo” si è soffermato anche Roberto Battaglia, Responsabile del Servizio Formazione di Intesa San Paolo: la conoscenza rimane nelle reti, viene scambiata attraverso le relazioni interpersonali, per cui diventa determinante riuscire a intercettare questi flussi di conoscenza e coinvolgere gli stessi discenti nella creazione di “prodotti formativi”, in primo luogo accelerando i processi di relazione, analizzando le competenze e i comportamenti, infine valutando l’impatto e i risultati della formazione. La sfida è quella di isolare il contributo della formazione nel miglioramento delle performance, correlando gli input formativi ai risultati ottenuti: una misurazione costosa e complessa, ristretta finora a pochi casi. L’intervento conclusivo, a cura di Antonella Ravaioli, responsabile formazione di Coop Adriatica, ha ripercorso le principali attività realizzate sul versante della formazione e della valutazione dell’efficacia. Le tipologie fondamentali riguardano la formazione obbligatoria e quella tecnico-merceologica: una linea di sviluppo è invece rappresentata dalla formazione “istituzionale”, incentrata sui valori aziendali, alla quale si tende a dare un peso crescente. Dopo il dibattito, nel pomeriggio i partecipanti hanno visitato il Monastero di San Benedetto, suggestivo complesso rinascimentale, che in base a un protocollo di intesa firmato nel 2007 da Ministero dell’Economia e Finanze, Agenzia del Demanio e Comune di Ferrara, diventerà sede del Centro nazionale di formazione dell’Agenzia delle Entrate, una scuola di alta specializzazione per dirigenti e funzionari dell’amministrazione finanziaria.
 
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