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Sicilia

Palermo, un incontrosul decreto sviluppo

Dibattito tra Agenzia delle Entrate e ordini professionali sulle novità introdotte dal Dl 70

Rapporti fisco, contribuenti e commissioni tributarie alla luce del decreto sviluppo è il titolo dell’incontro organizzato dall’Agenzia delle Entrate in collaborazione con l’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Palermo, avvocati tributaristi e magistrati tributari, che si è svolto martedì 31 maggio presso la sede della Dre della Sicilia.
All’incontro hanno partecipato il Direttore regionale Castrenze Giamportone, in qualità di moderatore, e il Direttore Affari legali e contenzioso, Vincenzo Busa.
Durante il primo intervento, Mauro Farina, Capo ufficio fiscalità generale della Direzione regionale ha puntato il faro sulle diverse novità che caratterizzano il Decreto Legge 70/2011: solo per elencarne alcune, la riduzione dei tempi degli accessi presso i contribuenti, l’estensione dei limiti per la contabilità semplificata, la possibilità di rateazione di tutte le cartelle di pagamento.
 
Il Direttore Busa, in particolare, si è soffermato sulla norma che rende immediatamente esecutivi gli accertamenti, spiegandone la ratio e i riflessi sul piano pratico; ha poi posto l’accento sul fondamentale ruolo che l’Amministrazione finanziaria ricopre nella tutela giurisdizionale del contribuente e sull’importanza di potenziare gli strumenti deflattivi del contenzioso tributario. “Da parte dell’Agenzia – ha affermato Busa – c’è la volontà di migliorare il dialogo con tutti gli attori coinvolti e in particolar modo con i commercialisti, primi rappresentanti dei contribuenti. L’interesse principale è quello di evitare al massimo il contenzioso, cosa su cui l’Agenzia sta ottenendo notevoli risultati: nel 2010, il 61% delle sentenze definitive danno ragione all’amministrazione finanziaria, che si aggiudica in media il 70% dell’importo contestato”. “Questa tendenza - ha evidenziato Antonia Barbara, Capo Ufficio Contenzioso della Direzione regionale – è confermata anche in Sicilia dai dati sui ricorsi del 2010, che risultano in calo del 14% rispetto all’anno 2009”.
 
Altri spunti di riflessione sono arrivati dalla relazione di Angelo Cuva, docente di Scienze delle Finanze dell’Università di Palermo, che ha parlato dell’importanza della tutela cautelare e da Nicolò La Barbera, vicepresidente dell’Ordine dei dottori commercialisti di Palermo. Quest’ultimo ha presentato i dati sull’evasione fiscale in Italia e le proposte per combatterla scaturite durante il Congresso nazionale dei commercialisti dello scorso 25 maggio: tra tutte, la riduzione della forbice tra tassazione del lavoro e tassazione dei redditi patrimoniali, l’incremento dei controlli basati sullo spesometro e sul redditometro, il potenziamento di una piattaforma informatica e telematica solo per gli adempimenti minimi.
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