Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate del Veneto, Giovanni Achille Sanzò e il Sindaco di Cavallino Treporti, Claudio Orazio, hanno siglato un protocollo d’intesa per la partecipazione del Comune all’attività di controllo fiscale. Dopo Venezia, Portogruaro, Mira e Spinea, Cavallino Treporti è il quinto comune della provincia di Venezia a siglare il patto antievasione con l’Agenzia delle Entrate. I controlli verteranno in particolare sui seguenti ambiti:
- commercio e professioni – soggetti che esercitano un’attività economica senza partita Iva o che si qualificano come enti non profit svolgendo tuttavia lucrose attività commerciali;
- urbanistica e territorio – contribuenti che hanno venduto aree edificabili senza dichiararne i proventi o che hanno partecipato ad abusivismi edilizi sia di tipo residenziale che industriale;
- proprietà edilizia e patrimonio immobiliare – proprietari che non dichiarano seconde/terze case, che affittano appartamenti senza registrarne i contratti, o che omettono dichiarazioni Ici e Tarsu;
- residenze fittizie all’estero – soggetti che dichiarano di risiedere all’estero ma, di fatto, continuano a mantenere i loro interessi familiari ed economici in loco;
- disponibilità di beni indicativi di capacità economica – contribuenti che possiedono una quantità di beni economicamente rilevanti non coerenti con i redditi dichiarati.
Attraverso un’apposita procedura telematica le amministrazioni locali forniranno informazioni utili ai fini dell’accertamento dei tributi, nonché indizi che possano essere sintomo di comportamenti evasivi o elusivi. Come corrispettivo riceveranno fino al 100% delle imposte recuperate e delle sanzioni.
Il Sindaco Claudio Orazio ha affermato che “il patto con l’Agenzia delle Entrate si inserisce in un nuovo corso che ha al proprio centro l’etica e l’equità tra i cittadini nella contribuzione alle spese per i servizi pubblici offerti a vantaggio dell’intera collettività”. Giovanni Achille Sanzò, Direttore Regionale delle Entrate del Veneto, ribadisce: “è importante che gli accordi antievasione vengano stipulati non solo con i capoluoghi, ma si estendano anche ai comuni della provincia, per assicurare una nostra costante presenza sul territorio e mettere in atto un sempre più capillare recupero dell’evasione fiscale”.