Il motivo di tanta attesa è presto spiegato: approfondimento di alto livello garantito dagli esperti dell’Agenzia e dell’Ordine su tematiche quanto mai attuali nella stagione di presentazione delle dichiarazioni che si va ad aprire.
Dopo il saluto di apertura del Presidente dell’Ordine Aldo Milanese, rivolto idealmente agli oltre ottomila professionisti del Piemonte, i lavori sono subito entrati nel vivo con l’intervento di Alessandro Cotto, dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Partendo dalla deducibilità degli immobili strumentali per chi ha un reddito da lavoro autonomo, Cotto ha dato subito all’incontro un taglio tecnico operativo passando al setaccio, quadro per quadro, tutte le novità del modello Unico 2011. In chiusura Cotto ha esaminato alcune questioni relative all’assoggettabilità all’Irap per alcuni soggetti prima esclusi, come gli imprenditori privi di un’autonoma organizzazione.
Il finale è stato affidato all’intervento del Direttore regionale delle Entrate, Rossella Orlandi, incentrato quasi integralmente sul nuovo redditometro e sull’esecutività dell’accertamento. A proposito di un’ipotesi di adeguamento in dichiarazione ai risultati del redditometro, il Direttore regionale ha spiegato che questo strumento: “non è un sistema di condono, né uno studio di settore: è una metodologia di accertamento da usare a seconda del caso concreto.
Nel redditometro non entrano solo i beni di lusso o i consumi, ma le spese di qualsiasi natura come ad esempio i movimenti da e per l’estero, i finanziamenti alle società o gli investimenti finanziari”. Il Direttore ha ricordato come lo scopo di uno strumento di questo tipo non sia soltanto recuperare l’imposta, ma modificare i comportamenti e l’atteggiamento culturale.