Si è tenuto lo scorso 30 maggio il primo incontro 2023 del Tavolo congiunto regionale operativo con gli Ordini dei dottori commercialisti ed esperti contabili del Veneto, alla presenza della direttrice regionale, Maria Letizia Schillaci Ventura, dei responsabili e dei funzionari del settore Servizi della direzione regionale Veneto e dei professionisti in rappresentanza degli Ordini provinciali.
L’incontro si inserisce nel percorso di sempre più ampio coinvolgimento delle cosiddette “terze parti”, in primis intermediari, nelle strategie di compliance. Come più volte sottolineato dal Forum tax administration (Oecd), a partire dalla pietra miliare Understanding and influencing taxpayers’ compliance behaviour (2010), fino al più recente Tax administration 3.0 and connecting with natural systems (2022), la tax compliance deve tendere a rappresentare, non solo un obiettivo delle amministrazioni fiscali, ma un orizzonte di azione allargato a istituzioni, associazioni e singoli contribuenti. Il coinvolgimento dei diversi attori della filiera fiscale è, infatti, un fattore decisivo per rendere progressivamente più semplici gli adempimenti fiscali e, più in generale, per aumentare il livello qualitativo dei servizi forniti, riducendo i costi legati alle attività di controllo. L’altra fondamentale leva, che agisce in questa direzione e che è stata al centro del Tavolo congiunto operativo, è rappresentata dalla digitalizzazione dei servizi: gli sforzi continui profusi dall’Agenzia delle entrate in questa direzione hanno portato a elevare il grado di interattività in ambiente digitale, potenziando l’erogazione dei servizi online e riducendo l’interazione in presenza di casi di reale necessità.
Nel percorso così intrapreso dall’Agenzia delle entrate, ha sottolineato la direttrice regionale, il feedback da parte degli intermediari, di cui gli Ordini dei dottori commercialisti ed esperti contabili rappresentano una quota senz’altro rilevante, è la vera cartina di tornasole, poiché i professionisti sono sempre più spesso i primi fruitori delle numerose sperimentazioni avviate dall’Agenzia per costruire un’interfaccia digitale che possa rispondere in modo tempestivo ed efficace alle richieste e alle esigenze dei diversi stakeholder. Facendo propria questa ottica, ha proseguito la direttrice, il tavolo regionale non è più e solo una “cellula” isolata ma va pensato in una logica di governance allargata al livello nazionale, poiché ciò verso cui stiamo andando come organizzazione è una progressiva integrazione e armonizzazione dei servizi, a prescindere dai singoli contesti territoriali.
La vision tracciata trova riscontro puntuale nei dati sull’utilizzo dei servizi telematici in Veneto: sul totale dei servizi erogati in regione, infatti, l’86% è rappresentato da quelli online, chiaro indice di come, nei fatti e non solo nelle linee programmatiche, la filiera fiscale si sia progressivamente spostata nella dimensione digitale. Circoscrivendo l’analisi ai professionisti e al servizio telematico Civis, è stato evidenziato come addirittura il 99% della platea di riferimento utilizzi il canale telematico. Il trend positivo si manifesta non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche sotto il profilo qualitativo, poiché – anche grazie al contributo degli intermediari – la percentuale di pratiche Civis chiuse negativamente (che hanno quindi richiesto un supplemento di lavorazione) è ormai residuale e in costante decremento. Anche sul fronte, sicuramente complesso dal punto di vista del processo di digitalizzazione, della registrazione dei contratti di locazione, il trend registrato in Veneto nei primi cinque mesi del 2023 (97,25%) è ulteriormente in crescita rispetto al dato già molto positivo del 2022 (95%). Specularmente, risultano in diminuzione i servizi richiesti presso gli uffici territoriali dagli iscritti, traducendo in pratica l’indirizzo sopra citato dell’Oecd e dei diversi organismi internazionali, limitando l’interazione vis-a-vis ai casi che effettivamente non possono essere altrimenti risolti.
Un’innovazione oggetto di particolare attenzione è il nuovo Cup, ispirato al principio della multicanalità (telefono, videochiamata, ufficio) e della sovra-territorialità, potendo essere subito visibili in sede di prenotazione un elenco di uffici (fino a un massimo di 7) che erogano il servizio prescelto in un raggio di 50 km; analogamente, sono state illustrate le nuove funzionalità del canale Civis per la lavorazione delle comunicazioni di irregolarità 36-bis e 54-bis, anche queste finalizzate a rendere possibile un’interazione a 360 gradi tra ufficio e intermediario in ambiente digitale, senza necessità di recarsi in ufficio. In questo senso, i professionisti sono stati sensibilizzati rispetto all’utilizzo del portale Consegna documenti e istanze, anch’esso oggetto di continue implementazioni, mediante il quale è possibile far pervenire all’Agenzia la documentazione richiesta dagli uffici o anche prodotta su iniziativa del contribuente o per il tramite dell’intermediario, andando così a sradicare l’abitudine di un tempo di recarsi in ufficio esclusivamente per la consegna di documenti (fatta eccezione, ovviamente, per i casi in cui vige ancora l’obbligo di consegna dell’originale). Strumenti di sicuro impatto nella strategia di digitalizzazione dell’Agenzia, anche a livello regionale, su cui ci si è soffermati durante l’incontro sono stati, inoltre, il servizio online “Gestione procure” e il nuovo applicativo Rap (Registrazione atti privati), quest’ultimo caratterizzato dalla straordinaria innovazione – comune anche ad altri ambiti di attività dell’amministrazione fiscale – del text mining, e dalla conseguente, notevole semplificazione degli adempimenti a carico dell’utente.
L’ultima parte dell’incontro è stata dedicata al mondo dei servizi catastali e alle innovazioni, che anche in questo ambito sono state apportate, a partire dall’introduzione del Sit (Sistema integrato territorio), che si propone come “catalogo nazionale degli immobili” nel quale, attraverso un sistema a più livelli informativi, l’utente è accompagnato nella visualizzazione dei dati catastali. A proposito di collaborazione con stakeholder esterni, è stata qui sottolineata l’operazione condotta con gli enti comunali, che ha portato a un allineamento pressoché totale della banca dati dell’Agenzia con quella dei Comuni. Dal Sit alla Voltura 2.0 sino a Sister e a Unimod, la strada – pienamente condivisa dai convenuti – è quella di un comune impegno volto alla semplificazione degli adempimenti e, quindi, a un progressivo consolidamento della tax compliance.