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Sardegna

Mediazione: a Cagliari convegno Entrate-Ordini professionali

Dialogo Fisco-contribuenti al centro della scena grazie alla novità che punta a ridurre il contenzioso tributario

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Il nuovo istituto deflativo del contenzioso, attivo dallo scorso 1° aprile per le controversie di valore fino a 20mila euro, è stato al centro del convegno organizzato a Cagliari dalla Direzione Regionale della Sardegna dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati e con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (Odcec) del capoluogo isolano. L’incontro si è rivelato un’occasione di confronto utile non solo a chiarire le potenzialità e i vantaggi offerti dalla mediazione, ma anche a dirimere i dubbi più comuni sull’argomento. Obiettivo condiviso: potenziare i canali di comunicazione e confronto tra Amministrazione finanziaria e contribuente in un’ottica di leale cooperazione.
 
La voce degli ordini professionali – Il Presidente dell’Odcec, Giancarlo Murgia si è fatto portavoce delle perplessità della categoria per uno strumento di conciliazione che potrebbe lasciare spazio a decisioni non pienamente imparziali. Un interrogativo condiviso anche da Giuseppe Lai, componente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari, secondo il quale dietro il nuovo istituto si celerebbero profili di incostituzionalità.
 
Le risposte dell’Agenzia – Le questioni sollevate nei primi due interventi sono state affrontate dal Direttore Centrale Affari Legali e Contenzioso, Vincenzo Busa, il quale ha inserito il nuovo istituto del reclamo/mediazione nella più ampia strategia dell’Amministrazione, finalizzata alla crescita dell’adempimento spontaneo degli obblighi tributari da parte dei contribuenti, ed ha evidenziato come la mediazione tributaria procedimentalizzi l’istituto dell’autotutela, attraverso risposte scritte, motivate e tempestive (entro i 90 giorni dalla presentazione del reclamo). «La mediazione – ha sottolineato – sarà un banco di prova per un’interpretazione evolutiva e funzionale della norma giuridica tributaria».
Busa ha di seguito annunciato gli obiettivi assegnati agli uffici dell’Agenzia: l’esame di tutte le istanze, la riduzione del contenzioso e la chiusura di due terzi dei reclami ricevuti. «Tra questi – ha precisato il Direttore Centrale Affari legali e Contenzioso – verranno privilegiati quelli che, alla luce dei precedenti orientamenti della giurisprudenza, rischino la soccombenza in giudizio».
 
Il punto di vista dei giudici – Un interessante contributo al dibattito è stato dato da Grazia Corradini, presidente della Corte di Appello di Cagliari e Presidente di Sezione della Commissione Tributaria Provinciale del capoluogo. «La mediazione – ha detto il giudice – sarà uno strumento utile per decongestionare le aule di giustizia dalle liti di valore minimo. Solo nella provincia di Cagliari le cause di questo tipo si contano a centinaia».
«Non vedo – ha aggiunto – il rischio di incostituzionalità, essendo il nuovo istituto un mezzo pre-processuale di conciliazione anticipata che funge da filtro e consente una notevole riduzione dei costi». Inoltre, il potere deflativo della nuova norma risiederebbe anche nell’effetto deterrente determinato dall’obbligo di pagamento, in caso di esito negativo della mediazione, del contributo unificato e dalla condanna alle spese di lite e del procedimento di mediazione.
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