La comunicazione dei dati fiscali tramite modello Eas è un obbligo che grava, in via generale, su tutti gli enti privati non commerciali di tipo associativo. Solo loro potranno continuare ad avvalersi delle agevolazioni fiscali previste dagli articoli 148 del TUIR e 4 del DPR 633/72 (Decreto IVA). In caso di mancata presentazione, i corrispettivi, le quote e i contributi a vantaggio delle associazioni risulteranno invece imponibili.
Nel corso dell'incontro, il direttore regionale delle Entrate, Franco Latti, ha ribadito la volontà dell’Agenzia di collaborare con il Terzo settore, ricordando che la lotta all’evasione comincia con la corretta informazione sugli obblighi fiscali. I relatori hanno ricordato che l’invio del modello Eas servirà all’amministrazione Finanziaria per fare un censimento di tutte le associazioni che possono usufruire delle agevolazioni fiscali, escludendo quelle che per forma o statuto non ne hanno diritto e illustrato l’articolata casistica per la compilazione del modello Eas, per la quale le associazioni riceveranno assistenza presso tutti gli uffici della Liguria. Fabio Naldoni, fiscalista e membro dell’Osservatorio regionale del Volontariato, ha osservato che “esistono molto punti da chiarire sulle possibili conseguenze in caso di ritardo nell’invio del modello Eas", ponendo la qustione dell'opprotunità di istituire un ravvedimento per rimediare spontaneamente a omissioni e irregolarità.
L’incontro è stato concluso da Paolo Petralia, Segretario Generale del Forum Ligure del Terzo Settore,che ha ringraziato l'agenzia per l'impegno di mostrato sul fronte dell'assistenza fiscale al mondo delle associazioni.
Il materiale distribuito all'incontro è consultabile sul sito liguria.agenziaentrate.it, nella sezione dedicata ai convegni.
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