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Veneto

In un convegno a Padova,
le nuove definizioni tributarie

Una panoramica completa dei nuovi istituti agevolativi, effettuata attraverso l’analisi delle specificità nell’ambito della liquidazione delle imposte, dell’accertamento, del contenzioso e della riscossione

Centro culturale San Gaetano Padova

Mercoledì 1° marzo si è svolto a Padova, presso il Centro culturale Altinate San Gaetano, un convegno sulle nuove definizioni tributarie istituite dal Bilancio 2023 (legge n. 197/2022). All’organizzazione dell’evento hanno collaborato più ordini professionali, in particolare, la Camera avvocati tributaristi del Veneto, l’Ordine degli avvocati e l’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Padova.

Il convegno aveva l’obiettivo di offrire una panoramica completa dei nuovi istituti definitori, delineandone le specificità nell’ambito della liquidazione delle imposte, dell’accertamento, del contenzioso e della riscossione. Tra i relatori, oltre a esponenti degli ordini professionali, erano presenti rappresentanti dell’Agenzia delle entrate e di Agenzia entrate-Riscossione. Il dibattito è stato presieduto e moderato dal presidente della Corte di giustizia tributaria di primo grado di Padova, Pietro Campanile.

Il convegno è iniziato con i saluti e l’introduzione curata dai presidenti degli ordini, Chiara Marchetto per l’Odcec Padova, Francesco Rossi per gli avvocati di Padova, Michele Tiengo per la Catv, a cui si è aggiunto quello di Mariavittoria Cacace, referente commissione fiscalità dell’Odcec Padova.

L’introduzione è stata l’occasione per sottolineare la funzione dei nuovi istituti definitori nell’ambito del raggiungimento degli obiettivi del Pnrr, relativi alla riforma della giustizia tributaria e alla riduzione delle pendenze. Successivamente il dibattito si è articolato in tre sezioni: la prima dedicata alle novità introdotte nell’abito della liquidazione e dell’accertamento, la seconda riguardante le misure deflattive del contenzioso e l’ultima focalizzata sulle disposizioni in materia di riscossione.
 
Ogni sezione è stata strutturata prevedendo un intervento iniziale di inquadramento generale dell’argomento da parte di un rappresentante delle Amministrazioni finanziarie e un dibattito e degli interventi di commento curati dagli esponenti degli ordini. Francesco Anatrini, capo Settore persone fisiche, lavoratori autonomi, imprese minori ed enti non commerciali della direzione Veneto dell’Agenzia delle entrate, ha introdotto la prima sezione dei lavori approfondendo in particolare quattro aspetti: la definizione agevolata degli avvisi bonari, la sanatoria degli errori formali, il ravvedimento cosiddetto “speciale” e la definizione agevolata degli atti di accertamento. Il dibattito successivo si è focalizzato sulla possibilità o meno di far rientrare alcune fattispecie all’interno dei vantaggi offerti dai nuovi istituti definitori. In particolare si è sottolineato come, a seguito di un’interrogazione parlamentare, sia stato chiarito che gli avvisi che derivano dalle comunicazioni periodiche Iva possano rientrare nei benefici concessi dalla norma, mentre l’omesso invio dei modelli Isa non possa rientrare nella fattispecie delle irregolarità formali.

La seconda sezione dei lavori è stata introdotta da Silvio Checco, capo ufficio Contenzioso e Riscossione della direzione Veneto dell’Agenzia delle entrate, il cui intervento si è focalizzato in particolare sulla definizione delle controversie tributarie pendenti e sulla conciliazione giudiziale agevolata. In particolare Silvio Checco ha sottolineato, che le controversie che possono rientrare nelle agevolazioni previste dalle nuove norme sono solo quelle in cui l’Agenzia sia parte formale, che tali agevolazioni possano riguardare anche atti meramente riscossivi mentre sono escluse tutte le controversie relative ad atti impugnati che non prevedano pagamento. È stato poi approfondito l’aspetto delle sanzioni e il loro variare a seconda del grado di giudizio. Il dibattito successivo in questa sezione ha riguardato, in particolare, la modalità di presentazione delle istanze, la fattispecie dei ricorsi inammissibili e la riscossione nelle more dell’esame delle istanze di definizione.

L’intervento dell’ultima sezione, dedicata alle nuove disposizioni in materia di riscossione, è stato curato da Pietro Trombini, responsabile dell’Area territoriale di Padova dell’Agenzia entrate – Riscossione, il cui intervento ha riguardato in particolare lo stralcio dei carichi fino a mille euro e la rottamazione dei carichi affidati all’Agente della riscossione. Al termine degli interventi programmati è seguita un’ampia fase dedicata ai quesiti posti dai presenti in sala, a cui i rappresentanti delle Agenzie hanno fornito risposta.

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