Aosta: si rafforza la collaborazione fra Entrate, Gdf e Procura
Firmato l'accordo: una sinergia fra istituzioni indispensabile per rendere efficaci tutti i controlli

L'accordo - Le istituzioni firmatarie ritengono indispensabile la collaborazione per rendere efficaci tutti i controlli, con elevato rischio fiscale, capaci di presentare condotte penalmente rilevanti, in modo da ottimizzare il collegamento tra la procedura di verifica fiscale, il successivo accertamento dei tributi (compresa l’eventuale attivazione di procedure di adesione o conciliative) e le indagini penali concernenti, appunto, i reati tributari.
Nelle occasioni in cui l’intervento dell’Autorità Giudiziaria si riveli obbligatorio, è necessario garantire tra gli attori del protocollo immediata circolarità informativa per rendere valida e incisiva l’attività di contrasto ai comportamenti illeciti.
Il flusso delle comunicazioni - I redditi derivanti da attività penalmente illecite costituiranno il filone principale dei flussi di comunicazione tra i firmatari dell’accordo di collaborazione. L’Autorità Giudiziaria, infatti, una volta appresa la notizia di reato, darà immediata notizia all’Agenzia delle Entrate, per l’emissione dei provvedimenti impositivi, e alla Guardia di Finanza per le ulteriori indagini nelle quali sia necessario l’uso dei peculiari poteri di polizia economico-finanziaria di cui le Fiamme Gialle dispongono, con lo scopo di definire concretamente la sussistenza e l’effettività della ricchezza di provenienza illecita.
Allo stesso modo, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza informeranno tempestivamente l’Autorità Giudiziaria di ogni attività ispettiva di carattere tributario che abbia fatto emergere ipotesi di reati previste dal Decreto Legislativo n. 74/2000.