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Sicilia

A Catania rafforzata sinergia fra Entrate, Procura e Comune

Una serie di incontri con l'obiettivo di definire una strategia condivisa per contrastare l'evasione sul territorio

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Potenziare la rete istituzionale tra amministrazione finanziaria, Procura della Repubblica ed enti locali per contrastare l’evasione fiscale e le violazione tributarie. Questo l’obiettivo degli incontri, che il Direttore regionale delle Entrate, Antonino Gentile, ha tenuto martedì 14 e mercoledì 15 gennaio nel capoluogo etneo, con il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania, Giovanni Salvi, e con il sindaco della città, Enzo Bianco. Un rapporto istituzionale che si concretizza, da un lato con la collaborazione dei Comuni all’attività di accertamento dell’Agenzia delle Entrate, dall’altro attraverso un raccordo forte con la Procura della Repubblica per creare una sinergia tra procedimento amministrativo e penale.

I Comuni nell’attività di accertamento. La partecipazione dei Comuni nell’azione di contrasto e prevenzione dell’evasione fiscale è prevista dalla legge regionale n. 26 del 2012, che assegna agli enti locali siciliani il 33% delle maggiori somme riscosse a titolo definitivo a seguito delle loro segnalazioni di comportamenti evasivi ed elusivi all’Agenzia delle Entrate. Le segnalazioni possono riguardare Iva sospette, iscrizioni al registro dei residenti all’estero (Aire), falsi enti non commerciali, dichiarazioni Isee anomale, lavori edili in nero e collaboratori domestici non dichiarati, cessioni di terreni edificabili. Un importante filone di indagine è quello dell’abusivismo edilizio che, partendo dai rilievi della polizia municipale, consente, da un lato, di approfondire la situazione reddituale dichiarata dal proprietario dell’immobile, comparandola con la capacità di spesa manifestata; dall’altro, permette di sottoporre a controllo anche le imprese costruttrici collegate. Inoltre, la legge di stabilità 2014 in corso di approvazione all’Assemblea Regionale Siciliana eleva la quota premiante, spettante ai Comuni nel triennio 2014-2016, al 100%.

Una comunicazione costante con la Procura. Il decreto legge 16/2012 sulla semplificazione fiscale afferma la necessità di una correlazione strutturale tra l’azione amministrativa e quella penale in ambito tributario. Sulla base di questo dettato, Agenzia delle Entrate e Procura hanno avuto un incontro di lavoro per intensificare e rendere sempre più fluido lo scambio di informazioni nel rispetto del segreto istruttorio. Uno dei punti più qualificanti riguarda il tema della tassazione dei proventi illeciti: la collaborazione servirà a instaurare i meccanismi di raccordo tra la Procura e l’amministrazione finanziaria necessari per l’individuazione di imponibili evasi e per il disconoscimento dei costi connessi al compimento di reati. Verrà infine creato un apposito elenco di referenti per un dialogo più stretto ed efficace.

"Questi incontri segnano un ulteriore passo avanti nella realizzazione di una rete istituzionale - afferma il Direttore regionale Antonino Gentile - che raccoglie le adesioni di diversi attori, coinvolti, ognuno per il proprio ambito di competenza, nel contrasto all’evasione fiscale e nel rispetto della legalità. Ho trovato un’interlocazione istituzionale di alto profilo che certamente produrrà risultati sempre più positivi,nella scia di collaborazioni già esistenti che è comune volontà di rendere sempre più efficienti".
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