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Liguria

A Genova riflettori accesi sul Terzo Settore

Successo per il convegno promosso da Agenzia Entrate, Regione, Agenzia regionale del Lavoro e Comune

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Come sta, a salute, il volontariato in Liguria? Un check-up completo sulla realtà dell’associazionismo ligure è stato fatto nel corso del convegno “III settore: il modello Liguria. Normative ed esperienze a confronto” , svoltosi lo scorso 28 maggio a Genova, presso la Direzione regionale della Liguria. L’iniziativa, promossa dall’Agenzia delle Entrate in collaborazione con Regione Liguria, Agenzia Liguria Lavoro e Comune di Genova, ha voluto essere, come ha sottolineato il Direttore regionale per la Liguria, Alberta De Sensi, aprendo i lavori, “una giornata interessante di lavoro e riflessione per favorire l’organicità e creare, regolando domanda e offerta, un’interazione tra pubblico e privato”. Il massimo dirigente ligure delle Entrate ha inoltre spiegato come, in Liguria, il Terzo Settore abbia raggiunto un livello d’eccellenza grazie a una “cooperazione tra Regione e Comune di Genova in materia di contrasto integrato a possibili forme di abuso, esperienze da cui è nato il ‘modello’.

Il convegno, moderato da Giovanni Accardo della Direzione regionale Entrate della Liguria, è stato aperto dai saluti di Lorena Rambaudi (Assessore al Welfare e alle Pari opportunità di Regione Liguria), di Maria Pia Protano (Direzione Centrale Accertamento – Capo Settore Analisi e strategie), che ha sottolineato con i numeri la vitale importanza del volontariato nella vita italiana, di Elena Magni (Dirigente del Servizio Interventi per il Terzo Settore e Cooperazione allo Sviluppo della Regione Liguria), fautrice del censimento online del volontariato ligure, e dell’ex Direttore Regionale delle Entrate della Lombardia, ora  Assessore al Bilancio del Comune di Genova, Francesco Miceli, che ha illustrato il duplice ruolo del suo Ente.

Il convegno, di fatto, si è articolato in due sessioni: la prima dal taglio più squisitamente giuridico e una seconda più incentrata sull’approfondimento tecnico e operativo. In apertura di lavori, Giuseppe Izzi (Direzione Centrale Accertamento - Capo Ufficio Agevolazioni Fiscali), si è soffermato sulle regole che sono state fatte per promuovere il settore e sull’attività che l’Agenzia delle Entrate effettua in tale ambito. Gianrenato De Gaetani (Responsabile U.O. Legislazione e Terzo Settore dell’Agenzia Liguria Lavoro) ha illustrato la situazione del volontariato in Liguria dopo l’entrata in vigore del cosiddetto Testo unico (legge regionale n. 42/2012).
La successiva trattazione dell’argomento “impresa sociale” – istituto delineato dal Dlgs n. 155/2006 - si è sviluppata attraverso gli interventi di Andrea Fusaro (Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Genova e Chiavari) e Mauro Ferrando (Ordine degli Avvocati di Genova). Gli interventi di Paolo Puppo (Ordine dei Consulenti del Lavoro di Genova) e Anna Manca (Presidente Centro di Sviluppo dell’Economia sociale Liguria, Cooperazione e Impresa sociale) hanno chiuso la prima sessione del convegno.  

Nella seconda parte, è intervenuta Maria Maimone (Direttore Politiche Sociali del Comune di Genova), Valerio Balzini (Forum Ligure Terzo Settore), che ha fornito cifre interessanti su questo mondo – una tra tutte, rappresenta il 4,2% del Pil – e ha indicato le modalità da sostenere per accrescerne la qualità. A seguire, Marina Piazza (Direzione Regionale della Liguria - Capo Ufficio Accertamento e Riscossione) ha illustrato la normativa di riferimento delle Onlus, Luca Giacometti (Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Genova), si è soffermato sul tema del bilancio “sociale”, seguito da Padre Francesco Cambiaso (Presidente della San Marcellino Onlus) e Luca Cosso (Presidente del Centro Servizi al Volontariato della Provincia di Genova). Infine, Luigi Borello (Direzione Provinciale di Genova - Capo Area Accertamento Persone fisiche ed Enti non commerciali) ha evidenziato la doppia valenza del ruolo dell’Agenzia delle Entrate: di controllo e preventiva, al fine di non far uscire da questo mondo chi legittimamente ci opera. Insomma, chi si inserisce nel Terzo settore solo per avere vantaggi fiscali è avvisato.
 
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