• commercio e professioni – soggetti che esercitano un’attività economica senza partita Iva o che si qualificano come enti non profit svolgendo tuttavia lucrose attività commerciali;
• urbanistica e territorio – contribuenti che hanno venduto aree edificabili senza dichiararne i proventi o che hanno partecipato ad abusivismi edilizi sia di tipo residenziale che industriale;
• proprietà edilizia e patrimonio immobiliare – proprietari che non dichiarano seconde/terze case, che affittano appartamenti senza registrarne i contratti o che omettono dichiarazioni Ici e Tarsu;
• residenze fittizie all’estero – soggetti che dichiarano di risiedere all’estero ma di fatto continuano a mantenere i loro interessi familiari ed economici in loco;
• disponibilità di beni indicativi di capacità economica – contribuenti che possiedono una quantità di beni economicamente rilevanti non coerenti con i redditi dichiarati.
L’amministrazione comunale invierà telematicamente alle Entrate informazioni utili ai fini dell’accertamento dei tributi o che possano essere indizio di evasione fiscale. Come corrispettivo riceverà fino al 100% delle imposte recuperate e delle sanzioni. “Gli accordi con i comuni capoluogo rivestono una particolare importanza vista la loro rilevanza istituzionale. Con l’accordo di Rovigo tutti i capoluoghi del Veneto sono al fianco dell’Agenzia delle Entrate nel recupero dell’evasione fiscale” - ha affermato il Direttore delle Entrate del Veneto, Giovanni Achille Sanzò – “La sinergia tra le maggiori istituzioni del territorio contribuirà a migliorare nettamente il recupero dell’evasione fiscale a tutto vantaggio dei cittadini onesti di questa regione”.